Il 7 febbraio è la settima giornata nazionale contro il bullismo

Il 7 febbraio è la settima giornata nazionale contro il bullismo

ITALIA – Sono già passati 7 anni da quando la giornata nazionale contro il bullismo è stata istituita in Italia, ma la situazione rimane ancora problematica, soprattutto sui social e nelle scuole 

Stop Hate - Giornata Internazionale contro il Bullismo - Foto MyWhere Copyright

Iniziamo con qualche dato statistico per comprendere bene la situazione

Nonostante i mille tentativi, la promozione di attività volte ad eliminare ogni forma di violenza e la creazione di enti preposti a fermare questa piaga sociale, il bullismo continua a minacciare la salute mentale di migliaia di ragazzi solo in Italia.

E con l’uso smoderato ed errato dei social networks questo fenomeno non ha fatto che aumentare, cambiando la sua forma.

I dati a livello nazionale e internazionale, infatti restano allarmanti.

Secondo le ultime statistiche ufficiali, si stima infatti che in Italia siano quasi 33 mila i ragazzi vittime di bullismo: almeno uno su tre.

Dati che spaventano, soprattutto se usciamo per un momento sai nostri confini e analizziamo paesi più e meno lontani.

l’Italia si posiziona poco oltre la metà della classifica mondiale, sotto al Messico, agli Stati Uniti, all’India e alla Spagna.

Vediamo qualche dato più preciso:

Messico: al primo posto della classifica, con il 28% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni sono o sono stati vittime di bullismo

Stati Uniti: occupano il secondo posto. Qui le statistiche mostrano che il 25% dei ragazzi hanno subito questo tipo di violenza

–  Brasile: al quarto posto, con 66.500 casi di bullismo

Spagna: i spagnoli oscillano tra il 20 e il 15%

Francia: si trova al dodicesimo posto della classifica, con una percentuale del 13% circa.

Entrando nel dettaglio della problematica, si può notare un altro dettaglio ulteriormente allarmante.

Esiste un gap di genere anche nel bullismo.

In Italia, infatti, le ricerche hanno rivelato che il 10% delle ragazze (in età scolastica) ha subito atti di bullismo anche più volte alla settimana, contro l’8,5% dei maschi.

Secondo i dati dell’ONG Bullismo senza Frontiere, l’incidenza maggiore va dagli 11 ai 13/14 anni.

Silence is Violence - 7 febbraio 2024 - Foto MyWhere Copyright

Giornata Internazionale contro il bullismo: tutti i film e le canzoni che ne parlano, per non sentirsi mai soli

Come detto precedentemente, il bullismo e’ una forma di violenza che purtroppo è ben conosciuta in tutto il mondo.

A testimonianza di ciò, autori, registi, scrittori, cantanti e artisti di ogni genere si sono dedicati all’argomento per non farci sentire mai soli.

Perchè rifugiarsi nell’arte è uno dei migliori metodi per ricucire le ferite.

Iniziamo con alcuni romanzi.

La Maglietta Rossa di Ben di Lily Bailey (2023)

Uno contro Tutti di Daniela Colloggi (2023)

Una brutta notte per i Bulli – I miei Vicini – Goolz – Vol.1 di Gary Ghislai (2019)

Io, bullo di Giusi Parisi (2018), tratto da una storia vera

E passiamo ora ai film.

Wonder (2017),  diretto da Stephen Chbosky e interpretato da Jacob Tremblay, Julia Roberts, Owen Wilson

Basta guardare il Cielo (The Mighty) (1998), nato dalla regia di Peter Chelsom, con Sharon Stone e tratto dal romanzo The Mighty di Rodman Philbrick

Disconnect (2012) diretto da Henry Alex Rubin, candidato agli Oscar e presentato fuori concorso alla 69° Mostra Internazionale d’Arti di Venezia

Il Ragazzaccio di Paolo Ruffini (2022) (qui l’articolo a riguardo)

Better Days (2019) del regista Derek Tsang, e anch’esso nominato agli Oscar.

La musica italiana e internazionale che ci viene in soccorso:

Non possiamo chiudere gli occhi di Eros Ramazzotti (2009)

Pare di Ghali, Madame e Massimo Pericolo (2022)

Big Boy di Sergio Silvestre (2016)

Guerriero di Marco Mengoni (2015)

Male più non fare di Ermal Meta e Jake La Furia (2023)

Beautiful di Christina Aguilera (2022)

Superheroes di The Script (2014)

Giornata Internazionale contro il Bullismo - 7 febbraio 2024 - Foto MyWhere Copyright

Definizioni e principali cause che scatenano il bullismo nei giovanissimi

Secondo l’Unicef, il bullismo può essere definito come un comportamento intenzionale e aggressivo che si verifica ripetutamente contro una o più vittime, con le quali vi è un evidente squilibrio di potere.

