ROMA- Al Teatro Vascello dal 19 al 27 gennaio 2024 il debutto dello spettacolo Processo Galileo di Angela Demattè e Fabrizio Sinisi, regia di Andrea De Rosa, Carmelo Rifici.
E pur si muove questa la celebre frase che Galilei avrebbe pronunciato nell’abbandonare il tribunale dell’Inquisizione. Era stato costretto sì all’abiura, ma restava convinto della sua teoria scientifica. Il tema del rapporto tra Scienza e Potere non è esperienza nuova per il teatro. Bertolt Brecht ne aveva indagato le problematicità nel dramma Vita di Galileo. Processo Galileo lo spettacolo al Teatro Vascello, in scena dal 19 gennaio, torna su questo aspetto.
Scienza e Potere
La scienza e il potere, la relazione che abbiamo con la verità scientifica e il concetto di mistero. E’ il frutto anche di un’ interessante collaborazione artistica e produttiva tra Andrea De Rosa, direttore di Teatro Piemonte Europa e Carmelo Rifici, direttore artistico di Lugano Arte e Cultura. Come spesso accade i due, pur non conoscendosi e a distanza, stavano lavorando contemporaneamente sul rapporto tra teatro e scienza. Un argomento che l’attualità della crisi pandemica aveva generato. Da questa singolare coincidenza è nata questa regia a quattro mani.
Passato, presente, futuro
La pièce è divisa in tre parti che rappresentano anche tre momenti temporali diversi. Il passato in cui si ripercorre il momento storico dell’abiura di Galileo. Si introducono così i temi principali del dramma in particolare il rapporto tra la scienza e il potere, il valore della tradizione, il problema della coscienza. C’è poi il presente raccontato da una donna, madre e intellettuale in dialogo con uno scienziato. Il futuro invece dibatte sull’idea di progresso e sulla tecnologia sempre più avanzata che trascina con sé il rischio di una perdita di umanità. Una riflessione profonda sul valore della modernità oggi più che mai necessaria visto che sul nostro avvenire incombe l’intelligenza artificiale.
Processo Galileo
di Angela Demattè e Fabrizio Sinisi
dramaturg Simona Gonella
regia Andrea De Rosa, Carmelo Rifici
con Luca Lazzareschi, Milvia Marigliano e con Catherine Bertoni de Laet, Giovanni Drago, Roberta Ricciardi, Isacco Venturini
regia Andrea De Rosa e Carmelo Rifici
scene Daniele Spanò
costumi Margherita Baldoni
progetto sonoro GUP Alcaro
disegno luci Pasquale Mari
assistenti alla regia Ugo Fiore, Marcello Manzella
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