The English Game: la nascita del calcio moderno arriva su Netflix

The English Game: la nascita del calcio moderno arriva su Netflix

MONDO – Il creatore di Downtown Abbey si cimenta in un racconto sulle origini del Football. Ecco la nostra recensione della miniserie Netflix. 

The English Game è una mini-serie tv di 6 episodi, da marzo su Netflix, che racconta il calcio dei pionieri, agli albori dell’FA Cup. Lo scozzese Fergus Suter rivoluzionò la storia del gioco diventando il primo calciatore professionista della storia. Il regista è Julian Fellowes (autore anche di “Gosford Park”, “Agente 007 – Il domani non muore mai”, “The Tourist” e “Downton Abbey”) che per la realizzazione dei suoi intenti si è avvalso della consulenza di grandi storici di calcio come Andy Mitchell e Tony Collins.

Questa innovativa produzione, offre un appassionante affresco del calcio dei pionieri, negli anni in cui si accingeva alla transizione da sport d’elite a sport popolare, da sport dilettantistico a sport professionistico. La storia è, con i dovuti accorgimenti e le imprecisioni legate alla sceneggiatura, ispirata alle cronache sportive dell’epoca.

Non solo il football è al centro della narrazione ma anche le lotte di classe dell’Inghilterra di fine 800, incorniciati dagli abbacinanti campi lunghi sulle brughiere del Lancashire.

Il calcio aperto ai proletari, agli operai, ha facilitato il passaggio al calcio professionistico, perché persone che lavoravano dalle cinque di mattina alle nove di sera, sei giorni su sette, non potevano allenarsi né avere tempo e forze per giocare, e quindi essere competitivi.

Questa serie nasce per appassionati di calcio, per i nostalgici del calcio di un tempo. Vediamo il calcio degli albori in una ricostruzione storica eccezionale: maglie a tinta unita, celesti o granata, a righe orizzontali nere e marroni, fatte di un tessuto spesso, pesante che, pizzica la pelle. I pantaloni appena sotto il ginocchio, a volte lunghi, a volte tenuti su dalle bretelle, e scarponi o stivali ai piedi. E poi quelle porte di legno naturale, con i pali quadrati, e ancora senza la rete a raccogliere i palloni spediti alle spalle del portiere.

Gustarsi a The English Game, per chi ama il gioco e la storia, è entusiasmante. Significa vedere e capire la nascita del calcio moderno.

TRAMA

Siamo nel 1879, il calcio sta vivendo i primi anni della sua vita. È un gioco dominato da squadre dell’alta società che ne hanno inventato le regole e sono a capo della federazione. Fino a quell’anno nessuna squadra proletaria è mai arrivata ai quarti di finale di FA Cup, la coppa nazionale inglese nonché il trofeo più antico della storia.

Una squadra di operai del Lancashire, il Darwen FC, ingaggia per la prima volta due giocatori scozzesi, Fergus Suter (interpretato da Kevin Guthrie) e Jimmy Love (James Harkness) facendoli trasferire dalla loro squadra di Glasgow, il Partick, e pagandoli per giocare. La squadra di operai deve affrontare gli Old Etonians, squadra di ricchi londinesi, campione in carica, capitanata da sir Arthur Kinnaird (Edward Holcroft). Il risultato non sarà così scontato come si potrebbe pensare.

Sei mesi dopo, con la nuova FA Cup da disputare, e la squadra del Blackburn Rovers, di proprietà di Cartwright, ha deciso di acquistare i migliori giocatori in circolazione, compresi Suter e Love, per creare un team di professionisti e provare davvero con una squadra di operai a vincere la coppa.

The English Game
La squadra del Darwen F.C.

Il presidente del Blackburn capisce che il gioco necessita di spettacolo e di intrattenimento. “L’antagonismo fa bene agli affari” dice a un collega. “Non ho mai visto persone così felici” gli fanno notare. “È questo il punto: questo gioco è tutto per loro” risponde.

