Pitti87

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Walkabout al Pitti87 tra Unconventional stands e new trends

Articolo collettivo realizzato dagli studenti del Master di ‘Comunicazione e Marketing per la Moda’ dello IED di Roma: Cecilia Iommi, Chiara Piperni, Diana Izzo, Fausta Padula, Francesca Perotti, Martina Iannessa, Valentina Montanaro, Veronica Bellucci, Cinzia Leggieri.

Walkabout  Unconventional Pitti87: Walkabout in new trends

Cecilia Iommi fotoTesto di Cecilia Iommi

I pensieri migliori li ho avuti mentre camminavo e non conosco pensiero così gravoso da non poter essere lasciato alle spalle con una camminata”. E’ così che Kierkegaard, filosofo del XIX secolo, definisce l’arte del camminare.
Oggi, che per spostarci da un punto a un altro potremmo, in tutta comodità, impiegare pochissimo tempo, perché dovremmo tornare a camminare? La risposta è semplice. Per riscoprire l’ebrezza del percorso, dell’esperienza fine a se stessa, per lasciarsi trasportare e influenzare dagli input che riceviamo nel nostro cammino. Chi di voi, camminando tranquillamente per strada, non si è mai lasciato ispirare dalle innumerevoli sfaccettature che il mondo riserva per noi? La tradizione, la tecnologia, l’architettura, i volti delle persone, i loro modi. Ecco, nel pratico, cosa significa camminare nel 2015. Riscoprire il piacere di pensare a cose che altrimenti sarebbero passate inosservate. Fermarsi, a volte, quando la nostra curiosità viene rapita.
Gli organizzatori di Pitti87 hanno colto in pieno questa nuova filosofia del walking, tanto da farlo diventare il tema portante di questa nuova edizione.
Oggi più che mai camminare è espressione e adesione a uno stile di vita – dice Agostino Poletto, vice direttore generale di Pitti Immagine – un mondo che evoca prepotentemente anche i suoi outfit. Walkabout Pitti sarà un inno alla multiformità tecnica, di uso e stile dell’abbigliamento, e della centralità dei suoi accessori”.
Ecco che, la Fortezza da Basso si è trasformata in un mixed terrain di esperienze e percorsi diversi, dove ad ogni passo, veniamo trasportati da nuove tendenze, da stimoli “non convenzionali”. E proprio tra padiglioni illustrati da guide e piante geografiche, prende vita “Unconventional”, nuovo progetto dedicato agli stili luxury underground. Una proposta trasversale tra abbigliamento, accessori, gioelli e footwear. Dal Canada alla Turchia, dalla Russia al Giappone, il fenomeno lifestyle sta prendendo piede nelle metropoli di tutto il mondo.
L’uomo “uncoventional” è un viaggiatore, percorre gli 800 mq degli Archivi della Fortezza da Basso, in uno spazio post-industriale che fa da contenitore a un mix di innovazione e ricerca, espresso dalla creatività di 20 brand internazionali. Esploratore cosmopolita, gentleman dinamico è questo l’uomo avant-garde del prossimo inverno: indossa l’abito come una seconda pelle e fa propria l’esigenza di comfort e qualità senza che l’eleganza ne venga compromessa. Un’estetica decisamente minimale, abbinata a tessuti di pregio e a un tailoring altamente innovativo. E’ questa l’anima del brand inglese T.LIPOP, vincitore dell’edizione “Who’s on next?”, dove la logica del less is more si evolve attraverso la reinterpretazione dei canoni maschili contemporanei, con tagli raffinati e forme destrutturate.
Garanzia di qualità, gusto, originalità e cura dei dettagli. E’ così che il designer toscano Riccardo Goti interpreta materiali come la pelle e l’argento, tramite intrecci che si fondono in un armonioso ed elegante mix che, grazie alla costante sperimentazione su forme sempre nuove, fa in modo che i gioielli Goti siano sempre all’avanguardia. Collezioni footwear sperimentali, essenziali, funzionali, dall’anima sfacciatamente postmoderna e dal sapore futuristico. Le sneakers realizzate dal brand Artselab, sono una vera e propria espressione di lifestyle. Pezzi unici esclusivi che intersecano dettagli sofisticati come zip asimmetriche, suole vibram e pellami come il yak e il cavallino, declinate in una palette minimale di grigio, nero e bianco.
E’ con delle sneakers ai piedi che l’anima anarchica dell’uomo unconventional conclude il suo “Walkabout Pitti” di questa prima edizione del 2015, dichiarandosi fearless, indipendent and original.

