Califano su Rai Uno: la celebrazione del Califfo

Califano su Rai Uno: la celebrazione del Califfo

ITALIA – La leggenda del Califfo sulla televisione nazionale. Califano su Rai Uno rende onore all’immenso cantautore nativo di Tripoli con un bravissimo Leo Gassmann. Ecco la nostra recensione.

Califano su Rai Uno è un’opportunità più unica che rara di conoscere un mito leggendario della musica italiana. Il 30 marzo prossimo saranno passati 11 anni dalla sua scomparsa. “Un uomo con le sue fragilità, ma soprattutto un uomo con un grande cuore che ha saputo affrontare molteplici sfide, così Leo Gassmann he definito Franco Califano. Il giovane attore e cantante ha interpretato il celebre “Califfo”, nel film tv andato in onda recentemente su Rai Uno, che ha avuto un ascolto di oltre 4 milioni di spettatori, pari al 22.8% di share.

Leo Gassman nella serie Califano su Rai Uno

Califano su Rai Uno

Un buon risultato per questo viaggio attraverso la vita di uno dei personaggi più controversi e amati della musica italiana. Diretto da Alessandro Angelini e tratto dal libro Senza manette di Franco Califano e Pierluigi Diaco, il film ha suscitato pareri contrastanti tra il pubblico. Leo Gassmann, figlio di Alessandro e nipote di Vittorio, al suo esordio cinematografico, è apparso, nella maggior parte dei commenti sui social convincente ed efficace, riuscendo a fornire un ritratto struggente del protagonista. La storia comincia a Roma nel 1984 dove al Teatro Parioli Califano, mentre sta per entrare in scena, viene arrestato da alcuni uomini in divisa. Da qui parte un lungo flashback che racconta la sua vita, dagli anni ’60 agli ’80, tra cadute e rinascite, alti e bassi, sia personali che professionali.

Leo Gassman nella serie Califano su Rai Uno

Certo, non era facile sintetizzare la complessità di una vita come quella del Califfo e forse la sceneggiatura, scritta da Guido Iuculano insieme a Isabella Aguilar, non è riuscita a valorizzare in pieno la storia di questo eroe tragico, fuori dagli schemi, che spesso appare schiacciato in un contesto troppo formale legato alle regole produttive della televisione. Chissà se il film sarebbe piaciuto davvero a questo poeta disincantato e trasgressivo, che ha sempre scritto quello che provava, senza filtri e manierismi.

Cantautore ed autore

Autore di centinaia di canzoni e poesie, lampi di pura creatività e brani meravigliosi, ai quali spesso sono stati altri ad aver dato voce, questo ribelle con unanima maledettamente romantica, ci ha regalato alcune della pagine più belle della nostra canzone con oltre 20 milioni di dichi venduti. I suoi primi testi di successo sono E la chiamano estate, scritta nel 1965 per Bruno Martino e La musica è finita del 1967 per Ornella Vanoni. Nel 1973 Califano compone insieme a Baldan Bembo un brano destinato a diventare pietra miliare della musica italiana: Minuetto, per Mia Martini, interprete anche della splendida Nevicata del ’56.

Franco Califano

Il 73 è anche l’anno in cui compone Un grande amore e niente più per Peppino di Capri, che vince il Festival di Sanremo di quell’anno. Resta nella storia anche l’inno in romanesco Semo gente de borgata, affidata a Edoardo Vianello. Ma Califano ha scritto anche un intero album per Mina, Amanti di valore, nel 1974. Dopo aver lavorato per i più grandi interpreti italiani, lui stesso si prende la scena, ottenendo il suo primo strepitoso successo come cantante nel 1976 con l’album Tutto il resto è noia, titolo che è anche una filosofia di vita. Tanti altri i brani di successo di Califano che fa il suo esordio a Sanremo nel 1988.

Il Califfo e il cinema

Califano ha lasciato il segno anche nel cinema con film come Gardenia, il giustiziere della mala e Due strani papà del 1984 con Pippo Franco, insieme al quale realizza la musica e i testi della colonna sonora. Le canzoni di Califano sanno andare in profondità e cogliere sentimenti universali con un linguaggio semplice e diretto. Come quando da vero poeta alimenta la sua vena decisamente romanesca. Forse il Califfo, amante delle belle donne, talvolta scomodo, la battuta sempre pronta, ha un po’ oscurato negli anni l’artista Califano. Oggi quel suo mondo fatto di solitudine, dolcezza, trasgressione continua ad affascinare tanti giovani artisti, forse perché ne riconoscono il suo pregio più grande: quello di essere stato vero, autentico.

Foto dal profilo Instagram @francocalifanofficial
Alex D'Alessandro
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