Vicenza: le meraviglie delle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari

Vicenza: le meraviglie delle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari

VICENZA – L’affascinante Palazzo Leoni Montanari con la sua architettura barocca presenta al suo interno ben tre mostre-collezioni tutte da ammirare: Le Icone russe, I Cocci della Magna Grecia e la Mostra sul Cinquecento Veneto, illuminando un palazzo già di per sé spettacolare. Il museo del capoluogo vicentino è un’ottima idea per una gita all’insegna dell’arte e della storia.

Appena si giunge davanti all’imponente Palazzo Leoni Montanari, risalente al 1678, si ha subito la sensazione che si godrà di un’esperienza magnifica. Nato dall’esigenza della famiglia nobile vicentina Leoni Montanari, il palazzo si presenta all’interno con sale ricche di decorazioni, affreschi, stucchi con soggetti che richiamano spesso la tradizione greco-romana.

Spettacolare è anche il cortile interno, dominato dalla Loggia di Ercole. Il palazzo barocco è stato aperto al pubblico adibito a sede museale solo nel 1999 e ospita ben tre collezioni permanenti.

LA VISITA A PALAZZO LEONI MONTANARI: LE ICONE RUSSE

Entrando man mano nella prima mostra, accade qualcosa di inaspettato: si entra in una stanza multimediale e multisensorale che profuma di incenso e in cui sono proiettate sulle pareti le celebrazioni ortodosse della Russia, con tanto di accompagnamento sonoro e musica di genere ecclesiastico.

La sensazione è quella di trovarsi proprio all’interno della celebrazione stessa, in una Chiesa russa e ortodossa. Questa è solo l’anticamera del percorso espositivo Vedere l’Invisibile, che presenta una preziosa collezione di 70 Icone Russe, considerata fra le più importanti in Occidente per numero di opere e per la presenza di rari capolavori di altra epoca.

UNA MOSTRA SUL CINQUECENTO VENETO A PALAZZO LEONI MONTANARI

Salendo poi al primo piano, dove è visitabile la mostra Venezia, che impresa!, si inizia una lunga passeggiata nella Venezia del 1500. Subito ci accoglie una straordinaria veduta prospettica di Jacopo de’ Barbari, in mostra fino al 18 aprile 2022. La grande impresa di de’ Barbari è stata proprio quella di realizzare una cartografia urbana di notevoli dimensioni, con ricchezza di particolari nella veduta aerea di Venezia nel 1500.

La mostra, con il patrocinio del Comune di Vicenza, è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Querini Stampalia di Venezia ed è inserita nel programma delle celebrazioni dei 1600 anni di Venezia, di cui abbiamo parlato approfonditamente in precedenza.

IL SETTECENTO VENEZIANO

Sempre al primo piano, è presente una collezione pittorica permanente che riguarda il Settecento Veneziano e raccoglie vari generi pittorici. Celebre è il corpus di dipinti di Pietro Longhi e seguaci, che raffigurano la società veneziana dell’epoca in tele di piccolo formato, marcando un grande gusto per la cronaca.

LE CERAMICHE GRECHE

Nell’ultima sala compaiono invece le ceramiche attiche e della Magna Grecia, una raccolta di vasi provenienti dall’antica Ruvo di Puglia, nell’attuale provincia di Bari. Le ceramiche sono state prodotte tra il VI  e III secolo a.C. in Puglia e in Lucania, o importate da Atene. E’ una sala in cui vale la pena perdersi, guidati dalla magia della Magna Grecia.

Le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari fanno parte del progetto Gallerie d’Italia, presenti a Milano, Napoli e Vicenza e fanno parte del patrimonio artistico di Intesa Sanpaolo.

 

Marta Cardini

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