Chiara PiperniLet’s “Walkabout” Pitti

Testo di Chiara Piperni

Walkabout, è questo il tema scelto dalla kermesse più importante nel panorama della moda maschile; un tema che esalta l’idea del viaggiare a piedi, che sia in compagnia o in solitudine, nella natura o anche per le vie della città e che aiuta a riflettere e a prendersi cura di sé.
Il Pitti, manifestazione di importanza internazionale, è sempre pronto a lanciare nuovi progetti e a dare visibilità a nuovi brand. Con un numero record di richieste di partecipazioni internazionali e conpiù di mille brand esposti, anche quest’anno il Pitti non si è smentito. Passeggiando tra i numerosi brand e tra gli stilosissimi “Pitti people”, non si è potuto fare a meno di notare una nuova tendenza tra gli accessori maschili: i calzini.
Esplosa ormai da un anno, la “calzinimania” ha colpito tutto il mondo maschile, dall’uomo elegante fino all’amante dello streetwear; dalle fantasie stravaganti, come il zebrato fluo, o quelle più sobrie con le classiche righe, numerosi sono i marchi che hanno esposto questo prodotto. Nell’area informale, dedicata all’uomo sportivo ma attento ai dettagli, i calzini eccentrici sono un must.
Il marchio americano Stance, dallo stile crossover che lega il design creativo del prodotto alla qualità e alla funzionalità dei materiali, propone un’infinità di calzini; dal modello “Icon” declinato in diversi colori mixati, come l’arancione, il bianco e il grigio, a quello con motivi floreali, geometrici e a pois, o semplicemente in bianco e nero, fino ad arrivare al modello “Harley Davidson”. Difatti, dalla collaborazione con l’iconico brand di moto Harley Davidson, è nata l’omonima collezione dedicata agli urban biker; realizzati all’80% in cotone, i calzini sono caratterizzati da uno stile vintage grazie all’utilizzo dello storico logo della casa motociclistica.
Sempre nell’area informale, la sezione riservata agli stili emergenti My Factory è ogni anno un trampolino di lancio per i brand del segmento urban e sportswear e di certo non potevano mancare i calzini.
Tra i marchi italiani spicca In the box, dallo stile innovativo e contemporaneo sempre in linea con le nuove tendenze. I prodotti, certificati Made in Italy, sono curati nei minimi particolari e sono caratterizzati da pattern di ogni tipo, classici, stravaganti o ironici. Per gli amanti dell’urban style è possibile scegliere tra calzini camouflage, pois coloratissimi, pied de poule, stelle e motivi geometrici; per uno stile più classico, invece, si trova la linea Luxury con colori sobri e adatta a qualsiasi situazione e look.
Presente in My Factory, il brand svedese Happy Socks presenta una linea dai motivi originali e dai colori brillanti.
Nato nel 2008, in pochi anni Happy Socks è riuscito ad affermare il suo stile e ha lanciato diverse capsule collection ideate da artisti importanti come Snoop Dogg, David LaChapelle e Terry Richardson; il brand ha anche collaborato con il Paris Saint-Germain, Opening Ceremony, Colette e tanti altri.
Fedele al suo motto di trasmettere felicità attraverso i colori e la creatività dei calzini, per la prossima stagione il marchio svedese ha deciso di collaborare con il brand sportswear Billionaire Boys Club, lanciando una collezione coloratissima; i pattern utilizzati sono quelli iconici del brand Billionaire Boys Club: diamanti e dollari, galassie stellari e elmetti spaziali-logo storico del brand-. E non solo, Happy Socks ci stupirà con la sua Main Collection caratterizzata da uno stile stravagante con motivi zebrati dai colori bizzarri, paisley, pois dai mille colori, triangoli, gattini, fiori e moltissimi altri pattern super colorati.
Nel padiglione centrale, cuore pulsante del salone, la “calzini mania” diventa lussuosa e chic.
All’interno dell’area Pitti Uomo, dedicata allo stile classico e british, il marchio storico italiano Gallo presenta la sua linea elegante e innovativa di calzini. Il brand, nato nel 1927, da sempre utilizza dei materiali di alta qualità unendo la lavorazione artigianale e le tecnologie più evolute; come i Gallo-Led, calzini a tinta unita con il led nella parte posteriore –in corrispondenza del polpaccio- per i ciclisti urbani che si destreggiano nel traffico o per i più eccentrici che vogliono farsi notare in qualsiasi occasione.
La passeggiata di stile nella giungla del Pitti 87 termina qui e ora non ci tocca che aspettare la prossima edizione.