Le aggressioni possono essere sia fisiche che verbali e psicologiche.

Più recente, invece è il cyberbullismo, che minaccia la serenità dei nostri ragazzi

Si tratta di una particolare forma di comportamento aggressivo, in parte riconducibile al bullismo, che però si caratterizza dall’attacco virtuale del bullo sui social networks.

E’ riconosciuto come la forma peggiore che possa esistere.

La vittima, infatti, sente costantemente di essere raggiungibile, oltre ad essere consapevole del fatto che chi si nasconde dietro uno schermo è in grado di realizzare contenuti (talvolta anche fasulli), per screditare la vittima.

Stop Cyberbullismo - Giornata Internazionale contro il Cyberbullismo 2024 - Foto MyWhere Copyright

Concludiamo la giornata nazionale contro il bullismo elencando alcuni degli ormai tantissimi enti preposti che possono venire in nostro soccorso

Giornata Internazionale contro il Bullismo - Foto MyWhere Copyright

Chieder aiuto in questi casi non è importante, è fondamentale.

E per agevolare la denuncia da parte delle vittime e delle loro famiglie, negli anni sono nati diversi enti.

Se sei vittima o testimone di atti di bullismo, infatti, puoi chiamare il 114: numero di emergenza per tutelare bambini e adolescenti in situazioni di pericolo.

Il numero è collegato direttamente anche alle chat con operatori, disponibili 24 ore su 24.

Un altro esempio, è l’ A.I.C.S, acronimo di Associazione Italiana di Prevenzione al Cyberbullismo e al Sexting, che potete contattare via email a protocollo.aics@pec.aics.gov.it, oppure al numero +39 06324921.

Il CNAC: Centro Nazionale Anti Cyberbullismo: cyberbullismo@gpdp.it

Cosa fare se ci accorgiamo che un nostro amico/parente/conoscente e’ vittima di bullismo?

Innanzitutto, la vittima ha bisogno di un compagno sicuro, di cui potersi fidare ed aggrappare nei momenti più cupi

E’ essenziale identificarsi in qualcuno con cui possa possa confidarsi apertamente senza sentirsi giudicato.

Ecco perché la famiglia e gli amici giocano un ruolo fondamentale in queste situazioni.

Non essere complici.

Si dice che chi tace acconsente. 

Non esiste un detto più azzeccato di questo per il bullismo.

Se si e’ testimoni di atti di bullismo, la prima cosa da fare e’ denunciare direttamente alle associazioni ed incoraggiare a non intraprendere la cattiva strada.

Vediamo qualche altro accorgimento, questa volta per quanto riguarda la vittima.

Chiedere aiuto e non cogliere le provocazioni del bullo.

Rispondere alla violenza con altrettanta violenza non metterà mai fine al bullismo.

Praticare la gentilezza e l’indifferenza sono gli unici metodi di difesa che vale davvero la pena di mettere in atto.

E ricordate, non soste mai soli: denunciate e parlatene con chi vista a cuore.

La Giornata Nazionale contro il Bullismo: le origini e la storia

La parola bullismo deriva dall’inglese bull, ovvero toro, in rappresentanza della prepotenza che il bullo esercita sulle sue vittime.

E per quanto possa sembrare un fenomeno recente, in realtà il bullismo ha radici fin  dall’antichità.

Analizzando la sua storia, possiamo trovare alcuni riferimenti già nella Favola di Fedro: il Lupo e l’Agnello, in cui il più forte sembra non lasciare speranza di rivalsa al più debole.

Così come compare nei libri antichi, ai tempi dell’Impero Romano e nell’Antico Egitto, solo per citare alcuni importanti esempi.

Anche se il primo a parlarne ufficialmente e’ stato lo psicologo svedese Dan Olweus negli anni ’70, per poi promuovere nei paesi nordici attività antibullismo.

Ci avviamo verso la conclusione dell’articolo parlando in breve della nascita di questa giornata nazionale così importante a livello sociale.

La Giornata Nazionale del Bullismo viene istituita nel 2017 dal Ministero dell’Istruzione durante la stessa giornata del Safer Internet Day, ovvero la giornata internazionale per una rete più sicura.

Terminiamo con una citazione tratta dal brano Male più non Fare di Ermal Metà e Jake la Furia, che racchiude tutto il significato di questa giornata.

Apro questa armatura perché qualcuno un giorno ha detto

Che se fai del male farai paura, ma se fai del bene avrai rispetto

Chiara Fogliati

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