Mostra di Fidia a Roma: Ai Musei Capitolini i grandi maestri della Grecia antica

Mostra di Fidia a Roma: Ai Musei Capitolini i grandi maestri della Grecia antica

ROMA – Ai Musei Capitolini parte il ciclo di mostre “I Grandi Maestri della Grecia Antica” con una prima assoluta sullo scultore Fidia, ospitata nella sede di Villa Caffarelli dal 24 novembre 2023 al 5 maggio 2024.

Mostra di Fidia a Roma, presso i Musei Capitolini. Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina dei Beni Culturali, e curata da Claudio Parisi Presicce, l’esposizione si configura come una prima mostra assoluta sul grande scultore greco, “scomodando” da importanti musei del mondo opere di vario genere (sculture, disegni, calchi, manoscritti e altro) per un totale di oltre 100 reperti, che ruotano intorno alla vita e alla carriera dell’artista ateniese.

La scelta sulla città di Roma non è un caso in quanto è noto che molti dei capolavori dei più grandi scultori dell’Ellade si conoscono proprio attraverso le numerose copie romane.

Musei Capitolini

Il percorso è organicamente diviso in 6 sezioni ognuna focalizzata su un aspetto relativo alla figura di Fidia, dalla vita alle opere, al contesto storico-culturale in cui è vissuto, alle ricerche sulla ricostruzione delle sue sculture, dall’antichità a oggi.

Mostra di Fidia a Roma: La prima sezione 

La prima sezione parte dal XIX secolo con il bellissimo busto Pallas au Parthenon , opera di Rodin del 1896, raffigurante un’insolita Atena con una stravagante acconciatura e il cui bellissimo volto è stato “prestato” da Camille Cloudel, modella e amante dello scultore francese, il quale fu sempre affascinato dalla Grecia antica e dalla figura di Fidia.

Auguste Rodin, Pallas au Parthenon (1896)

Il volto maschile, invece, che si trova poco distante dalla Pallade è un presunto ritratto dello scultore greco. Il piccolo vaso di vernice nera esposto accanto pare sia proprio un oggetto di sua appartenenza, come riportato nell’iscrizione in greco “io appartengo a Fidia”. Reperti tanto interessanti dal punto di vista artistico quanto importanti da quello storico, poiché sulla biografia del grande scultore ateniese si conosce ben poco.

Ritratto di Fidia (presunto)

 

La seconda sezione

Dopo questo passaggio introduttivo si va nella sezione dedicata al contesto storico-politico dell’Atene del V secolo a.C, che viene evocato in personaggi chiave come Pericle, Temistocle e Aspasia, raffigurati in dipinti-revival ottocenteschi e in erme-ritratti.

mostra Fidia
Gaspare Landi, Pericle ammira le opere di Fidia al Partenone (1811-1813)

Le figure storiche sono affiancate anche da quelle mitologiche come Apollo e Atena, le cui varie riproduzioni degli originali perduti – in questo caso delle versioni di Apollo Parnopio e Atena Lemnia – non mancano di stupire e attrarre. Le bellissime teste dell’Apollo Kassel e della Lemnia di Bologna hanno qualcosa di ipnotico e non stupisce se, essendo le prime opere di Fidia, gli aprirono la strada del successo.

mostra Fidia
Copia di Apollo Parnopio

 

Mostra Fidia
Atena Lemnia (gesso bronzato)

La terza sezione

Ed è nella terza sezione, infatti, che viene presentato il momento aureo non solo di Atene ma della carriera di Fidia, con reperti e documenti d’inestimabile valore relativi al Partenone e alle sue sculture, per la cui realizzazione e supervisione Fidia venne incaricato da Pericle intorno al 438 a.C., toccando l’apice della fama.