Diana IzzoIl percorso fashion dell’uomo contemporaneo

Testo di Diana Izzo

Camminare attraverso i trends emergenti: questo è Walkabout. E’ questa l’idea che ruota intorno all’ 87esima edizione di Pitti Uomo, fiera italiana della moda maschile per eccellenza. L’atto del camminare, oggi, torna a essere valorizzato: di fronte ai ritmi frenetici della vita quotidiana, camminare significa rimanere fedeli al proprio passo e improntare a sé la strada compiuta, pur stando al passo dei tempi e dell’ambiente circostante. Camminare non è solo spostarsi, ma è compiere un cammino: e questa edizione Pitti87 è stato un vero e proprio cammino nel mondo fashion dell’uomo di oggi, un percorso di collegamento tra i vari mondi dell’uomo contemporaneo, un viaggio negli stili e nei modi di vestire, negli accessori e nell’abbigliamento maschile. Il tema del camminare è stato riprodotto nella storica location di Fortezza Da Basso con un set design costruito ad hoc per suggerire percorsi suggestivi ed evocativi tra i vari padiglioni e saloni, anche grazie ad installazioni particolari, come le postazioni tablet di Vodafone Italia collegate a diverse città nel mondo.
Quasi 1.200 le aziende che hanno preso parte alla manifestazione, per presentare le loro collezioni creative, ma di alta qualità. Dai classici marchi della sartoria uomo, come Tagliatore, azienda pugliese sempre attenta alla scelta dei tessuti e alla vestibilità dei capi, a quelli più innovativi, come Red Socks, che propone calzini spiritosi e colorati, o Finlay&Co, con i suoi occhiali dalle forme stravaganti e realizzati in materiali particolari, come il legno.
Gli accessori sono stati davvero protagonisti di questa edizione di Pitti Immagine Uomo: Doria ha celebrato i centodieci anni del brand presentando una limited edition di 1905 cappelli numerati e una collezione variegata dalle tonalità calde e intense, che riprende i tipici colori della terra pugliese, come il rosso-granato del vino Negroamaro.
Il viaggio però non si è limitato all’universo maschile, ma ha toccato anche il mondo fashion della donna, con la quindicesima edizione di Pitti Woman e la partecipazione di sessantasei marchi internazionali dell’abbigliamento femminile. Pinko, per la prima volta presente a Pitti Immagine, ha lanciato per l’occasione la sua nuova capsule collection di sneakers ‘Shine Baby Shine’, che verrà venduta in tutti gli stores e anche online: scarpe traspiranti e performanti e quindi comode, ma arricchite da strass, paillettes e materiali come il cavallino, che le rendono glamour e di tendenza, secondo lo stile del brand. Novità provenienti anche da Dr.Martens, che per la prossima stagione invernale rivisita i classici modelli del marchio in chiave casual-chic grazie all’aggiunta del tacco.
Quest’ 87esima edizione di Pitti Immagine Uomo si è chiusa con feedback positivi e dati incoraggianti: un aumento del 15% del numero dei buyer rispetto all’edizione invernale precedente, per un totale di 24.000 compratori. Questi numeri confermano che Pitti  Uomo continua a essere una manifestazione leader nell’ambito del marketing fieristico.
Walk about Pitti, walk about Fashion!

Le rivelazioni di Pitt87: cartina, un foglio bianco dipinto di “green”

