Oggi ricorre la ventitreesima Giornata Europea delle Lingue

Oggi ricorre la ventitreesima Giornata Europea delle Lingue

EUROPA – Anche quest’anno siamo  giunti alla ventitreesima edizione della Giornata Europea delle Lingue, nata per incoraggiare l’istruzione delle lingue del continente ed evitarne l’estinzione.

Giornata Europea delle Lingue: iniziamo con qualche dato

Studi e ricerche hanno recentemente dimostrato che le lingue parlate in tutto il Mondo (compresi dialetti e lingue minori) sono ben 7.000.

E, per quanto il continente europeo, con i suoi 10.300.734 m² si posizioni al penultimo posto per estensione, la varietà di lingue sul suo territorio presenti non deve fare rimanere indifferenti.

Tra le 46 nazioni e i relativi 746 milioni di persone appartenenti all’Europa geografica, il totale di idiomi parlati nell’area di tutto il continente e’ di oltre 150.

L’Unione Europea, invece, ne riconosce come ufficiali solo 24: bulgaro, ceco, croato, danese, estone, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese, italiano, lettone, lituano, maltese, neerlandese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo, tedesco, svedese e ungherese.

Sessanta sono quelle semiufficiali.

Insomma, dall’episodio della Torre di Babele tratto dalla Genesi 11, in cui il Signore confuse le lingue del popolo, alla linguistica moderna, fino alla globalizzazione, le lingue occupano da sempre un ruolo fondamentale.

Mosaico Bandiere del Mondo

L’Europa multilinguistica: un prezioso tesoro da preservare

Negli ultimi decenni, nel pieno dell’era tecnologica, la diffusione delle lingue è a alto rischio estinzione e il multilinguismo sta accrescendo la sua importanza.

Ogni lingua presente attualmente è infatti il frutto di un’evoluzione, di tradizioni e di storia da non dimenticare.

In un mondo in cui basta un clic per ritrovarsi a migliaia di chilometri ed è necessario scaricare un app per imparare una nuova lingua, l’espansione dell’inglese come idioma universale è sempre maggiore.

Per quanto l’inglese sia di fondamentale importanza per lo sviluppo e il commercio mondiale, ciò ha comportato un cambiamento radicare del lessico in buona parte dei paesi del Mondo, entrando a spada tratta attraverso gli anglicismi.

Si tratta cioè, di termini propri della lingua inglese, inseriti nella loro forma originale all’interno di una lingua differente.

Alcuni esempi?

Basta pensare all’italiano.

Da parole di uso comune come week-end, fashion, gossip, fitness fino a vocaboli più tecnici appartenenti al mondo del lavoro, quali brainstorming, meeting, check-up, management.

Logo Giornata Europea delle Lingue

In occasione della Giornata Europea delle Lingue, vediamo quali sono le più parlate del continente 

In cima alla classifica troviamo il russo (con 119 milioni di parlanti), il tedesco, seguito dal francese e dall’inglese, a cui appartiene anche il primato di lingua con maggior numero di vocaboli.

Al quinto posto troviamo il turco e al sesto l’italiano, seguiti a poca distanza dallo spagnolo.

Bandiere del Mondo

E quelle preferite?

Ai primi posti, ci siamo proprio noi.

L’italiano è riconosciuto nel Mondo come una lingua dolce e legata all’arte.

I suoni sono molto armonici e musicali, motivo principale per cui il Bel Canto ha conquistato facilmente anche l’estero.

Una posizione in cima alla classifica è occupata anche dal francese, soprannominata lingua dell’amore.

Così come lo spagnolo, che di recente ha visto ampia espansione anche tra i giovanissimi grazie alla musica.

Cartina Lingue Indoeuropee 2

Lingua VS linguaggio

Sebbene nella quotidianità i due vocaboli vengano usati con lo stesso significato, in  realtà, dal punto di vista della linguistica, lingua e linguaggio portano con loro alcune differenze.

Il linguaggio, infatti, è unico, identico per tutti i membri della specie umana.

La lingua, invece, varia in base a elementi ambientali e socio-culturali.

Questo è ciò che ci spiega la linguistica: una disciplina vera e propria che studia le lingue, partendo dalle origini e analizzando le differenti caratteristiche, in base ai loro suoni, al lessico, alla sintassi e alla morfologia.

Si tratta di una scienza molto giovane, soprattutto se paragonata ad alcuni studi che videro la luce già a partire dall’epoca classica di greci e romani.

La linguistica, infatti ha avuto origine dalle riflessioni dello svizzero Ferdinand de Saussure, tra il XIX e il XX secolo a seguito di confronti dettagliati tra alcune lingue.

Hello World

Prima di concludere la Giornata Europea delle Lingue, vediamo un’ultima differenza: quella tra lingue naturali e lingue artificiali

Lungo il corso della storia, si sono sviluppate alcune lingue artificiali, puramente inventate, create dall’ingegno di una o più persone che ne studiano le caratteristiche in tutto e per tutto (suoni, lessico, morfologia, ecc)

Alcune lingue artificiali sono l’esperanto o l’ido.

Lo scopo principale è quello di diffondere un’unica lingua in tutto il mondo, cercando di rendere possibile una comunicazione universale semplificata.

Altre volte, invece sono state create per puro scopo ricreativo e intrattenimento, come è avvenuto per l’elfico.

Si tratta di una lingua artificiale creata appositamente dall’autore e filologo J. R. R. Tolkien per Il Signore degli Anelli.

Per ulteriori informazioni sulla Giornata Europea delle Lingue, potete consultare la pagina ufficiale del Consiglio Europeo a questo link diretto.

 

Chiara Fogliati

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