A Maenza la terza tappa del Festival Radure

A Maenza la terza tappa del Festival Radure

LAZIO – Si sposta nel comune in Provincia di Latina la terza tappa del festival Radure. Spazi culturali lungo la via francigena del Sud. Spettacoli dal vivo, concerti e teatro, per un totale di dieci eventi per dieci luoghi della cultura, fino 30 agosto. Prossimo appuntamento, martedì 18, con il concerto TAMBURO ROSSO, di Valentina Ferraiuolo e giovedì 20 agosto ancora musica, alle ore 19.00 con RACCONTI INCANTATI SOTTO LOGGIA, concerto del Coro InCantu diretto dal M° Carlo Marchionne presso la Loggia dei mercanti. Seguirà, alle 21.00, il teatro, con uno spettacolo sul senso dell’abitare, a cura di di Tamara Bartolini e Michele Baronio.

Si è aperta il 25 luglio e fa ora tappa a Maenza la II edizione del festival Radure. Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud, a cura dei Comuni di Priverno, Segni, Maenza, Norma, Sezze, grazie al finanziamento della Regione Lazio e nell’ambito del progetto integrato Invasioni Creative di ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, in collaborazione con la Compagnia dei Lepini. Grazie alla determinante collaborazione con il Comune di Priverno, il progetto Invasioni Creative, partito nel 2016 con il contributo del MIBACT, è nato come prima azione di valorizzazione del patrimonio culturale del sistema territoriale dei Monti Lepini e si è evoluto in un processo di qualificazione artistica e rinnovamento dell’offerta culturale locale, ivi compresi gli eventi di spettacolo dal vivo e i relativi processi organizzativi e gestionali. Come tante iniziative ispirate in questi anni a livello nazionale e internazionale all’antico percorso della Via Francigena, questa seconda edizione di Radure è dedicata ai luoghi della cultura attraversati dal cammino spirituale della Via Francigena del Sud. Cinque Comuni coinvolti con spettacoli dal vivo, concerti e teatro, per un totale di dieci eventi per dieci luoghi della cultura, fino al 30 agosto 2020.

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Martedì 18 agosto ore 21:00, davanti al Castello Baronale, il concerto di Valentina Ferraiuolo TAMBURO ROSSO – La pelle del tamburo è l’unica che puoi percuotere dedicato a tutte le vittime di violenza a cui è tolta la parola. Tamburo Rosso – spiega Ferraiuolo- nasce dall’idea che il suono, le parole e la musica possano interrompere questo silenzio riempiendolo con la forza del grido, ma anche conla dolcezza di un canto o di una ninna nanna. Progetto che nasce nel 2012 con lo slogan: “la pelle del tamburo è l’unica che puoi percuotere” in cui il tamburo, che nella tradizione è strumento “femminile” diventa il mezzo con cui parlare di donne, cantare di donne e recuperare la bellezza e la forza del ruolo della donna nella tradizione popolare e nella società, il tamburo e la donna sono facce di una stessa medaglia, un dualismo che li vede protagonisti di miti, storie e leggende. Partendo da un lavoro di ricerca– prosegue Valentina Ferraiuolo – e ripercorrendo repertori e ritmi della tradizione italiana, Tamburo Rosso accende un faro sul ruolo sociale che oggi ha la donna e il suo strumento magico e su come ancora cerchino di interagire ponendo accenti su problematiche di cui l’uomo è vittima e carnefice. Il tamburo diventa culla, scudo, figlio, il bene che scaccia il male. La donna intona parole e accarezza l’anima di chi le ascolta, accogliendo con senso materno la fragilità del mondo intero».radure festival 2020

Doppio appuntamento giovedì 20 agosto: alle ore 19.00 il concerto RACCONTI INCANTATI SOTTO LOGGIA del Coro InCantu diretto dal M° Carlo Marchionne presso la Loggia dei mercanti. Un concerto che è un incontro, raccolto, quasi intimo e familiare, per raccontare con il canto delle storie, delle emozioni. Ad esempio la storia di Geordie, giovane di nobili origini, che nell’Inghilterra del 500, ha rubato sei cervi nel bosco del re, e per questo sarà impiccato. Per raccontare dell’amore della sua donna che cavalcherà fino a Londra per implorare la salvezza di Geordie. Ma anche per raccontare il dolore delle madri di Tito e di Dimaco, i due ladroni, crocifissi sul Golgota, ai lati di Gesù, e l’angoscia di Maria, alla quale, entrando nella bottega di un falegname, incuriosita dal suo frenetico lavorare, le verrà svelato che una delle tre croci che sta preparando sarà usata per crocifiggere suo figlio. Per raccontare poi della svitata Deloris di Sister Act, del gioviale frate Leo, il più umile e mite dei discepoli di San Francesco, e di San Filippo Neri che, nella Roma papale di metà del 500, all’invito a diventare cardinale rispose No grazie… Preferisco il Paradiso.

Infine impossibile non raccontare il grande Ennio Morricone e rendere omaggio all’autore delle colonne sonore più belle del cinema italiano e mondiale.radure festival 2020

Sempre giovedì 20 agosto ma alle ore 21 al Castello Baronale uno spettacolo che nasce dopo un periodo di residenza a Maenza che ha messo in contatto la compagnia di Tamara Bartolini e Michele Baronio con la comunità di donne, in un’indagine sull’abitare a partire da alcune domande: Cos’è casa, e dov’è casa fuori dalla casa? Dove sono i luoghi marginali di cui riappropriarci perché diventino spazi di resistenza, pratiche di cambiamento? Quali esercizi di cura? Nasce così una drammaturgia inedita, uno spettacolo che parla del territorio per ESERCIZI SULL’ABITARE #2. MAENZARedReading#13 Un giorno bianco un incontro tra il teatro e la potenza di un libro, una narrazione che si articola su più livelli: un libro di riferimento (Ho costruito una casa da giardiniere di Gilles Clément) e l’indagine sull’abitare. Il progetto, prodotto da Bartolini/Baronio e 369gradi, fa parte della seconda tappa di un viaggio lungo 333km che ad ottobre arriverà al Romaeuropa Festival.

L’ingresso agli spettacoli è gratuito nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19, previa prenotazione obbligatoria alla Compagnia die Lepini al numero 0773889644 dal lunedì al venerdì ore 9.30 – 13.30.

Stefano Maria Pantano

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