Testo di Fausta Padula

Il Pitti87 si è risvegliato dal noioso letargo della scorsa edizione, iniziando ad avvicinarsi alla sensibilità e al gusto contemporaneo. Naturalmente non rinnega l’abito sartoriale che l’ha reso celebre, ma lo confina nel padiglione centrale, rinchiuso in una campana di vetro atemporale. Al di fuori il nuovo avanza: streetwear, luxury underground, genderless, ecosostenibilità, startupper e crowdsourcing. Il «signor Pitti » ha finalmente chiuso nell’armadio i completi doppiopetto, le stringate e la cravatta per camminare sulla strada del futuro, ha infilato una felpa Hood by Air, zaino Fjallraven e sneakers di carta.
Potrebbe sembrare un’utopia, invece le scarpe in carta riciclata sono finalmente una realtà tangibile.
Cartina. Made in paper prende vita nel 2014 da un’idea dell’imprenditore Maurizio Colucci e il manager Mirko Paladini. Da due anni d’intensa attività di ricerca nasce la scarpa riciclata e riciclabile, che mantiene tutte le caratteristiche estetiche e funzionali della pelle, esclusi i danni ambientali. Grazie al possesso di marchi e brevetti internazionali, la startup è riuscita a mantenere l’esclusività del prodotto, rinnovandola e migliorandola in ogni collezione. Il brand, infatti, muove i primi passi con le ballerine, arrivando fino alla prototipizzazione delle sneakers.
A questo punto il crowdfunding entra nel fashion business. “Stavo per andare a Londra a cercare i finanziamenti perché qui in Italia la prima richiesta delle banche è una garanzia. L’unica garanzia per un’impresa come la nostra è l’innovazione, l’idea. Poi abbiamo deciso di dare vita a questa operazione e quindi di produrre tutta la documentazione richiesta dalla Consob ai fini di valutare la nostra idoneità a partecipare a un’operazione di equity crowdfunding”, ha spiegato Maurizio Colucci, amministratore delegato e co-fondatore di Cartina. Grazie alla partnership con Starsup (il 1° portale in Italia autorizzato alla raccolta online di capitale di rischio da parte di start-up), è possibile acquisire quote della società fino a un massimo del 20% del capitale sociale. L’attività di equity crowfunding si caratterizza per l’elevato numero di destinatari a cui si rivolge (crowd), e per l’offerta di partecipazione al capitale (equity). Se l’obiettivo di raccolta, 650mila euro, sarà raggiunto entro i 120 giorni, automaticamente gli investitori diventeranno soci e riceveranno la relativa attestazione depositata presso il Registro delle Imprese di Firenze. Se, invece, l’obiettivo di raccolta non sarà raggiunto le somme versate saranno restituite agli investitori senza alcun aggravio di spesa. Con i nuovi fondi l’azienda si propone di affermare il brand in nuovi mercati e, soprattutto, di divulgare la filosofia di una moda etica e sostenibile. Il progetto patrocinato da Confindustria Firenze considera le generazioni future e l’ambiente, i principali stakeholders dell’azienda, e identifica i millennium come target di destinazione della propria linea. Nella maggior parte dei casi, l’ecosostenibilità implica una defezione a livello stilistico-creativo; al contrario, Cartina estremizza l’ecletticità e lo sperimentalismo. Intrecci di carta e velluto, giochi di origami, trapuntati, patchwork e stampe flame si alternano nei toni del bianco cellulosa fino al bronzo, tabacco, verde, rosso e l’intramontabile nero, con un prezzo dai 180 ai soli 250 €.
“Ricerca, sperimentazione e ispirazione. Queste sono le nostre leve. Ci siamo concentrati sulle innumerevoli possibilità di utilizzo della carta arricchendola con procedimenti unici, capaci di dar vita a prodotti estremamente originali. Totalmente made in Italy e rigorosamente glamour-green. Tutti gli store, gli uffici e i laboratori utilizzeranno a breve energia completamente rinnovabile, e sono realizzati sulle specifiche « LEED » (Leadership in energy &development design)” sottolinea Maurizio Colucci, AD dell’azienda.
100% riciclabile, 20000 kg di carta riutilizzata, 37% di CO2 risparmiata, 897 animali salvati, 1215 alberi preservati, 65000 kw di energia risparmiata. Questi sono i numeri della piccola impresa toscana.
Se il tema di questa edizione del Pitti è «walkabout», non si può pensare di camminare solo su asfalto tra palazzi di cemento. La decrescita felice non sarà di certo il prossimo mood, ma l’attenzione della manifestazione e delle imprese nei confronti del riciclo creativo fa ben sperare.
E se Paul McCartney affermava “Ci deve essere un mondo migliore per fare ciò che vogliamo, un mondo che non inquini il cielo, o la pioggia o la terra”, Cartina risponde.

