ITALIA – Può resistere l’amore se tutti i matrimoni vengono osteggiati? Perché il settore del wedding non è considerato? Sui matrimoni al tempo del Coronavirus, le Spose eroine 2020 dichiarano: “Non vogliamo rinunciare al nostro sogno nel rispetto delle regole”
In un momento di pandemia mondiale l’Italia, come altri paesi, si è trovata a dover fronteggiare un’emergenza sanitaria senza precedenti e a dover attuare diversi decreti in poco tempo per fronteggiare il problema. Nonostante l’impegno delle autorità però, alcune categorie lamentano di essere state abbandonate o di non aver ricevuto direttive precise sulle misure da attuare. Tra questi, oltre alle varie categorie di business, c’è il settore del wedding che ha dovuto rivedere tutto il proprio programma, rinviando gli eventi previsti per l’anno in corso direttamente al 2021. Ma come si svolgono e come si svolgeranno i matrimoni al tempo del Coronavirus?
A distanza di qualche settimana dalla fine del lockdown, i nuovi decreti prevedono la lenta riapertura di tutte le attività, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza, ma nessuno di essi sembra essere interessato al settore matrimoni. Una “dimenticanza” non passata inosservata alle spose che, nonostante tutto, non rinunciano a sposarsi quest’anno, naturalmente nel rispetto di tutte le regole imposte. Nasce così il movimento Spose eroine 2020 che, in collaborazione con Mi Sposo Tv Sicilia, in pochissimo tempo ha raggiunto quota 2000 partecipanti coinvolgendo coppie provenienti da tutta Italia.
“Non siamo bimbe capricciose che vogliono sposarsi a tutti i costi – ha detto Arianna Caffarella, il cui matrimonio è stato rimandato ad agosto – chiediamo solo che anche per i matrimoni ci siano delle direttive precise. E’ assurdo – ha aggiunto – che in sala i genitori possano sedersi allo stesso tavolo, mentre in chiesa debbano mantenere la distanza occupando i due estremi della panca”. E ancora “Tra qualche settimana riapriranno le discoteche, la mascherina di certo non si potrà indossare. Perché dovrei rinunciare alla mia festa quando tutte le altre sono concesse?”.
Ad oggi, sembra che la Regione Puglia sia l’unica ad aver affrontato la questione matrimoni proponendo un regalo alle giovani coppie “Se noi riuscissimo a gestire un aiuto concreto alle coppie che si vogliono sposare, indicendole a fare l’investimento generale, sarebbe perfetto e auspicabile – sostiene Emiliano – anche la Regione Puglia partecipa al regalo di nozze per i giovani sposi”. Secondo le normative del governatore della regione, si potranno celebrare matrimoni in cui gli invitati e i fornitori avranno l’obbligo di mascherina mentre gli sposi potranno farne a meno mantenendo la distanza dal celebrante. In sala sono permessi al tavolo gruppi di persone appartenenti allo stesso nucleo familiare, mentre con gli altri rimane l’obbligo di almeno un metro di distanza. Anche tra i fornitori sembra esserci molta confusione su come comportarsi il giorno del fatidico sì e questo porta le coppie a vivere il momento con molta ansia e perplessità, più di quanto non se ne abbia già normalmente.
L’obiettivo delle “giovani eroine” è quello di avere direttive chiare. La nascita del gruppo ha inoltre suscitato l’interesse delle tv che hanno invitato le future spose a dire la propria, tramite un video messaggio alla trasmissione Italia sì tenuta da Marco Liorni. Anche dagli ospiti, l’atteggiamento delle coppie è stato visto in malo modo e i ragazzi sono stati giudicati per le loro richieste.
“E’ passato un messaggio sbagliato – hanno detto – noi chiediamo solo chiarezza”. Da vere guerriere, le ragazze hanno riscritto alla redazione di Rai 1 chiedendo di potersi spiegare bene, far passare il messaggio corretto e almeno in questo sono state ascoltate.
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L’Italia deve ripartire anche dai matrimoni. I fornitori si meritano di ricominciare e gli sposi si meritano di potersi amare
Sì, in pochi si rendono conto del business che ruota intorno al wedding ma chi lavora nella ristorazione, nei fiori/addobbi e in tanti altri servizi può veramente capire a cosa ha portato questa crisi…!
Questi articoli sono molto importanti per dar voce a chi come noi avremmo voluto sposarci e non si capisce cosa e quando potremo farlo
Non capisco: non potete sposarvi senza il ridicolo teatro barocco del matrimonio affollato? La festa conviviale può essere programmata in un secondo tempo. Gli eventuali regali possono arrivare per posta. Con un bravo tecnico l’aspetto saliente della cerimonia può essere facilmente trasmesso o registrato. A me darebbe più fastidio non poter fare il viaggio di matrimonio dove dico io. Ma parenti e conoscenti potrebbero essere coinvolti in tanti modi alternativi.
È una vita che lavoro negli eventi e lavorare nei matrimoni non è certamente facile ma nessuno avrebbe potuto immaginare quello che è accaduto con lo stop del virus…!
E agli abiti da cerimonia? Non solo per la sposa/sposo, ma pensiamo a cresime, battesimi e robe varie! A questo settore ci vogliamo pensare?
Beh complimenti alle Spose eroine 2020!!!
Cara Livia, perché non lanci il matrimonio on line? La tecnologia non dovrebbe essere un problema. Oggi, anche le famose nonne in carriola si sono abituate a percepire ciò che avviene dietro uno schermo come se fosse reale. Secondo me persino i preti potrebbero trovare questa esperienza interessante. Con pranzo cerimoniale la vedo più dura, ma pensandoci qualche soluzione la tiriamo fuori.