Rae Dawn Chong: il sorriso e talento dell’attrice canadese non cambiano con gli anni

Rae Dawn Chong: il sorriso e talento dell’attrice canadese non cambiano con gli anni

ACCADDE OGGI – Oggi, 28 Febbraio, questa donna piena di fascino compie 61 anni. Ripercorriamo la sua carriera ricordando quattro film che l’hanno resa un’icona degli anni Ottanta.

Anche volendo nessuno può tornare indietro nel tempo, ma quando la vedo sullo schermo mi sembra di cavalcare ancora una Bmx o camminare con il walkman per il corridoio del liceo. L’immagine di quella America che arrivava in Italia era arricchita da attrici con il volto da brava ragazza, da vicina di casa che ti bussa per lo zucchero. Vedevo quei film stando zitto, immaginando di stringere la mano ad una come lei. A Rae Dawn Chong.

I quattro film di cui vi voglio parlare dimostrano la sua versatilità, quel modo spontaneo di recitare che l’ha resa unica in mezzo a molte altre della sua generazione. Chi legge il suo nome pensa magari ad un karateka campione del mondo o ad un cuoco vietnamita specializzato in zuppe. Basta vedere una sua foto però per ripensare a quei ruoli, per collegare il suo sorriso ad una storia che non avete dimenticato.

RAE DAWN CHONG: AMERICAN FLYERS

Foto dal profilo Instagram @myskincolorisnotacrime

Consiglio a chiunque questo film del 1985, anche a chi non è appassionato di ciclismo. Quando l’ho visto la prima volta mi ha emozionato così tanto che per un po’, ogni notte, alcune scene sono diventate un sogno ricorrente. In questa storia ci sono sentimenti, sport, dramma, passione, mezze verità, un conflitto familiare e la triste vita di un uomo malato.

Qui Rae Dawn Chong è all’apice della sua carriera, interpreta Sarah, la fidanzata di Marcus, Kevin Kostner: è bellissima e fragile. Per tutto il film sembra essere in un pozzo che si riempie minuto dopo minuto: sa che perderà il suo amore, che non può annegare con lui, che quelle vertigini non sono solo un semplice mal di testa. Interpreta l’amore puro, quello più prezioso, quello che si da pur sapendo che non basterà a salvare la propria metà.

I due fratelli Sommers, Marcus e David, non vanno assolutamente d’accordo ma la madre gli convince a passare un po’ di tempo insieme. La donna ha paura che David, il minore, soffra di aneurisma e sia in pericolo di vita: ha gli stessi sintomi del padre morto anni prima. Marcus è un ex ciclista professionista ed un medico sportivo come la sua fidanzata Sarah e con una scusa fa una visita accurata al fratello. Il ragazzo è sano come un pesce e s’iscrive ad una massacrante corsa a tappe in Colorado: è un giovane ciclista ma molto promettente.

Durante questo viaggio al seguito della corsa, sarà piano piano evidente che è Marcus il fratello che ha ereditato la malattia del padre. Un film pieno di colpi di scena, adrenalina ed amore che ti avvolge come le sabbie mobili. Diverso dal solito film sportivo motivazionale americano, una vicenda che ribadisce quanto sia importante farsi carico della persona amata.

RAE DAWN CHONG E IL COLORE VIOLA

Foto dal profilo Instagram @ladiesofhollywood

The Color Purple,  il colore viola  di cui vi abbiamo parlato nella sua gradazione Pantone, il colore del 2022, è un film del 1985 diretto da Steven Spielberg, tratto dall’omonimo romanzo di Alice Walker. Questa pellicola ha ricevuto undici candidature agli Oscar ed è basata essenzialmente su personaggi femminili. Chi non conosce di cosa parla, può immaginare abbia a che fare con il nuovo colore Pantone del 2022, di cui vi abbiamo parlato. In realtà è una vicenda drammatica e di grande sofferenza dove si trattano argomenti durissimi come la violenza domestica, gli abusi sessuali, l’incesto, il razzismo ed il coraggio delle donne violentate.

Il cast è d’eccezione e la maggior parte degli interpreti, per ovvi motivi, sono di colore: Danny Glover, Oprah Winfrey, Whoopi Goldberg, Akosua Busia. Ho citato questo film così reale per dimostrare che Rae Dawn Chong non è stata solo un’attrice per le commedie da falò sulla spiaggia e balli di gruppo. Siamo nel 1909 nel Sud degli Stati Uniti ed il suo personaggio è Mary Hughnes, che tutti chiamano Squeak. Ama un uomo sposato: mostra la sfrontatezza di chi non si preoccupa di poter essere la causa di una famiglia che va in frantumi.

