Paulo Dybala fa 30 anni: auguri alla Joya

Paulo Dybala fa 30 anni: auguri alla Joya

MONDO – Oggi 15 novembre è il compleanno di Paulo Dybala. Il fantasista della Roma compie 30 anni. Ripercorriamo tutta la sua carriera. 

Paulo Dybala, nonostante la faccia da ragazzino compie 30 anni. Il tempo passa anche per lui ma poco male, è un occasione per celebrarlo ripercorrendone la carriera. Dall’Argentina all’Italia sotto la buona stella del calcio, un calcio fatto di fantasia, sogni e talento, un immenso talento. Un eterno bambino, un Peter Pan albiceleste che ha ancora lo stesso volto di quando giocava al Palermo con il soprannome di Picciriddu. Oggi il piccolo Paulo è un uomo a tutti gli effetti e allora riviviamo insieme la sua emozionante vita calcistica.

Dove tutto è iniziato 

Il ragazzo di Laguna Larga dalla polvere delle strade dell’Argentina ci è uscito grazie a papà Adolfo con cui condivideva la passione per il calcio. Purtroppo, quando la Joya ha solo 15 anni, il padre muore all’improvviso costringendolo a crescere molto più velocemente del normale. Paulo inizialmente vuole lasciare il calcio ma poi l’Instituto Central Cordoba diventa quasi una sua seconda casa. Dunque si convince a continuare per sé e per il papà. Due anni dopo, il 12 agosto 2011, a lanciare il giovanissimo Dybala nella prima squadra dell’Instituto nella Serie B argentina, è l’allenatore Dario Franco sotto la cui guida Paulo gioca da numero 9 siglando 17 gol in 38 partite e portando la squadra a sfiorare la promozione.

La Joya si rivela in tutta la sua brillantezza al mondo attirando l’attenzione di tanti top club europei. Le sue grandi prestazione nella terra natale impressionano particolarmente l’allora presidente del Palermo Zamparini. Questo ultimo decide così nel 2012 di effettuare l’investimento più importante nella storia del club fino a quel momento pagando 12 milioni di euro per il cartellino del ragazzo argentino.

L’arrivo al Palermo

Paulo Dybala, debutta ufficialmente in Serie A il 2 settembre contro la Lazio e segna i primi due gol a novembre nella vittoria ottenuta ai danni della Sampdoria. Il passaggio in Europa è difficile, come lo è anche la sua prima stagione in rosanero, che culmina con la retrocessione in Serie B. Paulo però impara in fretta e si adatta alla grande, apprende la lingua e si affeziona alla piazza siciliana tanto da insistere per restare anche nella serie cadetta, convinto di aver ancora tanto da dare al club.

In quella stagione in purgatorio Dybala fa 5 gol e 6 assist e aiuta il club a risalire da protagonista nella massima serie, cominciando a scoprire anche la sua duttilità sul fronte offensivo del campo. Gioca per lo più come seconda punta vicino al “Mudo” Vazquez nel 3-5-2 di mister Iachini e segna subito, ancora contro la Sampdoria, il 30 agosto del 2014 alla prima di campionato. Si tratta dell’anno dell’esplosione definitiva di Dybala, nel 2014-15 mette a referto 13 gol e 10 assist in 34 presenze complessive. Ormai è chiaro, la Joya è maturata ed è divenuta consapevole delle proprie qualità tanto che non sembra avere solo vent’anni.

L’approdo alla Juventus 

Il 4 giugno del 2015 è la data che segna il passaggio di Paulo Dybala dal Palermo alla Juventus. La Joya lascia la terra siciliana che lo ha svezzato per affermarsi nell’allora club più dominante in Italia per la cifra di 40 milioni di euro. L’argentino sceglie la maglia numero 21, la 10 è occupata da uno stellare Paul Pogba. La prima partita di Paulo in maglia bianconera è un sogno: prima presenza, primo gol e primo trofeo tutto nella stessa serata. L’8 agosto del 2015 in palio c’è la Supercoppa italiana e l’argentino entra a partita in corso impiegando appena dieci minuti a siglare la rete del 2-0.

