Roma, annichilita la Real Sociedad: è la magia dell’Europa

Roma, annichilita la Real Sociedad: è la magia dell’Europa

ROMA – Roma-Real Sociedad finisce 2-0. In gol El Shaarawy e Kumbulla che fanno sognare la Capitale nell’andata degli ottavi di UEFA Europa League. 

La Roma batte la Real Sociedad per 2-0 negli ottavi di finale di Europa League. Un’altra magnifica serata colorata dal giallo e dal rosso sempre più ingombrante nelle tribune dello Stadio Olimpico al suo ennesimo sold out. Una magica notte europea nel teatro dei sogni di Roma, luogo in cui gli uomini di Mourinho, già nella scorsa stagione, avevano abituato i propri tifosi a conservare la voce nei gironi precedenti ai match europei. 

Spalti gremiti e gole distrutte di una tifoseria sempre più innamorata che nelle serate di calcio europeo spinge letteralmente i propri giocatori in campo come se l’amore romanista fosse una forza motrice inesauribile. L’amor che move il sole e l’altre stelle” come direbbe Dante Alighieri.

É la magia dell’Europa, un incantesimo che Mourinho e i suoi hanno affinato la scorsa stagione tanto da arrivare a vincere la UEFA Conference League, un trofeo internazionale che nella Capitale mancava da più di sessant’anni. Quest’anno il livello si è alzato. L’Europa League annovera squadre come Arsenal, Manchester United, Juventus, Sporting Lisbona e la stessa Real Sociedad. Tutte compagini scese dalla Champions League e candidate alla vittoria della seconda competizione UEFA per club. 

La Roma, dopo aver superato la fase a gironi non senza qualche difficoltà arrivando al secondo posto, ha eliminato il Red Bull Salisburgo nei playoff complice una delle migliori prestazioni in stagione. Indovinate dove? sempre allo Stadio Olimpico, la tana dei Lupi. Un tempio romanista dove nel 2023, debacle con la Cremonese in Coppa Italia a parte, in 8 partite i ragazzi dello Special One hanno sempre vinto subendo un totale di 0 reti. 

Tornando all’Europa League, dalle urne di Nyon è arrivata una pescata non esattamente benevola per la Roma. La Real Sociedad, al terzo posto in Liga, è una squadra con un’intelaiatura ben definita e con una forte identità. Nel campionato spagnolo ha fatto bene tanto da essere dietro solo a Barcellona e Real Madrid. Praticamente, dopo Arsenal e Manchester United, è la squadra più accreditata per la vittoria finale. C’è un clima di pressione e pessimismo che aleggia nell’ambiente romano, una situazione che però dura ben poco.

I giallorossi battono la Juventus, ovviamente all’Olimpico, per 1-0 e giocano una gara granitica e brillante. Una vera e propria iniezione di fiducia in vista dell’andata degli ottavi di Europa League contro la Real Sociedad.

Roma-Real Sociedad: come Mourinho ha vinto la partita 

In occasione di Roma-Real Sociedad, José Mourinho lancia dal primo minuto Llorente al posto dello squalificato Ibanez, preferendolo a Kumbulla. La difesa è completata da Mancini e Smalling. A centrocampo è schierata la solida coppia Cristante Matic. Sulle fasce ci sono Karsdorp a destra e a sinistra, a sorpresa, scende in campo El Shaarawy. L’attacco è il solito, confermati Dybala e Pellegrini dietro ad Abraham.

Il tecnico spagnolo Alguacil schiera un 4-3-1-2 con il leggendario David Silva titolare dietro a KuboSorloth. A comandare il gioco in regia c’è Zubimendi supportato da Merino e Illaramendi. In difesa, ci sono Gorosabel, Zubeldia, Le NormandRico.

La Real Sociedad schiera un rombo e la Roma cerca di trovare spazio cambiando frequentemente fascia per attaccare il lato debole. In quest’ottica la chiave è El Shaarawy, non solo per il gol ma, soprattutto, per aver dominato sulla sua fascia di competenza. Gli spagnoli, inoltre, tengono la linea di difesa alta e gli uomini di Mourinho lavorano bene verticalizzando velocemente. Ciò avviene più volte, anche quando la Roma passa in vantaggio, con Karsdorp bravo a recuperare palla e a lanciare subito Dybala in profondità. Occasione in cui non si può non fare una menzione speciale per Abraham. L’inglese è abile a fare un movimento intelligente ai danni di una precaria marcatura di Zubeldia servendo ad El Sharaawy l’assist per l’ 1-0.

Il raddoppio giallorosso arriva nel secondo tempo da calcio d’angolo. Dybala, ormai stanchissimo, pennella un cross in area per Kumbulla. Il difensore albanese, entrato al posto di Llorente e chiamato a riscattarsi viste le precedenti deludenti prestazioni, colpisce di testa e insacca. In seguito la Roma è maestra nel gestire il vantaggio nonostante il continuo possesso palla della Real Sociedad. Lo stadio esplode ed intona il coro “giallorossa è unica, questa maglia è magica per me”. Un amore indescrivibile.

Le Armi della Roma di Mourinho

Le armi in più di questa squadra sono molteplici. Mourinho nella scorsa e in questa stagione, a più riprese, si è lamentato della scarsa qualità e profondità della rosa giallorossa. Ora però la situazione è cambiata. Wijnaldum è tornato, Solbakken si è mostrato utile così come El Sharaawy che diventa gara dopo gara sempre più imprescindibile. Matic è un leader assoluto. Un monumento marmoreo in movimento. Il centrocampista serbo è pura arte calcistica in azione. Nonostante l’età, la sua classe, la sua tecnica ed il suo inaspettato dinamismo, fanno di lui il faro del centrocampo giallorosso. Anche Cristante, sempre preso come capro espiatorio, sta mantenendo un rendimento costante e se è vero che ogni tanto sbaglia qualcosa, è altresì vero che corre almeno una dozzina di chilometri a partita onorando la maglia che indossa.

Lasciatemi soffermare ancora un istante su Gianluca Mancini. Il difensore italiano, oltre ad aver fatto il gol decisivo contro la Juventus, risulta essere sempre più una certezza in fase difensiva. Il “Mancio” è un leader in campo e fuori. Ha ridotto la sua irruenza e gestito il numero di falli tanto che, rispetto allo scorso anno, il numero di cartellini gialli si è incredibilmente abbassato. Mancini, insieme a Smalling, rappresenta la colonna della difesa della Roma, un calciatore che col tempo, sta prendendo consapevolezza di sé. 

La squadra, in tutti i suoi elementi, è sempre più unita e solida sia emotivamente che in campo ed il merito è tutto dello Special One. I giallorossi difendono tutti insieme e, nonostante la fase offensiva continui a non essere brillante, quella difensiva è semplicemente perfetta. Il tecnico portoghese, spesso criticato per il “brutto” gioco espresso dalla sua Roma, può prendersi i meriti di questo bel 2023 romanista. Così come deve assumersi le responsabilità della doppia disfatta con la Cremonese. Ora, con un occhio verso il ritorno con la Real Sociedad, Mourinho deve preparare la prossima gara di Serie A contro il Sassuolo puntando ai 3 punti. Questo mese di marzo, scontro dopo scontro, sarà con tutta probabilità fondamentale per gli esiti della stagione. Dunque, in questa guerra calcistica, se la squadra capitolina continuerà a seguire il proprio condottiero, non avrà nulla da temere. 

Stefano Gentili

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