FRA PEROTTIPitti87

Testo di Francesca Perotti

Walkabout: Camminare per vedere, pensare e assaporare il mondo. È stato questo il leitmotiv dell’ 87esima edizione di Pitti Uomo, la kermesse fiorentina dedicata alla moda maschile che, come ogni anno, svela le tendenze del menswear per la prossima stagione.
Questo tema-guida ci ha ispirati, ci ha spinti a rallentare, ad abbandonare per qualche ora la frenesia che ci accompagna nella nostra quotidianità e a goderci questa piccola parentesi dedicata alla moda maschile e non solo.
Camminare circondati dagli stili e le idee più diverse: c’è chi coglie quest’occasione per fare sfoggio della propria eleganza curando ogni minimo dettaglio del proprio look. Calzino rigorosamente colorato, barba folta, abiti in doppio petto e Lomo al collo. Chi invece osa, sceglie ciò che di più stravagante ed eccentrico ha nell’armadio per mostrarsi e non passare inosservato all’obiettivo dei tanti fotografi presenti alla fiera.
Ma il Pitti87 non è solo una passerella, è anche una vetrina, un’occasione per brand emergenti di farsi conoscere e brand veterani per riconfermarsi e mostrare le loro evoluzioni.
Nello Spazio Belfiore è impossibile non soffermarsi allo stand di Happiness, il brand giovane e dinamico che ha presentato la nuova collezione in un modo davvero originale. Obiettivo del brand è quello di rendere omaggio alla cultura latino-americana e al popolo cubano e ce lo racconta tramite abiti con stampe ed immagini multicolor, muri gialli e panchine azzurre, cartelloni con slogan e pareti piene di scritte che elogiano il concetto di Felicità. Ha inoltre organizzato un workshop per celebrare l’originale mojito cubano.
Molto interessante anche il nuovo progetto unconventional, dedicato agli stili luxury underground, che ha preso spazio all’interno dell’inedita location degli Archivi. Qui erano presenti marchi internazionali come Born in the USA by Liberty Fairs, dal chiaro stile anticonformista.
Insomma, questa 87esima edizione di Pitti Uomo, con i 1.119 marchi presenti (nuovo record di partecipazioni), ci ha dato l’occasione di vivere un viaggio inedito attraverso i circuiti di moda, arte e sport.

Martina IannessaRed Sox Appeal e new trends al Pitti87: il divertimento di fare calze da uomo!

Testo di Martina Iannessa

E’ un marchio relativamente nuovo, nato da quattro anni che partecipa al Pitti da tre edizioni consecutive. Red Sox Appeal nasce dall’esperienza decennale del calzificio Rede di Parabiago (MI), e si affaccia sul mercato con una calza pensata per l’uomo di stile che ama distinguersi in ogni occasione. Ed è proprio al Pitti87 che viene presentata la nuova collezione AI 15-16, una collezione particolarmente eccentrica che punta molto a sdrammatizzare il discorso della calza classica con fantasie e colori real funny; “per noi – ci dicono – la moda è dare un tocco di colore e noi ci divertiamo a farlo!”.
Da Red Sox Appeal trovano che l’Italia rappresenti un’ottima vetrina a livello mondiale soprattutto sul fashion, e quindi il Pitti87 è un’occasione da cogliere al volo per poter investire poi sui mercati esteri.
E in occasione del Pitti, Red Sox Appeal ha creato “City Map Socks” la calza Special Edition che rappresenta una vera e proprio mappa metropolitana della città di Firenze, con l’intento di sottolineare il tema guida della manifestazione di quest’anno: il Walkabout – viaggiare a piedi per il piacere di farlo.
Il Walkabout dunque, tema pilota dell’edizione del Pitti andata in scena dal 13 al 16 gennaio 2015, cui hanno partecipato quasi 1200 brand e 24ooo compratori, in aumento del 15% rispetto alla precedente edizione invernale.
In molti si dicono soddisfatti dell’affluenza registrata, e alcuni come Pinko hanno approfittato per presentare collezioni speciali. “Shine baby shine” si chiama la capsule collection di sneaker gioiello completamente made in Italy di Pinko, che definisce il Pitti un’opportunità unica di raggiungere un pubblico internazionale e specializzato. Infatti, questa è una scarpa che risponde all’esigenza di una donna pratica e dinamica ma che non vuole rinunciare a un tocco glamour.
Occasione altrettanto ben sfruttata dalla cappelleria Doria 1905 che, celebrando i 110 anni di attività, partecipa all’evento fieristico con una collezione in edizione limitata e numerata composta proprio da 1905 pezzi.
Insomma l’ 87esima edizione di Pitti Immagine Uomo si conclude positivamente con sempre più fiducia nelle edizioni future.