Dybala segna spesso in campionato: 19 gol e 7 assist in 34 partite di Serie A, praticamente al suo primo anno a Torino segna o fa segnare ogni 94 minuti, numeri da capogiro, a fine stagione sarà scudetto, il primo per lui in carriera, trofeo a cui si aggiunge anche il double con la Coppa Italia oltre che un bottino complessivo di 23 gol e 7 assist in 46 presenze. Il secondo anno alla Juventus Paulo balla il tango argentino con Gonzalo Higuain arrivato dal Napoli.

La prima Dybala Mask

Nel gennaio del 2017, dopo qualche infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo e dopo l’errore fatale su rigore in Supercoppa a Doha contro il Milan, la Joya torna a brillare segnando in Coppa Italia contro l‘Atalanta indossando per la prima volta in assoluto la Dybala Mask, da lì l’apoteosi. Quarti di andata di Champions League 2016-17: Paulo sfida il connazionale più forte che esiste, Lionel Messi. I blaugrana sono reduci dal clamoroso 6-1 negli ottavi col PSG ma il tridente Messi-Suarez-Neymar è quello che ha fatto il triplete solo due anni prima, Dybala è scatenato.

Fa due gol in venti minuti, indossa la maschera ed è il supereroe bianconero. La partita finisce 3-0 e la Juventus passa dopo il pari del ritorno e poi supera anche il Monaco in semifinale. La Juventus è in finale di Champions League e intanto in bacheca si aggiungono altre due coppe: è ancora accoppiata scudetto più Coppa Italia, competizione in cui Dybala è trascinatore assoluto. Dopo la delusione nella finale di Cardiff persa con il Real Madrid, l’annata di Paulo si chiude con 19 gol e 8 assist in 48 match.

Il nuovo diez della Vecchia Signora

La novità della stagione 2017/18 di Paulo Dybala si legge direttamente sul retro della maglia. Dopo Tevez e Pogba, la Joya diventa il terzo numero 10 della storia recente della Juventus. Paulo, responsabilizzato dal numero diez, parte fortissimo e segna in 5 delle prime 6 partite dell’anno, 12 i gol totali (compresa la Supercoppa persa con la Lazio). L’argentino mette a referto anche due triplette contro Genoa e Sassuolo, match dove taglia anche il traguardo delle 100 presenze in bianconero. A marzo arriva il secondo grande exploit di Dybala in Europa nell’andata degli ottavi è 2-2 a Torino col Tottenham.

In terra inglese arriva la rimonta per mano di Higuain e Paulo. In Italia la lotta col Napoli di Sarri è serratissima ma alla fine vince la Juventus così come in Coppa Italia ma la Champions rimane sempre un tasto dolente. Questa volta la corsa si ferma ai quarti, e ancora contro il Real Madrid nella partita della rovesciata di CR7 allo Juventus Stadium. Dybala crea poco e al 66′ si fa espellere per un’ingenuità saltando il ritorno e chiudendo la stagione con 26 gol e 7 assist in 46 presenze.

L’arrivo di Cristiano Ronaldo

La stagione successiva, ancora una volta, la grande novità arriva col mercato con lo sbarco di Cristiano Ronaldo, in maglia bianconera. Sulla carta costituisce con Dybala una coppia straordinario basata su tecnica, velocità, fantasia, gol, assist e tanti bei numeri. Con l’arrivo del cinque volte Pallone d’Oro, c’è grande entusiasmo in casa bianconera. Si tratta del primo anno in cui Paulo indossa per la prima volta la fascia al braccio, precisamente accade il 27 ottobre del 2018 contro l’Empoli. In Europa la Juventus supera gli ottavi grazie a una super tripletta di Ronaldo contro l’Atletico con Dybala in panchina.

L’argentino gioca dunque solo 15′ minuti dell’andata con gli olandesi dell’Ajax e il primo tempo del ritorno, prima di uscire per infortunio. Per i bianconeri arriverà l’ennesima eliminazione. La stagione 2018-19 si rivela difficile per Paulo sia dal punto di vista personale che dei numeri, bassissimi per un campione del suo livello. Arrivano scudetto (il quarto di fila) e Supercoppa, non la Coppa Italia e per l’argentino però stavolta sono appena 10 gol e 2 assist in 42 partite.

