MONDO – E’ un genere che racchiude al suo interno migliaia di sfaccettature ed è stato interpretato in modo totalmente differente nel corso degli anni. Ma quali sono i migliori album alternative rock della storia? Ecco 10 dischi che si sono distinti sia in tempi recenti che non.
Oggigiorno, nel mondo della musica, c’è molta voglia di provare cose nuove. Pochi ormai si aggrappano ad un unico genere, lasciando più spazio alla creatività ed abbinamenti azzardati. Ed è proprio qui che l’alternative entra in gioco; un genere anticonvenzionale, che funge da punto di incontro per tutti coloro che non possono essere definiti. In questo articolo ci chiediamo: quali sono i migliori album alternative rock della storia della musica? Cerchiamo di capirlo.
10) Linkin Park – A Thousands Suns
I Linkin Park sono sempre stati una band molto sperimentale, sin dagli esordi con Hybrid Theory, mescolando diversi generi e tecniche per creare un nuovo stile che ormai gli identifica. Nonostante ciò, con l’album A Thousands Suns, uscito nel 2010, hanno probabilmente raggiunto uno dei loro punti più alti a livello di sperimentazione. È l’esempio perfetto di musica alternative, questo album non può essere ben inquadrato in uno specifico genere, grazie ai suoi elementi strettamente appartenenti alla musica elettronica, le note rock/metal date dal vocalist Chester Bennington, le numerose tracce composte da sola musica e magari frasi famose (Wisdom, Justice and Love di Martin Luther King) e ovviamente il rap di Shinoda. Decisamente uno dei loro prodotti più coraggiosi e particolari, per questo si merita un posto tra i migliori album alternative.
9) Bring Me The Horizon – amo
Questa band ha iniziato a fare successo con l’heavy metal. La loro musica è sempre stata caratterizzata da l’intensa presenza dello scream, ma con questo album del 2019, hanno deciso di intraprendere un’altra strada. Amo è decisamente più sperimentale e dalle sonorità pop rock ed elettroniche, un passo azzardato per il gruppo, in quanto il prodotto finale risulta estraneo al fandom abituale, ma anche difficile da digerire per l’ascoltatore medio. Lo scream è comunque presente, qualche canzone è più pesante, mentre altre sono decisamente pop. È stato un esperimento, ma sicuramente ben riuscito, risultato in un album completo e ben realizzato, nonché una scelta coraggiosa dal punto di vista commerciale.
8) Paramore – After Laughter
I Paramore sono una band che ha avuto, almeno all’inizio, delle sonorità pop punk, ma che col tempo si è evoluta e ha provato a buttarsi in nuovi generi. Con After Laughter abbiamo probabilmente l’esempio migliore. Le sonorità anni 80 fanno da padrone in questo album, rendendolo chiaramente diverso dal resto della loro discografia, sicuramente un cambiamento azzeccato. Si sono distinti nel mercato musicale con qualcosa di orecchiabile ma comunque fresco, inoltre è interessante come la tonalità più allegra delle canzoni spesso celi significati più cupi. Sicuramente una scelta particolare, che farà successivamente tendenza.
7) YUNGBLUD – Weird
Il cantante britannico Dominic Harrison, in arte Yungblud, ha sempre voluto sperimentare. In un certo senso, in nessuno dei suoi lavori si percepisce un genere fisso e ben inquadrato, ma con il suo ultimo album, Weird ha sicuramente fatto un passo in più. Il giovane musicista sembra aver raccolto tutte le sue diverse idee in un unico calderone, riuscendo a farle funzionare insieme e a dare una propria identità a questo album. Troviamo richiami al punk, al pop più commerciale, citazioni a Bowie, e canzoni molto semplici e romantiche eseguite solo con la chitarra acustica accanto ad altre più elaborate ed elettroniche. Un ottimo esempio di un buon album alternative rock.
