FIRENZE – Pitti Uomo: tra i padiglioni di Fortezza da Basso il radar della moda si accende in questa edizione speciale della kermesse fiorentina dal tema Click molto Instagram-friendly
Per il popolo modaiolo, radunatosi come ogni giugno in quel di Firenze, il mantra dettato dalla 96esima edizione di Pitti Uomo è solo uno: scatto ergo sum. Special Click, inteso come scatto fotografico condiviso all’istante, è, infatti, il fil rouge della manifestazione che da trent’anni esatti detta legge sulle novità del guardaroba maschile. Una vera e propria scintilla emozionale capace di rinnovarsi nel migliore dei modi di anno in anno. Tanto che, infatti, a Fortezza da Basso si capisce subito che questa edizione, che presenta le collezioni Primavera/Estate 2020, è assolutamente in grande stile, a cominciare dal design set allestito nel Piazzale Centrale, il più grande mai realizzato per la fiera. Si tratta di una palafitta circolare di 1000 metri quadrati, coloratissima e subito stracolma di Pitti Peacocks, ovvero i così detti pavoni presenti alla kermesse, riconoscibilissimi per il loro outfit ricercatissimo e accessoriato al minimo dettaglio.

Per non parlare della qualità e quantità di eventi di grido che si susseguono nella 4 giorni di moda e lifestyle in questo Pitti96. Dalla sfilata di Salvatore Ferragamo (che ha disertato addirittura la fashion week di Milano a favore della manifestazione fiorentina), a quella di MSGM (la griffe fondata da Massimo Giorgetti celebra i suoi primi 10 anni), e poi Marco De Vincenzo (che lancia la sua prima collezione uomo), Givenchy (che rivela in esclusiva mondiale la prima collezione uomo disegnata da Clare Waight Keller), CR Runway per Luisaviaroma (la celebre Carine Roitfeld presenta la sua prima sfilata ufficiale in collaborazione con LuisaViaRoma, per celebrare il 90° anniversario della boutique), solo per citare alcuni appuntamenti-à-porter fuori Fortezza.

Ritornando dentro le mura invece, se in un primo momento, rapiti da un caleidoscopio di colori, materiali e tessuti, focalizzarsi sui trend che verranno sembra arduo, le novità modaiole si rivelano, poi, in tutto il loro splendore. Pitti96 si snoda in tredici sezioni per più di 1220 brand presenti, dall’abbigliamento agli accessori, passando per prodotti di bellezza e oggetti hi-tech, che raccontano a 360° l’uomo 3.0.

Un tipo social addicted, giovanile e giovane, millenial, magari nato negli anni ’90, proprio il decennio che spopola tra i trendsetter. La ventata young investe, infatti, i marchi considerati più classici, da Armata di Mare a Gazzarini (che ha come testimonial Stefano De Martino, ça vans sa dire), da Jeckerson a Pollini (presente in stand Ignazio Moser).

Casual sì, ma mai senza panama: il cappello in paglia a falda larga è un must assoluto, a Pitti96 e non solo.

Da Doria 1905, azienda leader in fatto di copricapi, la prossima stagione calda, propone modelli trasformisti adatti a svariate occasioni, dal viaggio all’appuntamento mondano. Dai cappelli genderless a quelli arrotolabili, fino a quelli che spariscono nella valigia cappelliera, must have per l’uomo contemporaneo che non rinuncia allo stile.
Il cappello (dal borsalino al trucker hat anni ’80) si personalizza con pin, piume e quant’altro ed è in assoluto l’accessorio wannahave insieme alle sneakers bianche, che s’indossano h24 e anche sotto completi sartoriale dal Dna couture, of course.


Tra le tante proposte quelle di U.S. Polo Assn. mixano stile active e mood street, mentre per Superga le più cool sono le jelly sneaker, impermeabili e super pop.

O quelle, questa volta per lei, di Comme des Fuckdown, brand italiano ma originariamente made in USA, che le propone in versione bon ton con tanto di maxi fiocco.

Guarda per la prima volta allo street style il gruppo Armani che sceglie il palcoscenico della Sala della Scherma per presentare in esclusiva la nuova collezione primavera/estate 2020 di A|X Armani Exchange. Mentre il genio di Karl Lagerfeld è celebrato dalla capsule collection Karl Legend, nata con l’idea da parte della Maison di celebrare il talento dello stilista, icona indiscussa della moda. Cinque pezzi unici con stampe quasi fotografiche che lo ritraggono e una postazione per immortalare la presenza allo stand griffatissimo.
A proposito di ritratti, al centro dello spazio di Pitti Uomo sorge un’installazione dove l’artista di street-art londinese Endless dipinge il volto del Kaiser nel corso di tutta la kermesse (foto in Homepage).

Infine, spazio anche alla natura: dai beauty brand come Hemp Care, marchio italianissimo che produce rivoluzionari cosmetici alla canapa (dalla cura della barba ai prodotti per tessuti e ambienti), fino alle proposte moda che strizzano l’occhio alla salvaguardia dell’ambiente con collezioni in materiali eco e riciclati, ma anche da vivere.
La voglia che esprimono le collezioni in mostra è quella di uscire, di fare trekking o un pic nic. E, se poi piove, basta una cerata à la page e lo stile è salvo.
Tirando le somme, la tipologia di uomo che emerge da questa edizione di Pitti Uomo è in assoluto senza eccessi. L’epoca di pantaloni e giacche striminzite appare definitivamente tramontata, così come quella di outfit extra large. Il nuovo ordine propone equilibrio e proporzioni calibrate. E la moda maschile torna ad essere una scienza esatta.
Tutte le foto sono copyright by MyWhere©
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