Mourinho Roma è addio: nonostante tutto ci ha fatto sognare

Mourinho Roma è addio: nonostante tutto ci ha fatto sognare

ROMA –  Un fulmine a ciel sereno quello che oggi, 16 gennaio 2024, ha colpito la Capitale. José Mourinho non è più l’allenatore dei giallorossi. Al suo posto arriva Daniele De Rossi.

Ore 9.25 di una mattina di gennaio piuttosto fredda nella Capitale. È martedì, e in una metropoli come Roma, gli abitanti sono già usciti di casa da un pezzo, immersi nella propria vita. Ad un certo punto, i telefoni di tutti iniziano a squillare. Messaggi, notifiche e urla tra i vicoli romani: Mourinho è stato esonerato. 

Arrivato il 4 maggio 2021, lo Special One, ha scritto la storia della Roma vincendo la storica prima edizione della UEFA Conference League. L’anno dopo ci ha riprovato portando i giallorossi in finale di UEFA Europa League venendo poi derubati della coppa dall’arbitro Taylor. 

Il tecnico di Setubal, nella sua permanenza all’ombra del Colosseo, ha stretto un forte legame con i tifosi. Amato dalla maggior parte dei romanisti in quanto capopopolo assoluto, Mourinho si è spesso schierato a difesa della Roma contro i vari soprusi arbitrali in un contesto in cui, la presidenza Friedkin, non ha mai aperto bocca pubblicamente.

José Mourinho finale Europa League 23 foto presa da Instagram

La gestione Mourinho

Da un punto di vista tecnico, c’è da dire che la squadra non ha mai brillato nel corso della sua gestione. Nel primo anno, e in parte anche nel secondo, lo Special One è riuscito a trasmettere aggressività, carisma e tenacia ad un gruppo di giocatori non proprio fenomenali. Caratteristiche che si sono rivelate piuttosto utili in ambito europeo, contesto in cui Mourinho è sempre, da sempre, padrone. Le modalità di lavoro dell’allenatore portoghese però, si sa, sono logoranti da un punto di vista mentale. Inoltre, parliamo di un personaggio gigante la cui ombra spesso ha preso il sopravvento. Diversi i litigi nello spogliatoio con i suoi calciatori, confronti duri, spesso irreversibili.

Gianluca Mancini e José Mourinho

Ma l’ex allenatore del Tottenham ha svolto anche l’importante ruolo di catalizzatore di campioni durante le varie sessioni di calciomercato. Calciatori come Matic, Dybala, Lukaku e non solo, hanno scelto la Roma poiché voluti, stimati, chiamati (spesso telefonicamente) dal portoghese. Il problema è che nel rettangolo di gioco, rabbia agonistica e determinazione a parte, nulla ha mai funzionato davvero. In questi tre anni si è vista una formazione scarna di idee e di fantasia se non per qualche lampo della Joya, spesso costretta ai box per la sua estrema fragilità fisica.

Mourinho Roma: L’ultimo periodo

In questa ultima stagione, o meglio in questi primi 6 mesi del terzo anno del regno di José I da Setubal, la situazione si è logorata. Nonostante la rosa migliorata, seppur con le limitazioni del Fair Play Finanziario e del Settlment Agreement, la stagione attuale vede la Roma occupare il nono posto in classifica. L’obiettivo iniziale e dichiarato era tornare a qualificarsi per la UEFA Champions League ottenendo almeno il quarto posto. Purtroppo, la stagione è partita subito male con le prime tre gare che hanno visto un pareggio con la Salernitana e due sconfitte con Hellas Verona e Milan. 

Un po’ poco per lo Special One che, tramite le sue spesso teatrali conferenze stampa, non ha mai nascosto di desiderare una rosa più competitiva. Pur essendo cosciente delle limitazioni economiche della Roma, Mourinho non ha mai smesso di gettare benzina sul fuoco denigrando la qualità dei suoi uomini. Dal primo all’ultimo giorno sulla panchina giallorossa, il tecnico non ha mai perso occasione di ribadire che l’insieme dei giocatori non era sufficiente per ambire a grandi cose.

José Mourinho
José Mourinho

Eppure, per battere Salernitana e Hellas Verona, solo per citarne alcune, non serviva certo far resuscitare Diego Armando Maradona. Il proseguo della terza stagione di Mou vede la Roma essere molto incostante, addirittura arrivando seconda dietro lo Slavia Praga in un girone di Europa League che aveva il sapore di Conference. Tornando all’attualità, i giallorossi sono reduci dalla sconfitta con il Milan, ennesimo scontro diretto perso in tre anni. Pesa anche la cocente eliminazione ai quarti di Coppa Italia avvenuta per mano della non irresistibile Lazio di Maurizio Sarri. I Friedkin erano stufi di questi risultati ed hanno preso una decisione. Giusta o sbagliata che sia ce lo dirà il tempo. Certo che, per andare contro la maggioranza dei tifosi (ciecamente innamorati di Mourinho) e per pagare una salata multa per l’esonero, la presidenza doveva essere davvero esausta.

De Rossi è davvero l’uomo giusto?

Per un uomo leggendario che va, c’è né un altro che viene. Mourinho esce, al suo posto Daniele De Rossi. Capitan Futuro che, già nelle prossime ore, dirigerà il primo allenamento sulla scottante panchina giallorossa. L’esperienza di DDR come tecnico è esigua, vista anche la giovane età. L’ex numero 16 della Roma è stato un importante collaboratore nello staff di Roberto Mancini in Nazionale vincendo un Europeo. Successivamente, ha intrapreso la sua avventura solitaria allenando la SPAL in Serie B senza ottenere grandi risultati. In sua difesa, c’è da dire che la squadra estense non era minimamente all’altezza e che il tempo avuto a disposizione da De Rossi per lavorare è stato davvero minimo.

De Rossi allenatore

Una mossa come questa da parte dei Friedkin potrebbe risultare come un “oppio dei popoli”. D’altronde, la Roma ha perso un condottiero amatissimo dai romanisti come Mourinho e, al suo posto, ritrova una sua leggenda come De Rossi. La paura che un allenatore piuttosto inesperto possa cadere vittima del baratro dell’ambiente romano esiste, ma è anche vero, che DDR conosce la piazza e la stampa alla perfezione e non ha mai detto una parola fuori posto durante tutta la sua carriera. Inoltre, per testimonianza di molti, l’ex centrocampista giallorosso ha la stoffa per diventare un grande allenatore. Insomma, il dado è tratto, la scelta è stata fatta e un figlio della Lupa, prenderà il posto del tecnico più vincente della storia della Roma. Come andrà a finire?

 

Stefano Gentili

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