Al fianco di star che hanno avuto una carriera più luminosa della sua, riesce a tirar fuori il meglio. Un ruolo se vogliamo minore, ma che ne mette in evidenza la versatilità di questa attrice che non ha mai accettato un copione stupido. Anche quando ha girato commedie, non si è mai trattato di qualcosa di demenziale o inutile: ogni suo personaggio ha avuto il compito di trasmettere emozioni diverse.

SOUL MAN

Foto dal profilo Instagram @myskincolorisnotacrime

In questo film ha incontrato quello che sarebbe diventato il suo secondo marito: l’attore statunitense Christopher Thomas Howell. Sul set, entrambi sentimentalmente liberi, si sono lasciati prendere da una storia che li vedeva protagonisti di una splendida novella d’amore. Lui, poco dopo la fine delle riprese dirà:

“Questa volta non è stato un lavoro. Mi sono limitato a corteggiare una ragazza”.

La storia è divertente, senza regole, arricchita dalla colonna sonora del sassofonista Tom Scott.

Mark – Howell -, figlio di una famiglia bianca benestante, sta per accedere alla facoltà di legge di Harvard. Il padre del ragazzo decide però di non sostenerlo economicamente. Il figlio deve pagarsi da sé gli studi. Totalmente nel panico, Mark cerca in tutti i modi di trovare una strada. Trova l’occasione leggendo il bando per una borsa di studio per studenti meritevoli. Piccolo particolare: la borsa è riservata agli studenti neri.

Mark decide così di compiere un azzardo estremo: si finge di colore dopo aver ingerito delle pillole abbronzanti in quantità superiore alla dose prescritta, apparendo così come un afroamericano. Una volta ad Harward Mark si rende conto di tutti i limiti e le discriminazioni razziali alle quali è soggetto uno studente nero americano.

Incontra poi una giovane studentessa nera, di nome Sarah – Chong -, di cui s’innamora. Sarah era il candidato prescelto per la borsa di studio sottratta illegalmente da Mark. Si vede costretta quindi a lavorare sodo come cameriera per pagarsi gli studi perché ha anche già un figlio. Una favola americana girata bene e interpretata meglio.

RAE DAWN CHONG: THE PRINCIPAL

Foto dal profilo Instagram ufficiale di Rae Dawn Chong

Rimaniamo a scuola, altro film anni Ottanta, 1987. In quel decennio Rae Dawn Chong era gettonatissima, perfetta per quei ruoli. Possiamo affermare abbia aperto la strada a molte attrici di genere arrivate dopo di lei come Jennifer Aniston, Cameron Diaz, Jennifer Lopez. Personalmente ritengo che lei abbia una luce diversa: potrebbe gridare e fare brutte facce ma non perderebbe mai la sua eleganza innata.

Rick Latimer – James Belushi – è un preside di una scuola superiore di periferia, famosa per essere in mano a gang di teppisti. Appena arrivato, Rick capisce che esistono due bande rivali: quella del nero Victor Duncan e quella del bianco Zac. Latimer è deciso a ristabilire un minimo di disciplina, ma gli insegnanti, troppo spaventati, non lo vogliono seguire. Dopo una caotica assemblea d’istituto, la situazione sembra cambiare, con l’assunzione di nuovi addetti alla sicurezza che impediscono lo spaccio di droghe. La situazione però precipita quando un’insegnante, la signorina Orozco – Rae Dawn Chong -, rischia di essere violentata da Zac ma è salvata dall’intervento del preside, che fa arrestare il criminale.

Uno spaccato di società a stelle e strisce che mette in mostra qualcosa di più rispetto al tavolo degli sportivi vicino a quello delle cheerleader. Ci sono centinaia di film sulle High School, su giubbotti di pelle, pistole, adolescenti che bruciano le tappe. Questo film, a mio avviso, ha qualcosa in più, ha sentimenti che quando esci dalla sala porti via con te. Rae Dawn Chong non ha mai smesso di recitare e l’ultimo suo lavoro è una serie di grande successo negli States: American Crime Story.

Francesco Danti

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