Amelia Earhart. I 125 anni di una pioniera

Amelia Earhart. I 125 anni di una pioniera

ACCADE OGGI – Il 24 luglio del 1897 nasceva Amelia Earhart, aviatrice e leggenda che 90 anni fa riuscì a compiere una pazzesca traversata sull’Atlantico.

Il 24 luglio di 125 anni fa, veniva al mondo Amelia Earhart, una donna che grazie alle sue imprese a bordo di un aeroplano, sarebbe diventata una pioniera. Con quei capelli corti, sbarazzini, e con la giacca da aviatore divenne la prima donna a sorvolare l’Atlantico e a divenire una regina dell’aria.

Amelia Earhart MyWhere

Le origini di una leggenda

Amelia nasce in Kansas, in una cittadina chiamata Atchison. Sin da piccola, insieme alla più giovane sorella, mette in chiaro le cose: lei, zitta e buona, proprio non può starci! Era sempre in movimento, con uno spirito avventuriero che già comincia a crescerle dentro.

Poi arriva a compiere i 7 anni. A questa età, infatti, tenta il primo volo, grazie a una rampa costruita sul tetto di casa. Non poteva di certo saperlo, ma il destino la stava indirizzando verso la gloria.

L’amore per il volo si accende definitivamente nel 1920, quando con suo padre si reca a un raduno aeronautico. Qui, grazie a uno sforzo economico, la giovane Amelia ha l’opportunità di salire su un biplano per effettuare un giro turistico sopra Los Angeles.

Un’occasione che, di fatto, è la scintilla che la spinse a voler apprendere l’arte del volo e che accende la passione che l’accompagnerà per tutta la sua vita. Inizia così a prendere lezioni dalla una pioniera dell’aviazione, Anita Snook, grazie ai risparmi messi da parte con vari lavori, tra cui quello di fotografo, camionista e stenografa presso la compagnia telefonica locale.

La prima lezione è datata 3 gennaio 1921 al Kinner Field vicino a Long Beach. Il 15 maggio 1923 diviene la sedicesima donna al mondo a conseguire il brevetto di pilota, il numero #6017 fornito dalla Federazione Aeronautica Internazionale.

Da quel momento, Amelia nonostante il posto come insegnante e poi come assistente sociale, ha solo una cosa in testa: l’aviazione.

Amelia Earhart MyWhere

La prima donna

Diventa anche membro della sezione di Boston dell’American Aeronautical Society e partecipa al primo volo ufficiale dall’aeroporto di Dennison nel 1927, realizzato grazie a un progetto a cui partecipò contribuendone finanziariamente.

Insieme alla sua attività di rappresentante di vendita di aerei Kinner, la donna si dedica anche alla promozione del volo nella redazione di giornali locali. Nel mentre, la sua popolarità cresceva.

La svolta per la sua carriera di aviatrice arriva nel 1928, quando Amelia, con Wilmer Sturz e Louis Gordon, a bordo di un Fokker, fu la prima donna ad attraversare l’Atlantico. Ma come lei stessa disse, fu soltanto “un sacco di patate”.

Ma il suo desiderio si avvera qualche anno più tardi. Il 1932, infatti, la vede diventare la prima donna ad attraversare l’Atlantico a bordo di un aeroplano, in solitaria. Per questa grande impresa ricevette, tra gli altri riconoscimenti, la Legion d’Onore e la Distiguished Flying Cross dal Congresso degli Stati Uniti. Era un’eroina.

L’ultimo volo di Amelia

Compie altri voli in solitaria, ma in testa ha un’altra pazza idea: vuole circumnavigare l’aerea del globo a bordo di un bimotore Lockheed Electra. Fred Noonan la accompagna come navigatore e decollano da Miami il 1 giugno 1937. Ancora non lo sapevano, ma quella sarebbe stata l’ultima volta.

Fanno rotta verso est. Dopo circa 35.000 chilometri di volo, Howland Island sembra vicina ma quel maledetto 2 giugno le tracce del Lockheed Electra si persero dopo 1.000 chilometri dalla tappa precedente. Amelia e Fred non vennero mai ritrovati.

Le ipotesi e le speculazioni si persero negli anni. Ma dopo 85 anni, la scomparsa dei due aviatori rimane avvolta nel mistero.

Ciò che è rimasto, è il nome di Amelia inciso nella storia.

 

 

 

Francesco Frosini
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