FIRENZE – A pochi chilometri dal capoluogo toscano Montespertoli, terra di vino ed olio, ospita la Leccia. Questa splendida tenuta è una bella gita domenicale dove assaporare un’ottima cucina abbinata ad ottimi vini in una location raffinata e familiare allo stesso tempo.
Il nostro territorio insieme alla nostra cultura millenaria rappresenta per l’Italia il patrimonio più grande. La risorsa da cui ripartire per far fronte alle incertezze e alle brutture che ci accompagnano da qualche anno. Insieme al Club Go Wine Mugello, che si occupa di far conoscere e valorizzare le aziende toscane, domenica 13 novembre, insieme ad un nutrito gruppo di soci, ci siamo recati in visita proprio alla Fattoria La Leccia.
Un pò di storia
La proprietà della Fattoria La Leccia appartiene alla Famiglia Bagnoli dal 1970, ma è dal 2013 che Paola e Lorenzo coadiuvati da Sibilla ed Angelica prendono in mano le redini della conduzione aziendale rigenerando questo incantevole angolo di Toscana. Impegnandosi con passione ed orgoglio ridanno vita alla proprietà di famiglia. La loro attività è ispirata dal rispetto della Natura quale fonte di continua rinascita. Scelte come la certificazione biologica, l’apicoltura e la tutela del bosco circostante vanno proprio in questa direzione.
La visita della Fattoria
Evelina Nappini, la responsabile commerciale, ci ha guidato attraverso un percorso che ci ha consentito di osservare con vero piacere quanto è stato fatto in 9 anni.
Attraverso la visita alla Fattoria, il percorso in cantina, nella bottaia, nei locali ristrutturati recentemente nonché nel magnifico parco che circonda la Villa, abbiamo capito gli enormi progressi fatti in questi anni. La conduzione dell’azienda ha la giusta ambizione di proseguire speditamente su questa strada.
L’enorme leccio che svetta proprio nel parco, ma declinato al femminile per la sua infinita bellezza, ne è l’ispirazione e il simbolo.
Durante il pranzo che è seguito alla visita abbiamo potuto apprezzare la qualità dei loro vini. Le 7 tipologie di vino prodotto sono tutte di pregio a cominciare dal primo degustato. Un vino bianco da uva Trebbiano, realizzato con grande attenzione ed innovazione. Considerando che nell’epoca in cui il Chianti non esisteva ancora, il vino bevuto dai fiorentini era il Trebbiano, guarda caso il più apprezzato era proprio quello di Montespertoli. La degustazione è proseguita con un rosso IGT da 100% Sangiovese veramente notevole. In chiusura dopo aver assaggiato uno splendido Vinsanto, abbiamo brindato con uno spumante metodo classico Pas Dosè 100% Sangiovese con 36 mesi sui lieviti, che ci ha veramente sorpreso per la sua qualità.
Questa azienda così giovane ha davanti a se, proseguendo su questa strada, un ottimo futuro.
La neonata Associazione Viticoltori di Montespertoli
Ispirata dagli stessi ideali di valorizzazione e riscoperta del territorio con un occhio al futuro, l’Associazione Viticoltori di Montespertoli è stata presentata ufficialmente il 10 novembre. 17 aziende produttrici di vino, tra cui La Leccia, con i loro giovani proprietari si pongono l’obiettivo di portare a conoscenza di tutti la qualità vitivinicola che contraddistingue questa zona della Toscana. Montespertoli e la sua meravigliosa campagna non ha niente da invidiare ad altre zone più conosciute.
La vocazione tutta italiana alla qualità in ogni settore è quello che ci contraddistingue dal resto del mondo. La pandemia prima e la guerra poi sono fonti di incertezza economica che impattano sulla vita di tutti noi. Questi progetti sono quindi una boccata d’aria fresca e rappresentano le fondamenta su cui ricostruire il nostro futuro.
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