Sigarette elettroniche & dintorni: intervista a Danielino77

Sigarette elettroniche & dintorni: intervista a Danielino77

MONDO – Tra i più noti vape reviewers d’Italia, spunta lui: Danielino77, un vero caso youtuberiano, che sul suo canale propone video dedicati alle sigarette elettroniche tra recensioni, consigli e tutorial, spaziando anche sull’attualità. Con lui parliamo di molte cose, dallo smettere di fumare all’evoluzione del mondo dello svapo e molto altro; il tutto seguendo il suo stile, in un mix di ironia e divulgazione.

91 mila iscritti su YouTube, migliaia di follower su Instagram, oltre 20 milioni di visualizzazioni totali sul suo canale e un successo che non sembra arrestarsi. Si potrebbe riassumere così l’originale carriera di Daniele Maria Zingaretti, youtuber per diletto prima, per professione poi, uno capace di attrarre migliaia di persone incollate sul Tubo per far conoscere ogni dettaglio su una tematica, apparentemente leggera, ma che in realtà ha uno scopo utile e ben preciso. Perché Daniele Maria Zingaretti, in arte Danielino77, vuole aiutare più persone possibili alla scoperta del mondo dei vaporizzatori personali, le comunemente chiamate sigarette elettroniche.

Per conoscere la sua storia e le sue idee lo abbiamo intervistato.

 91 mila e passa iscritti, milioni di visualizzazioni e numeri in costante crescita. Ti aspettavi risultati così grandi per il tuo canale?

In una sillaba? No. Ho iniziato per un motivo ben preciso e proseguo per lo stesso motivo: divulgare lo strumento con cui ho smesso di fumare facendolo nel modo più serio possibile (e quando dico serio intendo onesto). Iniziai ad usare YouTube con l’unico scopo di condividere informazioni sul mio vecchio Forum di sigarette elettroniche che non aveva capacità di ospitare immagini o video. Diciamo che Youtube era solo un repository utile alla funzione. Evidentemente la trasformazione era nel DNA del mio Canale così come nel mio e purtroppo o per fortuna siamo arrivati a Danielino77.

Com’è nata la tua idea? E quali pensi siano i segreti del tuo successo?

Se dietro ci fosse stata un’idea, ciò lascerebbe presumere un piano ben strutturato, un format studiato a tavolino, insomma un progetto.

Nel mio caso non c’è stato progetto, non c’è stata la ricerca e lo sviluppo di un format, ho solo accesso un telefono ed ho iniziato a fare quello che mi riusciva più facile: spiegare come si utilizzavano le sigarette elettroniche e condire quella “cultura” con un po’ di simpatia.

Premettendo che non credo si possa parlare di successo, diamo per assunto che lo sia e proviamo ad individuare due motivazioni: 1. Studio ed esperienza: non si nasce esperti in qualcosa, non si può divulgare qualcosa senza aver acquisito le competenze utili per farlo e, in ultimo, non ci si improvvisa in un ruolo simile ma lo si può “interpretare” dopo un background alle spalle lento, lungo e progressivo. Non esistono scorciatoie o percorsi brevi; sì, magari si potrà arrivare lontano pensando di “avercela fatta”, ma prima o poi le lacune appariranno e le persone capiranno che non basta qualche nozione e molta simpatia, serve studio.

2. Il giusto mix tra l’autoironia e la forma di divulgazione. Il linguaggio che si usa è fondamentale e lo è ancor di più adattarlo nel corso del tempo alle età, alle mode, alle persone ed al tempo.

Prima di svapare eri naturalmente un fumatore. Come sei riuscito a cambiare mentalità e a smettere? Che consigli ti senti di dare a coloro che vogliono togliersi questo viziaccio?

Eccome se ero un fumatore ed hai usato un termine appropriato: mentalità.  La sigaretta elettronica non è la soluzione ma è il metodo ed alle spalle di quel metodo ci vogliono gli attributi. Ecco come sono riuscito a smettere (ed ecco come ci è riuscito chi ha avuto ancora più palle di me e ci è riuscito senza l’ausilio di alcuno strumento alternativo).

Il consiglio più intelligente che mi sento di dare a chi vuole smettere di fumare? Prendere le sigarette e buttarle. Non ci si riesce? Penso che la Sigaretta elettronica sia la via maestra da seguire ma ci si dimentichi che la strada sarà completamente in discesa (lo dico per i fumatori più accaniti o più schiavi della dipendenza).

Per coloro invece per cui fumare è un “piacere”, una “moda”, una “soddisfazione” bhè cambiate piacere, comprate una borsa di Gucci e fate l’amore (mi pare che siano piacere, moda e soddisfazione no?).

L’argomento è sempre molto caldo e il mercato delle ecig risulta sempre più florido. Alcuni studi recenti però mettono sempre più in dubbio le qualità della sigaretta elettronica. Tu come ti poni al riguardo?

Che il mercato sia florido è vero solo a metà. Lo sarebbe senza le interferenze che in Italia storicamente impediscono l’evoluzione di tecnologie ed imprenditoria, ma allo stato attuale delle cose penso che si sia fatto di tutto affinchè questo settore marci a ritmi più lenti di quanto non sia in grado di fare.

Va ovviamente fatto anche un mea culpa considerando che durante il suo corso (gli ultimi 10 anni), il settore della sigaretta elettronica è stato colpito dal classico fuoco amico che spesso ha tentato di farlo esplodere dall’interno; consapevolmente o inconsapevolmente, questo è quanto è successo.

 Riguardo gli studi, hanno sempre dimostrato un danno ridotto rispetto al fumo di tabacco ed al tabacco riscaldato, un miglioramento della qualità della vita, un impatto sulla salute minore rispetto ad altri prodotti da inalazione. La differenza la fa ciò che viene divulgato dai grandi media che ahimè determinano quella verità che le persone danno per certa.

Se Televisione, Radio, Giornali divulgassero l’idea che le bevande gassate peggiorano lo stato di salute dell’organismo e la divulgazione fosse continua ed insistente, quale sarebbe l’opinione delle persone sul Chinotto? Le vendite della Cocacola diminuirebbero? Quanti continuerebbero a bere la Fanta?

Un’ultima domanda. Cosa significa per Danielino77 essere uno YouTuber?

Penso che dal momento in cui si iniziano a pubblicare video su YouTube con l’intento di essere degli YouTuber, si è già smesso di esserlo. YouTuber nel senso proprio del termine non mi si addice: YouTube non è  il mio lavoro, non è mai stato il mio scopo, è solo la conseguenza di ciò che faccio da molto tempo.

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Paolo Riggio

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