Serie A, le cinque delusioni del girone d’andata

Serie A, le cinque delusioni del girone d’andata

ITALIA – In questo articolo andiamo a stilare la nostra top 5 delle delusioni della prima metà della Serie A 20/21. Si tratta di nomi importanti, designati per essere protagonisti alla vigilia del campionato ma che finora hanno pesantemente deluso. 

Mancano due giornate al termine del girone d’andata della Serie A 2020-21 e le prime sentenze possono essere già emesse. Ovvio, c’è tempo sufficiente per il riscatto nella seconda parte di stagione ma ad oggi sono queste le cinque principali delusioni del girone d’andata.

Sandro Tonali

In estate ha rappresentato il simbolo del nuovo corso milanista. Reduce da un primo anno in Serie A più che positivo con la maglia del Brescia, nonostante la retrocessione, e già nel giro della Nazionale, il classe 2000 era nel mirino anche dell’Inter. Il Milan l’ha spuntata nel derby di mercato, sborsando 35 milioni di euro. Ma il salto in una big, per ora, si è rivelato più ostico del previsto: ad inizio stagione la condizione fisica approssimativa, unita alla positività al Covid-19, l’ha subito messo dietro Bennacer nelle gerarchie di Pioli. Qualche lampo (pochi, per la verità) in Europa League, in campionato anonimo. Neppure con l’assenza dell’algerino è riuscito a compiere un salto di qualità che un po’ tutto l’ambiente rossonero si aspetta.

Victor Osimhen

L’acquisto più caro nella storia del Napoli, il settimo in assoluto più pagato nella storia della Serie A, il secondo africano più costoso di sempre: il nigeriano è arrivato all’ombra del Vesuvio carico di aspettative e per risolvere una volta per tutte il problema, atavico, del gol nell’organico di Gattuso. Ha avuto, invece, un ottimo impatto dal punto di vista della manovra e con l’ambiente, ma dal punto di vista realizzativo ci sono solo due gol in sei presenze. È fuori da oltre due mesi, tra problemi alla spalla e Covid. In mezzo, anche le polemiche per il video della festa in Nigeria. E a Napoli ci sono i primi mugugni…

Paulo Dybala

delusioni del girone d’andata

 

Mvp dello scorso campionato, Dybala ha pagato l’infortunio di fine luglio (riacutizzatosi poi ad agosto nella sfida di Champions col Lione) e la positività al Covid. Il tutto mentre Alvaro Morata, arrivato in sordina, ha cominciato la sua seconda avventura alla Juventus a suon di gol. Insomma, la “joya” ha perso il posto da titolare e non ha mai convinto quando chiamato in causa. La partita con la Lazio il suo momento peggiore di un campionato finora da dimenticare, anche se va detto che lo scorso anno risultò decisivo nel girone di ritorno. Il tacco-assist per Chiesa, nel big-match contro il Milan, è stato l’unico lampo fino ad oggi e il nuovo infortunio, stavolta al ginocchio, è l’ennesimo contrattempo. Tra le delusioni del girone d’andata non può che esserci anche lui.

Arturo Vidal

delusioni del girone d’andata

Acquisti come quello del cileno o di Kolarov avrebbero dovuto far compiere all’Inter l’ultimo salto di qualità per ambire allo scudetto e le quote dei siti di scommesse elencati su portali come casinosicurionline.net confermavano le grandi aspettative. Di fatto, però, il cileno (fedelissimo di Antonio Conte che lo rincorreva e lo chiedeva ormai da mesi) è risultato decisivo ma in negativo nell’eliminazione prematura in Champions League e in campionato sembra l’ombra del campione che fu. La carta d’identità dice 33 anni ma il calo è clamoroso anche rispetto all’ultima, buona, stagione disputata al Barcellona.

Di Francesco

delusioni del girone d’andata

Da molti indicato come la possibile rivelazione di questo campionato, il Cagliari è presto piombato in una crisi di risultati, di gioco e d’identità che ad oggi sembra di difficile risoluzione. Giulini aveva regalato a Di Francesco un mercato da protagonisti (Godin è stato un colpo eccezionale), a gennaio ha riportato anche Nainggolan. Ma il quartultimo posto, la serie aperta di 4 sconfitte consecutive, una vittoria che manca da fine ottobre e un ambiente in fibrillazione certificano il fallimento dell’ex allenatore prodigio. Che dopo la semifinale Champions con la Roma ha infilato soltanto delusioni.

Flavio Redhair

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