I primi segni di rottura tra Paulo Dybala e la Juventus

Nell’estate 2019, per la prima volta, Dybala sembra realmente in procinto di lasciare la Juventus. Questo grazie ad un accordo tra bianconeri e Manchester United per uno scambio tra la Joya e Lukaku. Paulo ha dubbi, non vuole lasciare Torino e le sue richieste economiche non vengono accolte dai Red Devils. L’argentino, resterà in bianconero e Lukaku firmerà per l‘Inter. La quinta stagione con la Juventus di Dybala è quella in cui torna a segnare regolarmente siglando 17 reti 14 assist a fine stagione ma è anche quella dello stop al calcio imposto dalla crisi coronavirus. Paulo è comunque decisivo in campionato, segna nello scontro scudetto con l’Inter (2-0) in una delle ultime partite giocate poco prima dello stop al campionato.

campionato
Paulo Dybala alla Juventus

Dybala risulta positivo al coronavirus il 21 marzo del 2020 per poi negativizzarsi solo il 6 maggio dopo ben 46 giorni. Al rientro in campo di giugno la Joya segna in quattro partite consecutive dando vita all’allungo scudetto con Sarri in panchina. La Champions termina invece agli ottavi, giocati quasi a sei mesi di distanza tra andata e ritorno. Nel match di giugno Dybala gioca appena 13 minuti e nella finale di Coppa Italia invece, arriva la sconfitta col Napoli in cui proprio Paulo sbaglia uno dei rigori.

Un altro scudetto per Paulo Dybala

Lo scudetto arriva comunque, si tratta del quinto consecutivo per la Joya. La stagione si chiude con 17 gol e 14 assist in 46 partite. L’annata 2020/21 è segnata da una sfortunatissima serie di infortuni e problemi fisici per Dybala. Per non farsi mancare nulla, con Pirlo in panchina, non arriva nemmeno lo scudetto. Paulo mette comunque in bacheca altri due trofei, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Il 12 maggio 2021, poi, in occasione del 3-1 al Sassuolo, Dybala aggiunge un altro piccolo record personale alla sua lista segnando il gol numero 100 in tutte le competizioni con la maglia della Juventus, traguardo curiosamente raggiunto, nella stessa partita, anche da Cristiano Ronaldo che però ha impiegato solo tre stagioni per arrivare in tripla cifra.

Per il resto, però, la stagione è avara di soddisfazioni per Dybala che sigla otto gol fin qui in campionato, dove i bianconeri pagano i troppi punti persi all’inizio che pesano nella lotta per il titolo. In Champions, poi, nonostante l’arrivo di Vlahovic a gennaio, nulla è cambiato, arriva ancora una cocente eliminazione agli ottavi, ancora contro un’avversaria abbordabile, il Villarreal. Il battibecco con Allegri a fine stagione si risolve con Dybala apre le marcature dopo appena 5 minuti con la Salernitana, poi esce tra gli applausi dei suoi tifosi abbracciando il proprio allenatore

Addio Juve: un nuovo inizio con la Roma

Fuori dal campo, invece, alla fine della stagione 2021/2022, tiene banco la vicenda contratto, con il lungo tira e molla per il rinnovo con la Juventus che alla fine si risolve con un nulla di fatto e con Dybala che si libera a parametro zero pronto per accordarsi con un nuovo club. Dopo una lunghissima e bollente estate di calciomercato in cui la Joya sarebbe stata ad un passo dall’accordarsi con l’Inter di Marotta, alla fine, il 20 luglio 2022, Paulo firma con Tiago Pinto un contratto che lo legherà alla Roma fino al 30 giugno 2025. L’argentino viene accolto da migliaia di tifosi giallorossi nella sua gloriosa presentazione al Colosseo Quadrato nel quartiere romano dell’Eur e da subito sembra sentirsi coinvolto nel progetto romanista.

In campo Dybala corre ovunque ed oltre a dispensare scintille del suo talento, svolge un grande lavoro anche in fase difensiva aiutando la squadra e mostrando di essersi calato anima e corpo nella sua nuova realtà. Per Mourinho, la stella della Roma è indispensabile, è la luce che illumina la squadra. Alla prima stagione in maglia giallorossa, nelle sue 41 apparizioni condizionate da diversi infortuni, Paulo ha raccolto 18 gol e 8 assist tra Serie A ed Europa League e Coppa Italia. Si tratta dell’inedita annata con il Mondiale in Qatar a spaccare in due la stagione.