Valentina MontanaroA Passo d’Uomo

Testo di Valentina Montanaro

Il cammino della moda per la prossima stagione è stato dettato dalla 87esima di Pitti Uomo e la 15° di pitti W per il mondo femminile. Il Pitti quest’anno accoglie 1115 marchi per l’uomo e 70 per la donna. Per quest’anno non vi era tema più adatto e ricorrente. Walkabout, camminare, scoprire il mondo, osservare le bellezze che ci circondano, camminare per il semplice gusto di farlo. Camminare come sinonimo di movimento, perché il mondo è in continua evoluzione. Una evoluzione che sfocia nel mondo del fashion. In questa edizione ho trovato sempre più una presenza di mode e stili diversi. In fondo camminare può voler dire anche muoversi verso altre mode, spostarsi dai soliti stereotipi che la società ci impone. Record di richieste di partecipazioni internazionali quest’anno, il 40% degli stand presenti provenivano da oltre 30 paesi diversi, offrendo una panoramica internazionale di quello che la moda offre oggi nel mondo. Ecco che il Pitti dedica ampio spazio a culture diverse, dal padiglione “Born in the usa” che accoglie alcuni tra i più affermati brand nati negli Stati Uniti, al “Korean Spot” con alcuni dei marchi coreani più promettenti. Ed infine “#swedishpot” con alcuni brand che segnano la moda svedese. Viene dedicato sempre più spazio alla scoperta di altre tendenze, sempre meno è la limitatezza e le porte sono sempre più spalancate verso nuove idee.
Difficile trovare un trend preciso per il prossimo autunno inverno. Dall’estrema eleganza e formalità, passando per i marchi più solidi, ormai “di casa”, si passa ad uno stile Urban e futuristico, dove vi è la fantasia e la voglia di esplorare nuovi mondi. La cosa che più di tutto ho notato, è stata la fantasia creativa di alcuni brand emergenti, e la loro voglia di sperimentare oggetti nuovi, con i materiali e le forme più strane. L’unica cosa certa è che in questa edizione del Pitti ve n’era per tutti i gusti.
Sempre più i giovani talenti scelgono il Pitti come piattaforma di lancio per la loro crescita, dato che è il luogo adatto per generare conoscenza e nuovi business.
In particolare quest’anno vi era la speciale patnership tra MINI e Pitti, con progetti dedicati ai giovani brand emergenti, Pitti Italics e The Latest Fashion Buzz, e alle tendenze più innovative della moda maschile.
Infine da vera e propria “malata di cappelli”, a Pitti87 non potevo non ammirare lo stand di Doria 1905. L’azienda salentina, proprio quest’anno ha festeggiato i suoi 110 anni di attività, con una Edizione Limitata e numerata, prodotta per l’occasione in 3 modelli, realizzati in soli 1905 esemplari. Uno stand bellissimo e soprattutto ricco delle loro splendide creazioni, che rispondono a qualsiasi gusto.
Insomma, una edizione del Pitti molto ricca e variegata, in cui sembra che il passato stia lasciando sempre più spazio al futuro, ma conservando sempre la sua tradizionale unicità.

