CUNEO – Oggi vi vogliamo parlare di una piccola realtà del Cuneese, nonché primo centro di cura specializzato per ricci mai fondato in Italia. L’unico capace di collegare tutto il Paese, grazie alla forza dei suoi volontari
Nato a Novello, un piccolo comune della provincia di Cuneo, situato nelle Langhe, il Centro La Ninna è andato piano piano a crescere fino ai giorni nostri, diventando una realtà conosciuta da Nord a Sud.
Si tratta del primo ospedale specializzato nella cura dei ricci, che offre terapie specifiche e si occupa della tutela dell’ambiente al 100%.
A capo della squadra è il veterinario Dottor Massimo Vacchetta, che grazie alla sua esperienza trentennale in campo veterinario, è in grado di correre al riparo anche in situazioni più drastiche.
Con oltre 20 mila seguaci su Instagram e 200 mila su Facebook, è dotato di un’armata di volontari pieni di risorse, mossi da valori quali il Rispetto verso la Natura e verso ogni forma di vita, l’attenzione, la cura, l’amore, la compassione e la dedizione.
Se siete amanti di questi piccoli amici dotati di aculei, allora è d’obbligo seguire le loro pagine social, dove pubblicano quotidianamente aggiornamenti sullo stato di salute dei ricci in terapia tramite tenerissime foto, tra interventi, salvataggi e progressi degli ospiti dal tenero musetto.
Qui trovate i link diretti a Facebook e Instagram.
Ma perché è nata questa realtà, destinata a diventare sempre più forte?
Beh, vi assicuriamo che rispondere a questa domanda non è nient’altro che semplice.
Come perfettamente spiegato anche sul sito web ufficiale del Centro, il nostro Ecosistema si sta modificando negativamente giorno dopo giorno, con una velocità senza eguali.
Questo a causa dell’uomo e di molti interventi artificiali che sono andati a scapito di Madre Natura, danneggiando la flora e la fauna.
I ricci, in modo particolare, sono animaletti molto delicati, che hanno subito in modo estremamente negativo i cambiamenti climatici.
La loro specie è in forte diminuzione e gli esemplari stanno diminuendo drasticamente, rischiando l’estinzione (che, secondo le stime, avverrà tra soli dieci anni).
Ciò avviene soprattutto a causa dell’inquinamento crescente, della deforestazione e dell’utilizzo di prodotti chimici per le coltivazioni e i giardini, decimando le popolazioni di insetti che stanno alla base della loro dieta.
Ma è proprio grazie a queste organizzazioni, associazioni e centri di volontariato se possiamo ancora avere speranza per il futuro della Natura.
Inoltre, grazie a testimonianze personali e interventi diretti sul campo volti alla protezione dell’Ecosistema, si sta compiendo un passo importante, con i fatti e non più solo con le parole.
Nel frattempo, i mezzi e le cure sono diventate sempre più avanzati, adatti ad ogni situazione, anche la più delicata o drastica.
Come riportato sul sito, infatti, Ogni vita, per quanto piccola, è fondamentale, ogni vita vale.
Tutti i consigli del Centro di Recupero Ricci La Ninna
Sul loro sito web troverete una sezione completamente dedicata a tutti i piccoli accorgimenti da adottare nel caso in cui aveste la fortuna di trovare un riccio di passaggio nel vostro giardino.
Ogni notizia o informazione è spiegata con termini semplici, adatti anche ai meno esperti del settore, ma soprattutto è molto dettagliata.
Dalle nozioni di primo soccorso, ai maggiori pericoli che corrono i ricci, fino a cosa fare in caso di cuccioli senza mamma, ma anche come trasportarli e come nutrirli correttamente.
Insomma tutto il necessario.
In caso poi, troviate un piccolo riccio in difficoltà, i volontari del Centro sono a disposizione e si attiveranno subito per i soccorsi o per comunicarvi al meglio come intervenire con un avanzato sistema di messaggistica tramite Messenger o messaggio privato su Instagram.
Non manca letteralmente nulla.
Qualsiasi domanda, dubbio o curiosità possa nascervi sulla vita dei ricci, sul sito del Centro Recupero Ricci La Ninna, la troverete senza difficoltà.
Potete addirittura leggere i consigli migliori per rendere il vostro giardino un habitat perfetto per l’accoglienza dei nostri piccoli amici.
Vediamone subito alcuni insieme
L’importante è prediligere cespugli, tra cui soprattutto il Biancospino, il Sambuco e i rovi di more e lamponi e mantenere un’area di prato con l’erba alta fino alla fioritura, per attirare gli insetti.
Utilissimi sono anche i suggerimenti da mettere in pratica per la realizzazione di una mangiatoia, utilizzando una scatola di legno e inserendo al suo interno delle crocchette a base di pollo di piccole dimensioni.
Prima di concludere
Vi segnaliamo il link alla sezione del sito web del Centro di Recupero Ricci La Ninna, dove trovare tutte le indicazioni per appoggiare i progetti e lasciare delle donazioni.
Ogni piccola azione o donazione in favore degli animali può rendere il mondo un posto più verde, e di conseguenza migliore, anche se a piccoli passi.
I progetti e le donazioni per diventare un vero amico dei ricci
Vi elenchiamo alcuni dei progetti più importanti del Centro, che potete sostenere anche con un piccolo aiuto.
Tra questi, Adotta un Riccio, migliori cure mediche, le gabbie, i recinti esterni.
Ultimo, ma non meno importante, la costruzione di una nuova ala che diventerà l’ospedale dei ricci con pronto soccorso e sala operatoria.
Potete inoltre donare al Centro Recupero Ricci La Ninna anche il vostro 5 x 1000, acquistare un calendario, oppure fare una donazione diretta.
Così come e’ possibile sostenerli tramite un’adozione a distanza, un lascito in memoria o iscrivendosi al gruppo teaming donando € 1,00 ogni mese.
Per maggiori informazooni a riguardo, potete inviare una email a ninnaeisuoiamici@libero.it
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