Il mondiale e la fine della prima stagione giallorossa

La Joya ha subito un infortunio contro il Lecce e tutti danno per certe la sua esclusione da questa inedita edizione della Coppa del Mondo. Alla fine Paulo però parte con la sua Nazionale e, seppur dalla panchina, da un determinante contributo soprattutto nella finale del torneo.  Entra durante il secondo tempo supplementare della finalissima contro la Francia in ottica rigori. Paulo Dybala deve battere dagli undici metri dopo Messi ed effettua una conclusione lenta e centrale che si insacca alle spalle di Lloris ma fa tremare i tifosi. La Joya vince così il Mondiale con la sua Argentina, lui che non avrebbe nemmeno dovuto parteciparvi.

Dopo il Qatar però la stagione continua e la Roma di Mourinho, come l’anno prima in cui ha vinto la Conference League, punta molto sulla competizione europea. Infatti i giallorossi giungono in finale soprattutto grazie all’incredibile gol di Dybala ai quarti di finale contro il Feyenoord. Una rete divina allo scadere del secondo tempo che rimette in corsa la Roma che poi ai tempi supplementari schianta gli olandesi per 4-1. Paulo purtroppo non gioca le semifinali e salta diverse partite di Serie A per un altro infortunio. La Roma combatte e resiste senza molti dei suoi protagonisti arrivando comunque alla finale contro il Siviglia.

Nelle varie conferenze stampa precedenti la finale di Europa League di Budapest, Mourinho manifesta la sua quasi totale certezza sul fatto che Dybala non ci sarà in finale. I tifosi sono disperati, i media sopraffatti e dalle parti di Siviglia già si sfregano le mani. Purtroppo per gli spagnoli lo Special One è un maestro del bluff e della comunicazione in questi casi. Dunque, Paulo Dybala, dopo varie partite di assenza, scende in campo titolare nella finale di Europa League. Dopo 35 minuti la Joya segna un meraviglioso gol che vale il vantaggio giallorosso. La finale non va come speravano i romanisti per colpa di un furto europeo ad opera dell’arbitro Taylor ma Dybala si rivela ancora una volta fondamentale.

La seconda stagione di Paulo Dybala alla Roma 

Nella torrida estate romana, tra una voce di mercato e l’altra, alla fine la Joya resta nella Capitale. Dybala è il fuoriclasse della Roma e la società, compiendo uno sforzo economico non indifferente, gli affianca in attacco Romelu Lukaku in arrivo in prestito dal Chelsea. La stagione giallorossa, la terza di Mourinho, inizia molto male. La squadra della Lupa fatica fin dall’inizio e nonostante un calendario semplice perde punti preziosi con Salernitana, Verona, Milan, Torino, Genoa e Inter. Dybala si fa male contro il Cagliari l’8 ottobre 2023 e rientra tra i convocati per la sfida con il Lecce del 5 novembre 2023.

Paulo Dybala, Roma, foto presa dal profilo Instagram

Da inizio stagione ha raccolto 7 presenze con 2 gol e 2 assist risultando però non proprio brillante come nella scorsa campagna. All’Olimpico contro i salentini Paulo parte titolare a sorpresa e fa ben 95 minuti in campo. Belle giocate, gol sfiorati, idee geniali e la giusta fantasia, il tutto coronato da un assist per il gol della vittoria al cardioplama al 95′ ad opera di Romelu Lukaku. Un ritorno coi fiocchi. Il tempo di una brutta parentesi in Europa Leagu, nella sconfitta esterna contro lo Slavia Praga, in cui Paulo subentra senza quasi toccare palla, e si vola alla partita successiva. Si perché il 12 novembre, giusto tre giorni prima del suo compleanno, c’è il derby contro la Lazio in cui la Joya scende titolare nel rettangolo di gioco. Una gara priva di particolari squilli da parte dell’argentino e in generale di tutti gli interpreti in campo. Finisce 0-0. Insomma, Dybala è un talento cristallino, a volte definibile di cristallo in quanto fragile al livello fisico. Se solo riuscisse a trovare la pace dei muscoli, in totale equilibrio con il suo dono naturale, allora non ce ne sarebbe più per nessuno. Auguri Paulo.

Stefano Gentili

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