I cibi portafortuna da mangiare non solo a capodanno!

I cibi portafortuna da mangiare non solo a capodanno!

ITALIA – Quali sono i cibi immancabili a Capodanno e quelli più benauguranti? Ma perché non continuare a gustarli durante gli altri 365 giorni? Qualche ricetta per voi, scaramantici e non.

Come si aspetta a tavola l’anno nuovo? Per la cena dell’ultimo giorno dell’anno che si sta per chiudere c’è chi proprio non riesce a rinunciare ai piatti della tradizione culinaria del nostro bel Paese assai variegata a livello locale e regionale. C’è pure però chi  non disdegna pietanze innovative magari soltanto perché rivisitazione di piatti tradizionali e comunque espressione della creatività e dell’estro di cuoche e cuochi per passione o per professione.

Il mese di dicembre è tempo di bilanci e al tempo stesso di programmi, progetti e propositi nell’anno vecchio non realizzati  ma nemmeno accantonati a cui si continua a guardare con speranza e ottimismo d’obbligo soprattutto all’affacciarsi del nuovo anno.

Ecco allora farsi largo su tutte le tavole quei cibi benauguranti e portafortuna per una tradizione che, per la serie non è  vero ma ci credo, mette d’accordo tutti.

I CIBI PORTAFORTUNA DA MANGIARE A CAPODANNO: LA MELAGRANA

Tra i cibi portafortuna non si può non ricordare la melagrana fin dai tempi antichi ritenuta portatrice di salute, abbondanza e fertilità per via dei tanti grani rossi che fuoriescono aprendola. Ottimi al naturale i chicchi di questo antico frutto si possono impiegare pure per arricchire e dare colore a insalate, macedonie o per insaporire, con il succo filtrato dei chicchi frullati,  salse o ripieni.

Il succo della melagrana è  ottimo anche negli aperitivi  a cui dona una nota di colore oltre che di sapore. Così per esempio shakerandolo con ghiaccio e succo di arancia si ottiene un fresco aperitivo da offrire guarnito con qualche chicco di melagrana tenuto da parte. È considerata un portafortuna soprattutto in Francia la frutta secca: prugne, albicocche, fichi, datteri e poi noci, nocciole, mandorle che si aprono con un allegro “crac” usando lo schiaccianoci. Mille e più le ricette  per gustarla ma sempre con molta parsimonia essendo la frutta secca ipercalorica e ricca di grassi e proprio per questo  simbolo di abbondanza e ricchezza nelle leggende popolari.

I CIBI PORTAFORTUNA DA MANGIARE A CAPODANNO: LE MANDORLE

Dalle mandorle al marzapane o pasta reale, le cui origini si perdono tra Napoli e la Sicilia dove pare venne introdotta dagli arabi, il passo è breve essendone le mandorle tritate finemente l’ingrediente principale. Proprio abbinando con fantasia  frutta secca e tocchetti di marzapane arrotolati, appallottolati o schiacciati si creano squisiti dolcetti portafortuna. Assicurerebbe non solo abbondanza ma anche allegria l’uva frutto di una pianta, la vite, la cui forza ed il cui vigore sono simboleggiati da quei grappoli d’uva conservati dalla vendemmia proprio per essere gustati a Capodanno.

Si può iniziare a mangiare l’uva già in apertura di cena con ottimi stuzzichini come quelli preparati con fettine di pane tostato completate con una fettina di  formaggio a pasta morbida e un chicco d’uva infilato su uno stuzzicadenti. Giunta la mezzanotte non bisogna perdere tempo se si vuole rispettare la tradizione spagnola e sudamericana di assaporare un acino per ogni rintocco dell’orologio esprimendo un desiderio.

I CIBI PORTAFORTUNA DA MANGIARE A CAPODANNO: LE LENTICCHIE

Passata la mezzanotte mangiare lenticchie cotte con brodo vegetale insieme a pochi  sapori terrebbe lontana la sventura economica. Si tratta del più antico legume coltivato simbolo già in epoca romana del denaro e quindi di ricchezza e prosperità per via della sua forma tondeggiante e piatta che richiama le monete. I più avveduti ritengono che le lenticchie-monete andrebbero gustate senza olio onde evitare di farle diventare così scivolose da rischiare di farle volare via. Conosciute anche come lenti, le lenticchie note soprattutto con questo diminutivo risalente ai dialetti dell’Italia centro-meridionale si mangiano tradizionalmente insieme allo zampone simbolo di abbondanza e prosperità. Ideato pare intorno al 1500 nel modenese, a Mirandola, lo zampone altro non è  che una miscela di carni di maiale macinate e speziate raccolte nella pelle pulita e sgrassata della zampa anteriore del suino.

