ITALIA – Il corno rosso, i peperoncini, il viola, il diciassette e il profumo… hanno tutti un filo conduttore, quale? La scaramanzia! E quale migliore momento dell’anno per non fare la scelta bene augurante più adatta a noi?
Il mese di Gennaio porta con sé buoni propositi e tanta speranza come chissà cosa succedesse, semplicemente abbiamo bisogno di attaccarci a qualcosa, a un’idea per trovare la forza di voltare pagina e renderci o rendere tutto migliore; non è un caso che il nome Gennaio derivi da Giano, il dio bifronte che guardava al passato, ovvero l’anno appena trascorso e al futuro, al nuovo anno appena arrivato.
Ed eccoci a pensare a tutto quello che non è andato e a tutto ciò che l’ha accompagnato… un posto, un vestito, un incontro… O al contrario, se qualcosa è andato proprio come volevamo. Stiamo lì a ricordare tutto quello che abbiamo fatto o detto in modo da ripetere ogni dettaglio nel minimo particolare. Come dire: circolo di cose positive da rifare per ottenere ciò che vogliamo e circolo di cose negative da evitare per non ritrovarci in spiacevoli situazioni.
Ognuno di noi ha vari modi di vivere la scaramanzia: è un vero e proprio catalogo di gesti, parole, atteggiamenti e gesti a cui diamo un potere enorme e cioè quello di scongiurare maledizioni o di ingraziarsi il destino.
C’è chi addirittura vive la fede con una venatura scaramantica, baciando un santino prima di una prestazione o indossando un braccialetto con l’immagine di un santo.

Pensando al mio vissuto credo che buona parte di esso sia stato accompagnato da una po di sana scaramanzia, da che ero piccola qualche amuleto è stato sempre con me ma il mio essere attenta ad allontanare iettature di ogni tipo ha avuto la sua massima espressione durante il periodo universitario: le ho provate tutte, dal fare la stessa strada dell’esame a cui avevo preso 30, a mettere sempre lo stesso profumo, a comprare il quaderno dello stesso colore… Insomma, la mia fantasia si è data alla pazza gioia…
E a proposito di scaramanzia anche la scelta di un profumo originale contava!
I parfum erano una delle mie principali fissazioni e pensare che ancora non conoscevo il profumo al peperoncino di Dr.Taffi, ne avrei usato un flacone a esame!
Comunque rischiare ed azzardare con un po’ di creatività ed astuzia per scegliere un profumo che ci mette di buonumore e scaccia i cattivi pensieri è l’ideale. O anche come buon augurio, o per festeggiare un’amicizia sincera perché, ricordatevi, non esiste distinzione tra uomo e donna nel mondo delle essenze.
Poi comunque, a proposito di scaramanzia, dopo la laurea piano piano sono cambiata, e ho capito razionalmente che non poteva essere un gesto o un oggetto a farmi vincere ma sicuramente l’impegno e la volontà, che giorno dopo giorno aiutano a costruire il nostro futuro.
Tutto vero e ne sono convinta, anche se non vi nascondo che un piccolo corno rosso nella taschina del portafogli è rimasto sempre con me. La scaramanzia è così… c’è poco da fare…
foto MyWhere©
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Io sono d’accordo con Umberto Eco che disse “la superstizione porta sfortuna”
tutto molto interessante, soprattutto per me che scaramantica non sono, ma ognuno può vedere la vita come vuole ☆☆☆
Ci affidiamo alle superstizioni perché siamo abbastanza intelligenti da sapere che non abbiamo tutte le risposte. (Grey’s Anatomy)
La superstizione assorbe quasi sempre le attenzioni, l’ammirazione e le finanze. Ma questo profumo non me lo lascerò scappare.
Sono d’accordo impegno e volontà sono determinanti. Quanto alla scaramanzia…perché no? Un po’ di scaramanzia non guasta ma senza prenderla troppo sul serio!