In queste sale, oltre a disegni ricostruttivi delle sculture e un modellino del tempio, vi sono due reperti preziosi, come il Codice Hamilton 254 e il Taccuino Carrey (1674) che contengono rispettivamente la prima immagine del Partenone giunta in Europa, opera del ‘400 di Ciriaco d’Ancona, e l’immagine del Partenone con le sue sculture prima della rovinosa cannonata del 1687.

Mpstra Fidia
Modellino del Partenone

Ma tra i reperti d’eccezione di questa sezione emergono senza dubbio i quattro frammenti originali dei fregi nord e sud del Partenone. Due provenienti dal Museo dell’Acropoli di Atene (raffiguranti un soldato greco e un giovane con bovino) e due provenienti dal Kunsthistorisches Museum di Vienna (con cavalieri e uomini barbati), tutti usciti per la prima volta dalle loro sedi!

mostra Fidia
Framento originale del fregio interno con figura di cavaliere (part.)

 

mostra Fidia
Frammento originale del fregio interno con uomini barbuti

Non poteva, infine, mancare in queste sale una serie di opere relative alla colossale statua crisoelefantina di Athena Parthenos come una delle repliche (ovviamente in versione ridotta rispetto all’originale del diametro di 5m!) dello scudo della dea, il celeberrimo scudo Stragford, gentile concessione del British Museum.

mostra Fidia
Scudo Stragford

 

La quarta sezione

La quarta sezione ospita repliche e documentazioni non meno interessanti che riguardano l’attività di Fidia in altri luoghi. Come il cantiere del tempio di Zeus a Olimpia, luogo in cui era esposta una delle sette meraviglie del mondo, il colosso crisoelefantino di Zeus, qui parzialmente descritto attraverso rilievi, monete e una testa in terracotta (dalla collezione di Adolf Furtwängler), oltre a un’incisione che ne riporta l’immagine completa dentro il tempio.

mostra Fidia
Incisione con ricostruzione della statua colossale di Giove del Tempio di Olimpia

Tra gli eventi che si conoscono della carriera dello scultore ateniese viene inoltre evocato, attraverso vari calchi, il concorso di Efeso del 440 a.C ca. Un concorso nel quale gareggiò con artisti contemporanei per la realizzazione di una statua di Amazzone da dedicare al tempio di Artemide.

Le ultime due sezioni

Le ultime due sezioni della mostra di Fidia a Roma, riguardano l’influenza che Fidia ha avuto nell’arte dei secoli successivi, sia per le tecniche di unire più materiali, come si può desumere da una serie di acroliti, sia per la continuazione del suo mito nell’Ottocento, celebrato da artisti come Canova.

mostra Fidia
Giovanni Ceccarini, Canova abbraccia l’erma fidiaca di Gi ove (1818-1822)

Infine, a completamento delle informazioni sul grande maestro dell’arte classica, sono messi a disposizione installazioni multimediali in 3D sull’Acropoli di Atene e il Partenone.

Non era semplice allestire una mostra su un personaggio a dir poco leggendario e antico come Fidia. L’insieme dei reperti originali che è stato possibile avere però, delle copie famose rimaste nei vari musei del mondo e dei preziosi documenti di ricostruzione, tutto questo riesce a dare comunque una lettura abbastanza consistente della genialità e versatilità di questo grande maestro.

Per una sorta di grand tour romano quest’esposizione è senz’altro da annotare nell’agenda dell’itinerario. Da segnalare se non altro per godersi un panorama mozzafiato sui Fori imperiali da Villa Caffarelli!

Info dell’evento:

luogo: Villa Caffarelli, seizione distaccata dei Musei Capitolini Roma

ente organizzatore: Zetema Progetto Cultura / te. 060608 (9.00-19.00)

 

Giuliana D'Urso

One Response to "Mostra di Fidia a Roma: Ai Musei Capitolini i grandi maestri della Grecia antica"

  1. Teresa Paladin
    TERESA PALADIN   12 Febbraio 2024 at 20:41

    Articolo bello e ben articolato, brava Giuliana

    Rispondi

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