Cibo portafortuna

I CIBI PORTAFORTUNA DA MANGIARE A CAPODANNO: LE SPEZIE E I DOLCI

 

Rientrano a pieno titolo tra i cibi portafortuna tutti quelli tondeggianti perché  la forma tonda è simbolo di infinito. Così gli agrumi sono di buon auspicio per una lunga vita.

A Capodanno non devono allora mancare arance, mandarini, mandaranci e naturalmente i kumquat letteralmente i mandarini d’oro cioè i piccoli mandarini ovali cinesi o rotondi giapponesi dal colore brillante simile all’oro.
photo MyWhere©

Fino alla fine del Medioevo non c’era festa senza spezie tutte rare e preziose perché giungevano in Europa dal lontano Oriente. Ricercate in un mondo senza frigorifero soprattutto per le loro proprietà di conservazione dei cibi e per quelle di esaltazione del sapore delle pietanze, le spezie si diffusero mantenendo pressoché intatto il loro fascino fino ai nostri giorni.
I cibi portafortuna da mangiare a capodanno
Alcune spezie facilitano l’assimilazione dei cibi e la digestione al termine dei pasti abbondanti che possono quindi ben concludersi anche a Capodanno con un sorso di vino speziato tipico del Nord Europa o una fettina di pane speziato o con un paio di biscottini alla cannella. Ricavata dalla parte interna della corteccia di una pianta tipica dello Sri Lanka e dell’India, la cannella in bastoncini o stecche  si può  usare per profumare la frutta cotta, la selvaggina, il latte che si fa bollire per preparare una crema e altre preparazioni tutte servite private del bastoncino o della stecca di cannella mentre quella in polvere è ideale per decorare o profumare i dolci da forno, i gelati, i budini o i biscottini facili da preparare in un quarto d’ora.

Per  circa venti biscottini alla cannella si miscela bene in una ciotola servendosi di un cucchiaio 100 g di farina setacciata, circa 50 g di zucchero di canna e un cucchiaino di cannella in polvere. Quindi si incorpora nella miscela, mescolando delicatamente, circa 30 g di olio di oliva versato a filo e poca acqua non fredda aggiunta via via se è il caso. Infatti  il composto ottenuto deve essere omogeneo e non appiccicoso così  da potere essere trasferito sulla spianatoia per essere infarinato leggermente e lavorato  per ottenerne un panetto. Si tira poi la sfoglia spessa circa un centimetro e si creano i biscotti usando le formine preferite.

I biscottini adagiati sulla teglia foderata con un foglio di carta da forno sono pronti per essere infornati. Cuociono in circa venti minuti  in forno preriscaldato a 180°, si sfornano appena dorati e si gustano tiepidi.

UN BRINDISI AL NUOVO ANNO

Il nuovo anno è tradizionalmente salutato alzando il bicchiere e bevendo alla salute di qualcuno in segno di augurio proprio come suggerisce l’etimologia della parola brindisi forma italianizzata dell’espressione tedesca “ich bring dir es”, portata in Italia pare dai lanzichenecchi protagonisti del sacco di Roma del 1527, letteralmente “io offro a te questo” cioè il bicchiere che è  come dire bevo alla tua salute.

Testo di Cecilia Mariotti

Autore MyWhere

5 Responses to "I cibi portafortuna da mangiare non solo a capodanno!"

  1. Ubaldo   30 Dicembre 2019 at 15:15

    Quando a capodanno mi serviranno il classico cotechino e lenticchie mi toccherà litigare…….

    Grazie per la ricetta

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  2. Bek Zema   30 Dicembre 2019 at 15:16

    Grazie per rendere ancora più leggere le nostre feste❤

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  3. Giada   30 Dicembre 2019 at 15:17

    Mancano le nocciole! Quelle sono imperdibili!

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  4. Valdo   30 Dicembre 2019 at 15:18

    Tante curiosità e tanti consigli utili. Buon anno!

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  5. Cinzia   2 Gennaio 2020 at 16:13

    Mi piace il consiglio sulle spezie e poi sul melograno che adoro ma non l’utilizzo mai in cucina ! Imparerò Graxie!

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