6) Twenty One Pilots – Trench
I TOP è forse il gruppo che al meglio incarna il senso di musica alternative. La band non ha mai voluto etichettare la propria musica sotto un genere, e anche volendo, sarebbe molto difficile farlo. Tutta la loro discografia è contrassegnata da grande varietà, tra sonorità pop, rock, rap, accenni di musica elettronica, reggae e anni 80, insomma, Tyler e Josh hanno qualcosa per tutti. Trench, il loro ultimo album, non fa eccezione. Nonostante le canzoni possano risultare molto diverse l’una dall’altra per stile, il tutto suona omogeneo e, soprattutto, suona come un prodotto dei Twenty One Pilots. Trench sembra avere una propria identità musicale, riesce ad attirare sia l’ascoltatore casuale passando in radio che il fan esperto.
5) My Chemical Romance – Danger Days: The True Lives of the Fabulous Killjoys
Il gruppo è molto famoso nel panorama emo, anzi, è forse considerato uno dei pilastri del genere che esplose agli inizi degli anni 2000. Il genere è strettamente legato al pop rock/pop punk, le sonorità sono per certi versi molto simili, ma con Danger Days, i My Chemical Romance hanno deciso di cambiare strada. Se il loro suono era più cupo e dark, con testi dai temi molto forti quali la depressione, qui decidono invece di raccontare una storia, una storia in stile fumettistico, dove ci sono eroi, cattivi, costumi colorati e suoni molto più energici. Per la loro fanbase in particolare, è stato un grande cambiamento, che ha portato tanto amore quanto odio. Il risultato finale è qualcosa di nuovo ed originale, che ha fatto staccare la band dal suo precedente genere più statico.
4) Panic! At The Disco – Death of a Bachelor
Insieme ai My Chemical Romance, anche i Panic! At The Disco sono sempre stati molto associati al genere emo, e per un po’ non si sono allontanati molto. Certo, gli esperimenti nei loro album ci sono sempre stati, ma sempre intorno ad uno specifico stile. Tuttavia, quando il frontman Brendon Urie è rimasto solo, mantenendo il nome della band, ha deciso di provare a fare qualcosa di diverso con Death of a Bachelor. L’album si discosta molto dallo stile precedente, mescolando toni gospel, jazz e rock n roll ad un pop considerato più commerciale. Un mix molto particolare che sicuramente può essere considerato alternative.
3) Oliver Tree – Ugly is Beautiful
Questo artista, purtroppo, non è molto conosciuto, anche perché sta iniziando ad emergere recentemente. Ma il suo primo, e per ora unico, album è un altro ottimo esempio di alt rock. Il cantante non ha un genere definito, si possono trovare canzoni puramente rap, rock, in stile pop, ma in tutte troviamo influenze di diversi stili. Da Oliver ci si può aspettare di tutto.
2) Nirvana – Nevermind
Negli anni novanta, l’alt rock ha raggiunto il suo apice di popolarità grazie a band come i Nirvana, che hanno creato un loro vero e proprio sottogenere personale, il grunge, cambiando la storia della musica sotto molti aspetti. Il loro secondo album, Nevermind, ha fatto molto successo in un panorama in cui l’alternative era ancora di nicchia e molti artisti fallivano nel farsi conoscere. Ma questa sintesi tra heavy metal e punk rock, con toni un po’ cupi e oscuri, riesce ad attirare l’attenzione, tanto da rendere il gruppo uno dei più grandi della decade. Insomma, non si poteva non citare un album così importante per la storia dell’alternative rock.
1) R.E.M – Murmur
I R.E.M sono stati i primi ad aver definito il genere alternative rock negli anni 80. Nella scena underground si distinguono per il loro successo, con “Murmur”, vengono infatti spesso passati in radio, dimostrando che la loro musica valeva tanto quanto quella considerata più commerciale. Il gruppo mescola influenze punk al folk commerciale, creando un sound nuovo e originale che poi farà la storia di questo genere. Questo è sicuramente uno dei pilastri della musica alternative, strettamente legato alle origini di essa. I R.E.M hanno fatto la storia e la loro influenza nella musica odierna è ancora palpabile, non potevano essere tralasciati per questa top 10.
Testo di Erica Piscedda
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