MONDO – L’ultima parte del nostro speciale dedicato alle profezie che ci avrebbero messo in guardia prima dell’arrivo della pandemia sposta la sua indagine sino… ai confini della realtà. C’è infatti chi, pur non affermando di detenere segreti rivelati, sostiene da anni che mai come in questo momento la storia dell’uomo sia a un bivio e di conoscere con certezza la verità sul Coronavirus. Ad informarlo su questo e molte altre cose sarebbero state altre intelligenze del cosmo.
Nel contesto neo-millenaristico con il quale abbiamo concluso la quinta parte del nostro viaggio, meritano almeno un cenno quelle figure che si trovano in bilico tra il mondo laico e quello religioso. Molte di queste personalità mutuano elementi della spiritualità cristiana combinando la loro filosofia con saperi pseudoscientifici che includono elementi di ufologia. Menzioneremmo a tal proposito la controversa personalità di Giorgio Bongiovanni, giornalista antimafia, stimmatizzato e contattista ufologico, che presenta indubbiamente una retorica affascinante e un innegabile carisma nella personalità. Figlio spirituale del contattista Eugenio Siragusa, da quale si è a un certo punto distaccato, Bongiovanni racconta di essere stato visitato dalla Madonna per la prima volta nel 1989 e di avere da lei ricevuto il dono delle stimmate a Fatima. Piaghe dolorosissime apertesi sulle mani, i piedi, il costato e sulla fronte, che sanguinerebbero anche più volte al giorno. In seguito a questo evento particolare, la vita dell’uomo fu completamente stravolta e da allora ebbe inizio una missione di predicazione pubblica che consiste principalmente, a suo dire, nella divulgazione del Terzo Segreto di Fatima, che nella volontà della Madonna avrebbe dovuto essere diffuso dalla Chiesa e Suor Lucia Dos Santos già dal 1960. Il cuore del messaggio da rivelare consisterebbe, secondo Bongiovanni, nell’annunciare l’imminente ritorno di Cristo, che sostiene di aver incontrato di persona. Come per le altre apparizioni mariane, neppure il giornalista siciliano fa mai riferimento a date e luoghi certi, di cui ammette di non saperne più di noi. In più dalla sua rispetto a chi scrive, Bongiovanni avrebbe la possibilità di comunicare costantemente con altre intelligenze del cosmo, che altri non sarebbero se non gli angeli della Bibbia. Esseri evolutissimi dal punto di vista spirituale e scientifico, i quali sarebbero da sempre impegnati ad osservarci, tentando di favorire il nostro sviluppo in accordo con la legge del libero arbitrio. Ciò avverrebbe ad esempio attraverso forme di comunicazione come i cerchi nel grano, misteriosi agroglifi comparsi negli ultimi decenni in varie aree rurali di tutto il mondo, senza tuttavia mai intervenire direttamente sulle vicende umane.
Ai nostri fratelli cosmici non sarebbe infatti sfuggito il fatto che l’uomo possieda oggi sufficiente tecnologia e incoscienza per autodistruggersi. Non approfondiremo come la teologia cristiana classica assuma, nella visione di Bongiovanni, aspetti particolari che in parte divergono da quelli della Chiesa, combinandosi con il contattismo ufologico, affrontato, durante le conferenze divulgative, dal ricercatore Pier Giorgio Caria. Per semplicità accenneremo solamente al fatto che egli integra alla tradizionale teologia trinitaria cristiana elementi come il culto solare, il panteismo (si riferisce alle forze naturali del nostro pianeta come a entità personificate dal divino), la reincarnazione (di cui egli vedrebbe chiare spie anche nell’insegnamento di Cristo, all’interno di passi evangelici come quello di Nicodemo) e concetti come la legge karmica di causa ed effetto. Per il resto, componenti quali l’invito all’amore universale, alla preghiera e soprattutto al compiere le buone opere, pongono la testimonianza di Bongiovanni su un terreno non troppo diverso da quello degli altri veggenti o sedicenti tali. Sul tema Coronavirus però, lui pare poter dire la propria in modo quanto meno esclusivo, riportando sul suo sito l’intervista rilasciatagli da un medico extraterrestre di nome Semarus. In virtù della sua fonte, Bongiovanni si dice convinto che il virus abbia origini del tutto naturali e sia stato generato dalla stessa madre natura come meccanismo di difesa nei confronti dell’uomo, che si comporta, nell’economia del suo organismo vivente, come una malattia. Che la salute del pianeta abbia notevolmente giovato dello stop forzato delle attività umane è un dato del resto verificabile senza scomodare i fratelli cosmici. Di questo l’umanità del 2020 dovrebbe tener conto nel prossimo futuro per rendere il mondo un luogo più vivibile e non concepirlo come risorsa inesauribile da sfruttare. Giorgio Bongiovanni è divenuto un volto noto a una parte del pubblico televisivo a partire dagli anni Novanta, quando era spesso ospite della trasmissione televisiva Misteri, condotta per la Rai da Lorenza Foschini. Va detto poi che ad interessarsi alla sua figura è stato più recentemente il cantante Enrico Ruggeri, che in qualità di conduttore televisivo della trasmissione Il Bivio, lo invitò come ospite in una puntata andata in onda nel 2007. In quell’occasione accadde qualcosa di parzialmente analogo a ciò che Massimo Polidoro, segretario nazionale del CICAP, racconta in merito alla veggente Sylvia Browne. Anche nel caso del giornalista con le stimmate, infatti, il CICAP rivolse all’uomo l’invito a dimostrare l’autenticità dei suoi segni sottoponendosi a una serie di esami medici per conto dell’Organizzazione. Bongiovanni abbandonò la trasmissione, dichiarando in seguito di aver già effettuato un gran numero di controlli e di non esser più disposto a fare da cavia.
Per tutti coloro che preferiscano abbandonare le larghe vedute del cosmo e intendano cercare di comprendere l’emergenza Coronavirus affidandosi a pareri più terreni, consigliamo di leggere l’intervista di Piero Angela uscita su Repubblica il 25 febbraio scorso, in cui il grande divulgatore ha invitato a seguire in questo periodo di quarantena tutte le norme igieniche raccomandate, senza esagerare. Ci uniamo ancora una volta alla voce di Massimo Polidoro, che consiglia di informarsi con cautela, attenendosi come sempre alle informazioni accertate e diffidando della fake-news, molto presenti soprattutto sui social. Si può consultare in proposito il sito del Ministero della Salute o dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha una sezione dedicata al Coronavirus. Non tutto il male viaggia su Facebook e Instagram, però. Anche sui nuovi media possiamo trovare voci autorevoli, come quella di Roberta Villa, medico e giornalista, molto presente soprattutto su Instagram.
Al termine del nostro excursus nel mondo delle profezie, che non ha la pretesa di aver illuminato tutti gli antri dell’ignoto, possiamo concludere che la ricerca di risposte da parte dell’uomo può assumere le forme più diverse e talora bizzarre. La tendenza antica a pensare che gli eventi siano prevedibili ha origine dalle nostre paure profonde, che sono sempre le stesse lungo i millenni. Tutta la scienza e l’opera umana hanno sempre tentato di dare un senso e un ordine logico e controllabile alla realtà. Sarebbe paradossalmente tutto più accettabile se la nostra vita fosse scritta, perché un ordine malvagio è forse meglio di un non-ordine in balia del caos. Quest’ultimo sì, sarebbe per molti la catastrofe più insostenibile. Vivere il dolore senza alcun senso.
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