ROMA – Grandi notizie per gli appassionati di Star Wars. Dal 28 ottobre 2016 al 29 gennaio 2017, il Complesso del Vittoriano – Ala Brasini di Roma ospita la mostra dedicata all’affascinante universo di Guerre Stellari, un mito assoluto capace di incantare 3 generazioni dal 1977 ad oggi.
Sono appena tornato dall’anteprima stampa, e posso dire con certezza che un fan incallito della saga troverà una parte di sé stesso in questa mostra.
Oltre 1000 pezzi tra modellini, action figures e stampe d’epoca (alcune esposte per la prima volta in Italia) raccontano ai visitatori le scene e i personaggi più indimenticabili di un mondo che ancora oggi seduce e appassiona a livello globale.
Guerre Stellari – Play (questo il nome della rassegna) si focalizza sull’aspetto ludico della leggendaria narrazione, utilizzando una selezione attinta dall’infinita produzione di merchandising e che Fabrizio Modina, curatore della mostra e collezionista di toys fantascientifici, mette a disposizione del grande pubblico.
Ai più classici toys sono affiancati rarissimi pezzi vintage da collezione quali costumi, accessori, caschi e armi che ricostruiscono con accurata presenza scenica quell’universo di valori e stereotipi che sono alndati oltre il cinema per divenire miti universali.
La mostra non è grandissima ma è sicuramente di grande impatto. Vi capiterà di ritrovarvi faccia a faccia con le più grandi icone della saga, riprodotte in scala reale. Una sorta di incontro onirico, quello tra il visitatore e i vari Darth Vader, Stormtruppen e Yoda, che, con la loro imponenza ci permettono di sperimentare un mondo fantastico nel reale.
E, a dirla tutta, il pianeta Star Wars in un contesto come quello di una mostra ci sta e ci sta pure bene. Molte forme d’arte non nascono affatto con la pretesa di essere ritenute tali; ma esiste una sottile linea tra ciò che è Pop Art per definizione storica e ciò che diventa Pop Art inaspettatamente.
Star Wars è riuscito nel corso degli anni a diventare un fenomeno di massa, forte di una narrazione semplice e lineare e di un’impronta estetica estremamente curata e intuitiva, in grado di conquistare un’audience senza limiti di età, sesso e cultura.
La saga di Guerre Stellari è sicuramente la prima (e forse unica) saga di fantascienza ad uscire dagli schemi di un settore considerato di nicchia negli anni 70′.
George Lucas è riuscito infatti nell’impresa di fornire nuovi spunti per un ragionamento sull’uomo, sulla Forza e sul Lato Oscuro, e sulla scelta tra Bene e Male. Un ragionamento comprensibile, anche a spettatori giovanissimi, sulla presenza di un’energia metafisica, spirituale e sull’abisso più profondo dell’universo.
Un simile e coraggioso approccio premiava un tumultuoso processo produttivo della pellicola, rifiutata da molte majors e derisa dai critici, i quali non compresero i dettagli “risibili” della sceneggiatura più fantastica che scientifica. Erano proprio gli elementi innovativi che ne decretarono la vittoria al botteghino.
Il film impose uno standard che negli anni a venire divenne sempre più difficile da superare. In quasi 40 anni, la potenzialità del brand è oltre l’originale identificazione cinematografica, scomponendosi in un mosaico creativo e commerciale agganciato ad ogni possibile media.
INFO
Titolo: Guerre Stellari – Play
Sede: Complesso del Vittoriano – Ala Brasini
Date Pubblico: dal 28 ottobre al 29 gennaio
Prezzi: 8 euro (prezzo ridotto) e 10 euro (intero)
Mostra prodotta e organizzata da Arthemisia Group
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