L’Unità d’Italia: quest’anno compie 161 anni!

L’Unità d’Italia: quest’anno compie 161 anni!

ITALIA – Il 17 marzo 1861 veniva proclamato il Regno d’Italia, che ha quindi da pochissimo compiuto 161 anni. Fu il risultato di un percorso iniziato con un Paese diviso in sette Stati, passato da due guerre d’indipendenza, dalla Spedizione dei Mille e conclusosi con la proclamazione di Vittorio Emanuele II Re d’Italia.

Così ebbe inizio l’Unità d’Italia:

Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; Noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861.

Con queste parole aveva luogo la proclamazione ufficiale del Regno d’Italia. Da pochi giorni, l’Unità d’Italia ha compiuto 161 anni.

Ma si poteva parlare già di Unità? Ripercorriamo insieme le origini di una grande storia, come avevamo fatto parlando delle celebrazioni su Giuseppe Mazzini.

L’UNITA’ D’ITALIA 

unità d'italia

L’idea di Nazione così come la concepiamo, non esisteva. O meglio, esisteva ma era del tutto applicabile all’Italia. L’unità, fu infatti il risultato di un processo lento: su 23 milioni di abitanti del 1861, meno di due milioni parlavano italiano. Un siciliano e un piemontese non si capivano e il 78% degli abitanti della Penisola non sapeva né leggere né scrivere.

Massimo D’Azeglio nel 1867 disse:

Purtroppo s’è fatta l’Italia, ma non si fanno gli italiani?

Ma per molti patrioti proprio la divisione in municipalità non era soltanto un tratto distintivo, ma anche una potenzialità. Si parlava di unità nella diversità: napoletani e piemontesi avevano indoli diverse ma complementari. Ma a fare davvero gli italiani sul campo furono altri ingredienti.

Prima di tutto il desiderio di libertà e dell’uguaglianza. Erano ideali radicati, che accomunavano chi salì sulle barricate del 1848 contro i Borbone al Sud e gli Asburgo al Nord con il tricolore, come pure chi difese la Repubblica romana nel ’49, forse il momento più popolare del Risorgimento.

Con l’Unità, dopo il 1861, per il traguardo dell’italianità contribuirono anche altri fattori: scuola, riti pubblici e feste, esercito e guerra.

Era il processo di nazionalizzazione delle masse, che coinvolse tutta l’Europa. L’istruzione obbligatoria rese l’italiano lingua comune ad ampi strati della popolazione e diffuse l’idea di una storia patria millenaria e unitaria, seppure insidiata da mire straniere.

E OGGI?

Sono passati 161 anni dall’Unità d’Italia. Nel mezzo la terza guerra d’indipendenza, due guerre mondiali, pandemie. Oggi, 2022, l’Italia è davvero una Nazione unita? Probabilmente il processo di unificazione è ancora in corso, mentre cerca di limare ancora quelle differenze percepibili tra nord e sud del Paese.

Ma il 17 Marzo è stata comunque una data da ricordare e festeggiare, punto di partenza di una storia ancora tutta da scrivere.

Francesco FROSINI

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