Effetto COVID sui mercati: primo semestre 2020 in calo del 43%

Effetto COVID sui mercati: primo semestre 2020 in calo del 43%

ITALIA – In quali settori e come si misura l’effetto COVID-19 sull’economia? In che misura le restrizioni imposte durante il lockdown hanno ridotto il potere d’acquisto dei consumatori?

Si parla ormai da mesi dell’effetto COVID-19 sull’economia; la diffusione del virus, infatti, ha anzitutto imposto un lungo stop a diversi comparti (come ad esempio il turismo e la ristorazione); ciò ha comportato una netta contrazione dei profitti per diverse filiere e l’interruzione della retribuzione per svariate categorie di lavoratori (destinatari di sussidi assistenziali di vario tipo). Le restrizioni imposte durante il lockdown hanno quindi ridotto potere d’acquisto dei consumatori e, di conseguenza, hanno avuto un impatto negativo anche sui mercati.

Secondo quanto emerge dai rilievi formulati dall’Osservatorio Consumi di Mercato Confimprese – EY, il primo semestre del 2020 registra “un trend negativo sul totale mercato escluso l’online del -27% a giugno 2020 vs 2019 e una flessione del -43% nel primo semestre del 2020 vs 2019”.

Qual’è il settore più penalizzato dall’effetto Covid?
Il comparto che registra la percentuale peggiore è l’abbigliamento (- 45% rispetto al primo semestre dell’anno scorso), seguito da Food&Beverage (- 44.4%); gli altri settori non appartenenti al comparto “food” patisce un calo del 31.2% rispetto al primo semestre dell’anno passato ma registra una crescita del 15% per quanto riguarda il solo mese di giugno 2020 (in confronto a giugno 2019) “grazie soprattutto ai beni durevoli che hanno beneficiato della consegna merci e di un recupero di decisioni di acquisto rimaste sospese durante il lockdown”.

gli effetti del COVID-19 sull’economia Foto Mywhere

Mario Maiocchi, consigliere delegato di Confimprese, sottolinea che “al di là delle cifre che fanno difficilmente ipotizzare una chiusura 2020 migliore di un -25-30% con impatti notevoli sulla redditività del settore e sulla continuità di molti operatori, occorre soffermarsi sulle modifiche strutturali nei modelli di vita, in particolare smart working, viaggi d’affari e di flussi internazionali. Saranno da valutare gli sviluppi sulle location highstreet delle grandi città e sul canale travel per la ridotta presenza e traffico di lavoratori e turisti internazionali, questi ultimi anche con impatto su outlet e centri commerciali.
Di contro ci sarà un ritorno di attenzione su location periferiche delle grandi città e centri storici delle città di provincia
”.

gli effetti del COVID-19 sull’economia Foto Mywhere

E quali sono le località dove ha inciso di più l’effetto Covid?
Per quanto riguarda le stime a livello locale, il dato peggiore è quello della Toscana (-33%), seguita dall’Emilia-Romagna (-30%) e dalla Lombardia (-29,6%); male anche Trentino (-29%), Lazio (28,7%) e Campania (28,1%). Le regioni a risentire in misura minore della crisi dei consumi provocata dall’emergenza sanitaria sono state la Valle d’Aosta e la Basilicata. I trend per aree geografiche vedono, invece, un calo complessivo del 43.2% con una maggiore incidenza a Nord-Ovest (-44.1%) e Nord-Est (-43.7%); leggermente meglio le percentuali del Centro (-43%) e del Sud (-41%), isole comprese. I dati mensili registrano, per giugno 2020, un calo compreso tra il 23.5% e il 28.9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Infine, per quanto riguarda i canali di vendita, la nota pubblicata da ey.com sottolinea che “il mese di giugno vede centri commerciali, outlet e highstreet delle grandi città intorno al -30%, meglio le aree periferiche delle grandi città e le città di provincia con -20%, mentre il travel è il canale più in sofferenza a -72%”.

Qual’è il settore che ha beneficiato con l’effetto Covid?

Molto bene invece l’e-commerce cresciuto del 54% su base mensile e del 135 % rispetto al primo semestre del 2019. Gli shop online sono gli unici ad aver effettivamente beneficiato del lockdown, ponendosi come valida alternativa ai negozi fisici rimasti chiusi; la tendenza ad acquistare sul web è proseguita anche dopo la fine della ‘quarantena’, per via dei diversi vantaggi offerti dal canale digitale. Uno di questi è certamente il risparmio, che porta sempre più utenti ad utilizzare la rete per sondare il mercato alla ricerca di offerte vantaggiose. Per alcuni settori, come ad esempio le forniture energetiche, esistono portali specializzati, come ad esempio Salvaconto, che offrono la possibilità di confrontare le tariffe dei vari operatori di settore, per individuare quella più vantaggiosa e adatta alle proprie necessità.

Gigi Botti

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