Roma, Mourinho affonda la Juventus: ora testa alla Real Sociedad

Roma, Mourinho affonda la Juventus: ora testa alla Real Sociedad

ITALIA – In occasione della 25a giornata di Serie A la Roma di José Mourinho ha battuto la Juventus. Ora i giallorossi dovranno evitare di adagiarsi sugli allori e mantenere alta la concentrazione in vista della gara di Europa League contro la Real Sociedad.

Roma-Juventus termina 1-0 per la squadra di casa che batte di misura i bianconeri reduci da quattro vittorie consecutive. Il gol decisivo lo realizza Gianluca Mancini con un tiro da fuori area. I giallorossi riagganciano il quarto posto mentre la Vecchia Signora, per ora, dice addio alla corsa per la zona Champions.

Non me lo so spiegare” cantava Tiziano Ferro in uno dei suoi brani più celebri. Frase che in molti, tra tifosi giallorossi e addetti ai lavori avranno pensato al termine della gara di Serie A di ieri sera 5 marzo 2023, vediamo perché.

Per la 25a di Serie A la Roma ha ospitato la Juventus nella splendida cornice dello Stadio Olimpico che per l’occasione ha indossato il suo vestito migliore registrando l’ennesimo sold out della stagione. Le sensazioni prima dello scontro con la Vecchia Signora non sono delle migliori in casa Roma. La squadra di Mourinho infatti si presenta al match contro quella di Allegri reduce dalla sconfitta contro la Cremonese. La compagine lombarda, dopo aver eliminato i giallorossi dalla Coppa Italia, ha deciso di diventarne la bestia nera sconfiggendoli anche in Serie A, competizione in cui non aveva mai vinto prima in stagione.

José Mourinho
José Mourinho

Avendo raccolto dunque zero punti nella trasferta di Cremona ed essendo così scivolati dal secondo al quinto posto in classifica, gli uomini di Mourinho si accingono a preparare la gara contro la Juventus con il morale non propriamente alle stelle. Tra la tifoseria capitolina, abile nel praticare autoironia e nell’esorcizzare l’ansia, serpeggiano idee contrastanti ma la maggior parte dei romanisti teme la disfatta.

Eppure la vigilia di Roma-Juventus fornisce una piccola dose di ottimismo. Si perché José Mourinho, squalificato per due giornate nella precedente giornata in seguito al battibecco con il quarto uomo Serra, può tornare in panchina grazie ad una sospensione della sua squalifica ottenuta tramite ricorso dalla società giallorossa.

Roma-Juventus: l’analisi tattica della gara

Le scelte di formazioni José Mourinho sorprendono tutti. Lo Special One propone Paulo Dybala attaccante destro, Wijnaldum a sinistra con Pellegrini trequartista. Panchina per Abraham e Belotti e la Roma gioca senza un attaccante puro. Sugli esterni a destra Zalewski, a sinistra Spinazzola con Cristante e Matic in mezzo al campo. La linea difensiva è formata come sempre da Mancini, Smalling e Ibanez.

Capitan Pellegrini si dispone da trequartista con Dybala sul centrodestra e Wijnaldum sul centrosinistra in una specie di 3-4-1-2. Il centrocampista del PSG ha il compito di dare profondità attaccando lo spazio alle spalle della difesa bianconera, mentre Dybala e Pellegrini possono fraseggiare nello stretto. Con la zona centrale del campo spesso trafficata, le due squadre provano a giocare sulle fasce. Spinazzola crea più di qualche problema a Cuadrado mentre Kostic fa lo stesso con Zalewski. 

Il talento più puro della Juventus è Angel Di Maria e questo la Roma lo sa bene. I difensori giallorossi, in particolare i due braccetti, sono pronti ad accorciare in maniera repentina appena il campione del mondo riceve palla, soprattutto se spalle alla porta. In una partita con le squadre così bloccate, i braccetti sono l’arma in più. Per la Juventus Danilo, ha tutto il tempo per pennellare un cross perfetto per Rabiot, che prende il palo. Nella ripresa invece per la Roma è Mancini a portarsi nella metà campo avversaria trovando un tiro fendente da fuori area e siglando il gol decisivo.

La Roma contro la Juve, al contrario della gara con la Cremonese, ha mostrato l’attitudine giusta. La squadra capitolina non ha mollato un centimetro ed ha combattuto fino alla fine (per citare un motto bianconero) per portare a casa i tre punti. 

Non me lo so spiegare

Dunque “Non me lo so spiegare”. Non si può spiegare la sconfitta di Cremona che ha rallentato la corsa Champions giallorossa. È inspiegabile soprattuto se la si frappone alla fondamentale vittoria contro la Juventus, la squadra che, dopo l’eccezionale Napoli di Spalletti, è la migliore del campionato.

Non si può spiegare nemmeno il gol di Gianluca Mancini che non segnava in campionato da due anni e torna alla rete non con un colpo di testa, bensì con un bolide di destro all’angolino. Un altro dato che non si può spiegare è l’incredibile amore della tifoseria giallorossa. Un sentimento nobile che i tifosi mostrano assiduamente alla propria squadra. Infine, non si può spiegare la reazione di Kean, peraltro a a pochi secondi dal suoi ingresso in campo, nei confronti proprio di Mancini. Episodio che costa un cartellino rosso all’attaccante azzurro. 

Ora, archiviata la splendida serata che permette alla Roma di occupare il quarto posto in classifica, i giallorossi devono concentrarsi sulla prossima partita. Un match fondamentale per proseguire il cammino in Europa League. Giovedì 9 marzo all’Olimpico infatti arriverà la Real Sociedad, squadra spagnola che occupa il terzo posto in Liga.

Gli iberici non stanno attraversando un bel periodo ma risultano essere comunque molto pericolosi per l’importante intelaiatura della squadra. Poi Sassuolo, di nuovo Real Sociedad, stavolta in Spagna, e poi Lazio. Ecco il tour de force a cui la Roma dovrà sottoporsi prima della prossima sosta. La squadra di Mou dopo Cremona sembrava perduta nel baratro, mentre adesso dopo la Juventus tutto appare possibile. Cosa accadrà nel futuro prossimo della Roma? Io proprio non me lo so spiegare. 

Stefano Gentili

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