MONDO – Vi siete mai sentiti in preda ad una qualche emozione che vi sembrava impossibile riuscire a controllare? Vi è mai capitato di riuscire a “sentire” i pensieri e gli stati d’animo di qualcuno come se vi steste immedesimando in lui? Allora forse siete anche voi parte di quel 20% di persone al mondo cosiddette “Altamente Sensibili” (abbreviato in PAS).

Persone Altamente Sensibili, iniziamo subito chiarendo che non si tratta di una patologia, quanto più di una condizione fisica e mentale che permette a questa cerchia ristretta di persone di sentire le emozioni con una intensità almeno due volte maggiore rispetto alla media.

Ma non si parla solo di emozioni, stress o sentimenti, le persone altamente sensibili (da non confondere con quelle ipersensibili), sono in grado di avvertire maggiormente il dolore fisico o i cambiamenti dell’ambiente intorno a loro (atmosfera, luci, colori, clima e così via).
Proprio per questo spesso soffrono di Disturbo Affettivo Stagionale, per il quale avviene un cambiamento emotivo abbastanza importante che coincide con il “cambio di stagione”. Passando dall’estate all’inverno, dovuto soprattutto alle poche ore di luce e al maltempo, esso spesso provoca spossatezza e sonnolenza.

A causa degli avvenimenti degli ultimi anni, la percentuale di Persone Altamente Sensibili è aumentata, passando così dal 14% al 20% in circa 36 mesi.

Il loro cervello funziona in modo leggermente diverso, in quanto percepisce tutto in modo molto più profondo e lo processa intensamente con tempi più lunghi rispetto al normale. Per quanto si tratti di una condizione per lo più genetica e che si acquisisce alla nascita, esistono tuttavia alcuni trascorsi determinati come episodi o traumi (quali bullismo in età adolescenziale, l’abbandono, il tradimento o la malattia …) che possono esserne alla base o ampliare questa condizione.

Ma quali sono i tratti principali che caratterizzano una PAS?

Forte (anzi fortissima) empatia: le PAS sono in grado di percepire una situazione di gioia o di dolore nel loro interlocutore dopo un rapido scambio di sguardi, così come un minimo cambiamento nel tono di voce;

Sono molto attente e concentrate: non c’è dettaglio dell’ambiente che le circonda o dell’aspetto fisico dell’interlocutore che non notino;

Si sentono costantemente giudicate: ma non cadete nell’errore comune di pensare che lo facciano per egocentrismo; il loro subconscio li porta a non sentirsi adeguati o all’altezza in determinati contesti, (forse anche per via dei punti che seguono);

Non sempre vedono la realtà in modo oggettivo: la loro capacità di pensare oltre il normale può spesso portarli a conclusioni affrettate e non sempre meramente positive.
A volte la negatività può essere avvertita come un “campanello d’allarme”, un ”salvagente”, per prepararsi psicologicamente ad un fallimento o all’eventualità in cui i fatti non si svolgano come previsto;

I pareri e le approvazioni altrui sono particolarmente importanti, soprattutto in momenti in cui viene avvertita un’ inferiorità rispetto alle persone con le quali si stanno relazionando;

A questo proposito, vale spendere due parole anche sulle relazioni vissute dalle PAS

Tali non sono sempre facili, poiché queste persone hanno la tendenza a godere della solitudine e fanno fatica a fidarsi del prossimo.
L’ansia da prestazione inoltre, aumenta in modo esponenziale rispetto alla media: cercano di evitare momenti in cui un “pubblico” piu’ o meno ampio li possa giudicare in modo negativo in caso di errori, (come lavori di gruppo, sport di squadra, progetti e presentazioni…);

Da buoni empatici, condividono le emozioni con il proprio interlocutore, cercando di addossarsi il dolore altrui e raddoppiando la gioia per i successi;

Conoscono sempre il miglior modo per stare vicino a coloro che soffrono, donando tutti loro stessi per consolarlo. Oltre ad immedesimarsi nel dolore altrui, sanno perfettamente cosa significhi soffrire e per questo non vogliono che gli interlocutori percepiscano dolore;

In loro potrete trovare un “rifugio”: amano prendersi cura del prossimo, sono abilissimi ascoltatori con cui condividere qualsiasi tipo di esperienza (e state pur certi che non vi giudicheranno, ma rideranno e piangeranno insieme a voi);
Percepiscono maggiormente gli stati d’ansia e gestire le emozioni non è sempre facile per loro; anche per questo, per una buona percentuale di PAS, il modo migliore di sfogarsi è tramite il pianto;

Tendono a sottovalutarsi, non accettando il fallimento e il perdono di loro stessi qualora in caso di errori;

Per quanto non sia sempre semplice, le PAS cercano di cogliere il buono da ogni persona e da ogni situazione imparando da esso.

Un mare di sfumature differenzia ogni Persona Altamente Sensibile

Attenzione però: quelli elencati sono solo alcuni dei tratti principali delle Persone Altamente Sensibili se si analizza la condizione da un punto di vista molto generale. Ci sono infatti un mare di sfumature che caratterizza ogni persona, che vive in modo completamente diverso dagli altri l’una o l’altra situazione.

Detto questo, potrete immaginare che il mondo di una Persona Altamente Sensibile sia sicuramente più  complicato del normale, ma non per questo si tratta di persone difficili o problematiche, anzi, il loro punto di forza più importante è proprio questo. Sono buoni amici con i quali potrete sempre confidarvi, ai quali sarà sufficiente percepire un minimo dettaglio diverso rispetto alla normalità per capire le nuove situazioni e i problemi che ne derivano.

Lo scopo principale di questo articolo, è abbattere tutti i pregiudizi che si sono creati nel tempo verso questo tipo di persone, e di consigliare, non appena se ne sente l’esigenza, di rivolgersi ai veri esperti del settore per vivere ogni momento nel modo più leggero possibile.

In homepage Foto Marco Serri per MyWhere 

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Chiara Fogliati

Dottoressa in Lingue e Culture moderne per l’Impresa e il Turismo, piemontese doc ed inguaribile curiosa dal 1997. Diverse passioni scandiscono le sue giornate, tra cui quello per i suoi due lavori a contatto con il pubblico (guida e receptionist), così come quelli per la scrittura, la musica, il mare, la moda, i viaggi e il suo territorio. Durante la pandemia, approcciandosi sempre di più al giornalismo, ha scoperto il modo migliore per unirle tutte insieme e realizzare il suo sogno.

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