Due personaggi infinitamente lontani; nulla li accomuna, eppure entrambi cercano il modo di essere compresi e amati dall’altro. Dal 6 all’8 marzo (venerdì e sabato alle ore 21, domenica alle 16) approda al Teatro Duse di Bologna ‘Il mondo non mi deve nulla’, la nuova pièce teatrale di Massimo Carlotto. In scena Pamela Villoresi e Claudio Casadio, diretti da Francesco Zecca, in una produzione di Teatro e Società, Accademia Perduta/Romagna Teatri e Css Teatro stabile d’innovazione Fvg. Il testo una riflessione sul senso della vita, sul peso del caso e della nemesi, sulla libertà di scelta delle nostre coscienze. La storia si svolge in una Rimini in attesa dell’arrivo chiassoso dei turisti.
Adelmo (Claudio Casadio), un ladro stanco e sfortunato, nota una finestra aperta sulla facciata di una palazzina ricca e discreta. La tentazione è irresistibile e conduce l’uomo a trovarsi faccia a faccia con Lise (Pamela Villoresi), stravagante padrona di casa, croupier tedesca in pensione. Da subito, nessuno dei due corrisponde al ruolo che dovrebbe ricoprire e, in una spirale di equivoci, eccessi e ironia, si sviluppa un rapporto bizzarro, ma allo stesso tempo complesso e intenso sul piano dei sentimenti. Adelmo cerca di arginare la precarietà che lo sta allontanando da un’esistenza normale. Lise, invece, è convinta di non avere più crediti da riscuotere dal mondo intero e sogna che Rimini si stacchi dalla terra, andando alla deriva per l’eternità.
“Pamela Villoresi – spiega il regista Francesco Zecca – scava in un personaggio che la vita ha indurito facendolo vibrare straordinariamente di una fragilità e ironia commoventi. Guardandola ci si incanta nel suo continuo svelare di Lise la sensibilità, l’indulgenza e l’amarezza amabilmente celate sotto un forte velo rosso di testardaggine, inclemenza e durezza. Pamela porta in scena perfettamente le due facce di Lise e la muove sul precipizio del vuoto come un ventriloquo fa con la sua bambola: la guida, la copre, la svela, la zittisce ed infine la sacrifica”.
“Claudio Casadio – prosegue Zecca – indaga con grande sensibilità un’anima intrappolata in una vita disperata, regalandogli poesia e una purezza incantatrice, che rende il suo personaggio struggente. Restituisce al personaggio di Adelmo tutta la sua veracità, la forza ed il non arrendersi tipico di chi è attaccato alla vita con i denti perché dalla vita ha avuto ancora troppo poco per mollare gli ormeggi”. Quanto al testo, conclude il regista, “Massimo Carlotto con il suo noir lascia la possibilità di muoversi in un testo pieno di molteplici opzioni, che non patteggia per nessuno, non salva nessuno”. “E’ un testo senza vincitori e senza vinti ma è anche un testo senza Dio che restituisce all’uomo la chance di guidare i suoi propri fili fino alla fine”.
La biglietteria del Teatro Duse in via Cartoleria, 42 – Bologna è aperta dal martedì al sabato dalle 15 alle 19.
Tel. 051 231836 – biglietteria@teatrodusebologna.it
I biglietti sono acquistabili anche on line sul sito www.teatrodusebologna.it
Ufficio stampa Teatro Duse: Marina Brancaccio – stampa@teatrodusebologna.it – Tel. 339 343 99 75
- Le novità del riscaldamento industriale – 2 Novembre 2021
- Se questa è Moda – 11 Luglio 2016
- Il mondo non mi deve nulla – 4 Marzo 2015