Veronica BellucciWalkabout Pitti87

Testo di Veronica Bellucci

Camminare per assaporare il mondo, viaggiare a piedi per riflettere su di sé e per prendersi cura di corpo e mente, prestare più attenzione alle persone e all’ambiente intorno a noi, ecco il mood di Walkabout al Pitti87.
E’ attorno a questo tema che nasce l’87esima edizione di Pitti Immagine Uomo. Per questo gennaio 2015 Fortezza da Basso ha vantato la presenza di aziende che spaziano dall’eccellenza del nuovo classico, alla ricerca del mondo dell’accessorio, ai brand che hanno saputo spostare in avanti la definizione di sportswear, come Colmar e Peuterey.
E ancora, sono nati progetti speciali di designer internazionali come quello di WP Lavori in corso, il quale ha presentato la collaborazione esclusiva a livello mondiale con il marchio motociclistico Ducati Motor Holding, che culminerà nel lancio della nuova Blundstone Ducati Scrambler e di Blundstone 800, lo storico boot australiano, adatto alle esigenze del motociclista.
Colmar, anch’esso ha confermato la sua presenza a Pitti87 con la nuova collezione autunno/inverno a tema Melting West, scegliendo stavolta uno spazio autonomo all’area monumentale, la Sala della Volta.
Peuterey è tornato a Firenze con un evento speciale e con la sua prima presentazione ufficiale legata al menswear: la performance ha avuto lo scopo di essere un viaggio attraverso il mondo primordiale dei minerali in tutte le loro manifestazioni. Così la materia per eccellenza plasmata dalla natura è diventata lo spunto per un monumentale contenitore, attorno al quale sono stati posti dei tapis roulant su cui alcuni modelli camminavano, intenti a interpretare i capi della nuova collezione.
Come ogni edizione anche Pitti87 dedica uno spazio agli stili emergenti che però, per questa stagione si amplia e occupa l’intero Lyceum, con un nuovo allestimento curato da Oliviero Baldini.
Si tratta di My Factory. Una piattaforma straordinaria per valorizzare alcuni tra i più vivaci laboratori creativi del segmento urban e sportswear.
Tra i brand presenti: Altamont, Ballonet, Pijama, Q&Q, Ormalibera, Brixton e Starter Black Label.
Ultimo ma non meno importante lasciamo posto alla maison guidata da Consuelo Castiglioni: Marni, che ha deciso, in occasione dei suoi primi vent’anni di attività, di presentare la collezione uomo per il 2015 e 2016 con una sfilata in esclusiva per Pitti presso il Museo Marino Marini. Tale scelta ha meritato la riconoscenza dell’amministratore delegato di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone, che asserisce: ”Sono felice che Consuelo Castiglioni abbia raccolto il nostro invito a realizzare a Pitti il primo catwalk del nuovo corso della collezione maschile di Marni”.
Ed è con una descrizione fedele che commenta il direttore creativo di Marni: ”Pitti Uomo ha scelto da sempre l’avanguardia e la sperimentazione, che sono anche parte integrante del mio lavoro legato alla collezione uomo: interpretare i capisaldi del guardaroba maschile attraverso funzionalità e classicismo, uniti a elementi contraddittori creando tocchi inaspettati”.

foto_cinziaPitti87 e cappelli  unconventional

Testo di Cinzia Leggieri

All’ 87esima edizione di Pitti, conclusasi pochi giorni fa, era un “fiorire” di cappelli sulle teste dei buyers e addetti ai lavori e fra gli stand della fiera fiorentina.
Vintage d’eccellenza la collezione Replica di Borsalino, rivisitazione di alcuni modelli anni ’70 ripescati dagli archivi della maison e riletti con codici contemporanei.
Nuovo “must hat” dell’inverno che verrà, il colbacco: l’abbiamo trovato nello stand di Inverni e da Stetson, insieme a tante coppole scozzesi.
Inglese è My Bob, nuovo brand che propone un cappello sempre nuovo, grazie alla possibilità di cambiare la fettuccia del nastro; tanti i colori e le opzioni con ricami o perline applicate.
Un cappello “used” perchè utilizza tessuti provenienti dagli anni ’70, ma dalle forme contemporanee, è quello del tirolese Reinhard Plank, nuova star del settore.
Gary Cooper incontra la boxe sul ring dei Super Duper Hats: il loro classico stile anni 40-50 si scontra con i pugili dell’epoca e ne nasce un cappello volutamente “schiacciato”.
Cesi, cappellai dalla metà del 1800, celebri per l’alta qualità della paglia usata per creare cappelli di ogni forma, presenta a Pitti 87 una collezione classica dal twist moderno.
Panizza 1879, altro vanto italiano del settore, riscopre le forme storiche dei cappelli del suo archivio, riadattandole al gusto contemporaneo.
Fra i brand storici non potevamo non visitare lo stand di Doria 1905, azienda che sin dalla sua fondazione si è sempre distinta per l’impegno nella produzione artigianale di alta gamma e per la continua attenzione alla cura dei dettagli. Quest’anno Doria 1905 festeggia i 110 anni di attività nel mondo del cappello, portando al Pitti una speciale capsule collection composta da tre modelli esclusivi in edizione limitata, numerati e prodotti in soli 1905 pezzi: il Drop hat ad ala media per Lui, uno ad ala larga per Lei e una coppola unisex. Cappelli che vanno oltre il semplice accessorio per diventare storia e pezzi da collezione.

Pitti 87

Redazione

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