Sting, quando i settanta sono i nuovi quaranta

Sting, quando i settanta sono i nuovi quaranta

MONDO – Settanta anni. Già.. domani, 2 Ottobre, Gordon Matthew Thomas Sumner, ai più noto come Sting, compirà 70 anni. Un invidiabile traguardo per un uomo dalla lunghissima carriera musicale e umana, costellata di un numero impressionante di successi in quasi tutti i campi.

Gordon Matthew Thomas Sumner, in arte Sting, sembra veramente che stia invecchiando. Almeno così sostiene puntigliosamente l’anagrafe per cui il nostro risulta nato a  Wallsend, Northumberland, il 2 Ottobre 1951, il più vecchio di quattro figli di Audrey e Ernest Matthew Sumner. Ma oggettivamente…chi sta meglio di lui? Con un patrimonio stimato di 320 milioni di sterline, un ampio patrimonio immobiliare che include la splendida Lake House e la sua tenuta di sei acri vicino a Salisbury, Wiltshire; un appartamento a New York City appartenuto a Billy Joel e Villa Il Palagio, una tenuta di 350 ettari, a Figline Valdarno in Toscana, una eccellente forma fisica (corre 8 km al giorno e pratica  Ashtanga Vinyasa Yoga da moltissimi anni), il traguardo dei 70 anni non sembra veramente reale, tangibile. E lo specchio infatti ritorna un immagine di uno pseudo quarantenne in ottima forma, che ama l’Italia e si può permettere di affiancare la sua amata musica, che lo ha reso la leggendaria figura che è, anche attività piacevolmente collaterali come la produzione di vino e cibo biologico nella sua tenuta in Toscana (ed ha anche aperto una pizzeria).

La sua carriera parte da lontano, nel 1977 con i Police di cui è leader, principale compositore, voce e bassista. Insieme a Stewart CopelandAndy Summers domineranno le classifiche fino al 1983, con bel 5 album al primo posto delle UK chart,  sei Grammy Awards e due Brit Awards (per Best British Group e Outstanding Contribution to Music). Il loro ultimo album Synchronicity fu nominato per cinque  Grammy Awards nel 1983. Ed include l’eccezionale , “Every Breath You Take“, scritta da Sting.

Seguono gli anni della carriera da solista con  cosette come… Nothing Like the Sun in 1987, che includeva i singoli, “We’ll Be Together”, “Fragile”, “Englishman in New York”, la partecipazione al  al Band Aid del 1984 e al Live Aid del 1985, e negli anni novanta la collaborazione con Zucchero, l’album Ten Summoner’s Tales del 1993 (il mio preferito) dove sforna amabili ed indimenticabili ritmi come “Fields of Gold”, o “If I Ever Lose My Faith in You”. Fino al 15 Settembre 1997 dove si esibisce con i mostri sacri Paul McCartney, Elton John, Eric Clapton, Phil Collins e Mark Knopfler in  Music for Montserrat concert alla Royal Albert Hall di Londra.

Ma per ragguagliare sulle molteplici attività di Sting (non dimentichiamo che è da sempre attivissimo anche nel sociale, con Amnesty International,  le madri di Plaza de Mayo, gli indigeni della foresta pluviale con la Rainforest Foundation Fund, la partecipazione al Live Earth, l’impegno nelle fondazioni per combattere l’AIDS e la povertà), e i numerosi traguardi (un’impronta sulla Walk of Fame, è stato nominato Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico, Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere in Francia, ha ricevuto il Kennedy Price, uno dei più importanti riconoscimenti assegnati negli Stati Uniti) queste poche righe non bastano. Forse potrebbe bastare la memoria di chi negli anni settanta è nato e ha vissuto gli Ottanta, per ricordare come il nome di Sting non sia mai mancato nelle classifiche, in radio, nei telegiornali. Anno dopo anno, con idee, entusiasmi, progetti portati verso sicuro compimento, dando sempre un significativo contributo.

E ora Sting, a settanta anni, si prende anche il lusso di ritornare in tour,  con quello che è stato a tutti gli effetti il primo vero concerto dopo due anni causa interruzione Covid (come lui stesso ha raccontato sul palco, approfittandone anche per lanciare un appello pro vaccini) nella spettacolare cornice del Teatro Greco di Taormina.

Il 13 novembre uscirà “The Bridge“, il suo nuovo album: a ottobre e novembre è atteso da una residence al Caesar Palace di Las Vegas (quattro concerti a settimana) che riprenderà a giugno e dove presenterà “My Songs”, il suo nuovo spettacolo. Il 22 aprile 2022 sarà a Torino e il 19 luglio a Parma. Ad anticipare il nuovo album c’è il singolo “If It’s Love”, che le radio italiane trasmetteranno proprio a partire da domani, in occasione dei 70 anni di Gordon Matthew Thomas Sumner, composto durante i mesi di lockdown. E a proposito dell’album  Sting ha anticipato:

«Queste canzoni sono tra un posto e un altro, tra uno stato mentale e un altro, tra la vita e la morte, tra le relazioni. Tra le pandemie e tra le epoche, siamo bloccati in mezzo a qualcosa politicamente, socialmente e psicologicamente. Abbiamo bisogno di un ponte»

Beh… sembra proprio che per i Sting i settanta siano i nuovi quaranta. Anche se il suo caso è sicuramente più un’eccezione che la regola. Che dire di più? Congratulazioni e…auguri!

 

In homepage, l’amata Toscana di Sting, dove risiede spesso quando è in Italia

Marianne Bargiotti

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