Aveva intuito che, per persone che lavoravano dalla mattina alla sera, quella partita del sabato era l’unico svago. Ma dietro alla difesa del dilettantismo c’è una lotta di classe, la difesa dei privilegi delle persone dell’alta società. C’era la volontà di voler mantenere il gioco (e non solo) una cosa per pochi.  Sostanzialmente si assiste alla lotta politica, che sfocia anche in violenze e rivolte.

Ma sarà sir Arthur Kinnaird, la prima grande stella del calcio, a cambiare le cose, a dimostrarsi, pur stando dalla parte dei potenti, una persona lungimirante e illuminata. Si ritrova su posizioni inaspettate, scontrandosi con i suoi amici e colleghi per passare non solo dalla parte dei più deboli ma anche da quella di un’evoluzione e di un progresso inevitabili, Dietro al calcio si muovono anche drammi familiari come il rapporto burrascoso di Suter con il padre o la perdita del primo figlio di Arthur Kinnaird e di sua moglie.

I PERSONAGGI PRINCIPALI DI THE ENGLISH GAME

Arthur Kinnaird

Arthur Kinnaird

Fu il miglior calciatore della sua epoca e dedicò tutta la vita al football. Perfetta la ricostruzione, grazie allo storico e biografo Andy Mitchell, e in particolare si vede dell’esultanza con cui festeggia il primo gol al Darwen, una “verticale” con cui è stato immortalato anche in una statua presente nel National Football Museum.

Era famoso per la foga con cui giocava e in campo cercava spesso lo scontro fisico, che come molti della sua epoca riteneva parte integrante del gioco. Capace come pochi di capire le classi meno agiate, ma non si propose mai di guidare le associazioni “ribelli” contro la Football Association di cui fu sempre membro influente. Infine il suo palmares consiste in 9 finali di FA Cup giocate e 5 vinte.

Fergus Suter

Fergus Suter

Protagonista della serie, è chiamato a rappresentare l’anima degli operai decisi a sfidare la nobiltà e ii professionisti che intendevano trasformare il calcio per sempre.

Fergus Suter fu sicuramente uno dei migliori calciatori della sua epoca e fu lui a cambiare radicalmente il gioco del Darwen prima e dei Blackburn Rovers poi, portando lo stile scozzese contraddistinto dal gioco di squadra anche grazie alla sua posizione di difensore, che gli permetteva di avere una migliore visione del gioco nel suo complesso.

Nella serie è ben diverso da quello che gli studiosi e appassionati sanno. Infatti è rappresentato come un attaccante, che guida la squadra e che opera da regista e in grado di segnare molti gol. Probabilmente una scelta degli sceneggiatori per rendere il suo personaggio più gradito. Appurato anche il fatto che non abbia mai lavorato in tessitura: fu scalpellino ma lasciò il lavoro appena una settimana dopo il suo arrivo nel Lancashire perché riteneva le pietre locali erano troppo dure.

James Love

Fu figura tutt’altro che marginale nella storia del calcio. Love era un attaccante che si era messo in luce nel Partick e fu il primo a raggiungere Darwen, in fuga da Glasgow dove la crisi aveva messo in ginocchio l’attività di famiglia e lo aveva coperto di debiti, per poi essere raggiunto dall’ex compagno Suter.

Nella serie TV, il ragazzone scozzese si affeziona alla città che lo ha accolto, trova l’amore e poi finisce per giocare una gara nel Blackburn rompendosi una gamba. Nella verità l’attaccante (di cui non esistono foto o immagini d’altro tipo) sparì, e braccato dai debitori si arruolò nell’esercito, partecipando alla battaglia per la difesa di Alessandria d’Egitto, morendo probabilmente poco dopo forse a causa di una misteriosa malattia africana. La sua scomparsa è datata 1882, anno in cui Suter e i Rovers raggiungono la finale di FA Cup, che a differenza della seria, perdono.

The English Game, nel complesso, è una serie ben girata e ancor meglio interpretata, con grande cura nei dettagli. A mio avviso centra l’obiettivo e riesce a raccontare agli spettatori il momento esatto in cui il calcio ha smesso di essere un gioco ed è diventato qualcosa di più.

Ciò che noi conosciamo.

 

Autore: Francesco Frosini

Autore MyWhere

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