Se l’Asso di Roma fosse Mou: “Se Josè è qui c’è un motivo. Prima il portiere, poi la mentalità”

Se l’Asso di Roma fosse Mou: “Se Josè è qui c’è un motivo. Prima il portiere, poi la mentalità”

 “Sono il club in cui mi trovo. Indosso e dormo con il pigiama della mia società. Sono un uomo di club, ma non un uomo di molti club”. Josè Mourinho

ROMA – La notizia dell’ingaggio di Mourinho ha cancellato in un nanosecondo tutti i malumori e le frustrazioni di una piazza assai complicata quanto affascinante. Con L’Asso di Roma analizziamo i punti fondamentali su cui dovrà lavorare The Special One e molto altro.

 Il 4 maggio 2021, Josè  Mourinho ha firmato per 3 stagioni con la Roma. E in città, da allora, si respira aria di grandezza. Sembra una visione, alla quale, come sempre succede il culto. Street Art nei quartieri più illustri della città, maglie celebrative, social impazziti. Questa è Roma, Mou, forse la piazza più calda che mai allenerai.

E allora, a poche settimane dalla firma dello Special One, quali sono le sensazione e le prospettive della piazza giallorossa? Per saperlo, abbiamo intervistato L’Asso di Romalo youtuber romanista più caldo del momento che quotidianamente sul suo canale, analizza i temi d’attualità legati alla Magica, spesso con linguaggio colorito (soprattutto in caso di brutte notizie) ma sempre con competenza, sincerità e conoscenza della materia.

Insomma, se L’Asso di Roma fosse Mourinho, cosa farebbe per creare un punteggio vincente? E su quali aspetti dovrebbe lavorare il Mago di Setubal per riportare la Roma nelle prime posizioni? Scopriamolo insieme.

Ciao Asso, è un grande piacere averti di nuovo con noi. Non possiamo non cominciare con un commento sull’arrivo di Mourinho. La notizia del suo ingaggio è stata come una zampata e il popolo giallorosso è completamente rinato. Tu come hai vissuto il suo ingaggio?

Dopo un terzo anno in anonimato quella notizia fuoriuscita cosi dal nulla e in maniera totalmente inaspettata mi ha dato speranza per un futuro più roseo e di rilancio per la mia Roma. Sono stati attimi dove calcisticamente ho vissuto un turbinato di emozioni incredibili che faccio fatica a descrivere tutt’ora. L’euforia era alle stelle ed ho avuto la fortuna di condividere questa felicità con tutti i miei sostenitori sui vari social, oltretutto ci siamo anche confrontati su quello che realmente potrebbe essere la Roma nei prossimi tre anni sotto la guida dello Special One. Non dimentico anche il fatto che dalla felicità ho svegliato mia moglie mentre riposava e mi sono beccato un ricco V…. tanto per gradire.

Che differenza c’è tra la società dell’Inter del Triplete e questa Roma?

L’Inter del Triplete partiva da una base già vincente perché venivano da uno scudetto vinto l’anno prima sempre con Mourinho. Nel 2010 erano una squadra compatta, forte sul campo ma soprattutto a livello mentale. La Roma che troverà l’allenatore portoghese parte con una buona ossatura di base dove si può lavorare per farla crescere e magari dargli proprio un identità e una mentalità forte.

Che cosa significa scegliere José Mourinho?

Scegliere il terzo allenatore più titolato al mondo significa avere ambizione determinazione e progettualità vincente nel breve-lungo termine. É un passo importante perché un allenatore cosi non lo convinci a venire facendogli due semplici promesse anzi, servono garanzie forti su tutti gli aspetti societari e di squadra.

Il Mou che vedremo, più che quello dell’era Inter, potrebbe essere un fac simile di quello visto al Porto. Josè dovrà partire dalle fondamenta e gestire un progetto di crescita pluriennale. Credi che la piazza sia pronta ad accettarlo?

Per come la vedo io avremo modo di apprezzare lo stesso Mourinho visto in tutte le tappe della sua gloriosa carriera. E un allenatore universale che è in grado con il suo carisma di fomentare e accendere qualsiasi piazza anche la più difficile. Roma è pronta ad accoglierlo, supportarlo e difenderlo anche quando arriveranno i primi momenti di difficoltà durante la stagione. Il progetto è su base triennale, ci sarà tanto da lavorare sul campo ma anche sull’aspetto della mentalità perché è una componente importante che manca da tanti anni.

Passiamo al calciomercato e facciamo finta che l’Asso di Roma sia Mourinho. Ci dici 3 giocatori che prenderesti al suo posto?

Sono onesto e ti dico che farei un mercato oculato e certosino andando a rinforzare solo i reparti dove sono magari più carente. Il primo acquisto che farei è chiaramente un portiere, il nome che secondo me porterebbe qualità ed esperienza è quello di Rui Patricio o in alternativa Lloris in uscita dagli Spurs. Gli ultimi due acquisti che farei servono per rinforzare un centrocampo ad oggi molto incompleto e portano il nome di Wijnaldum in uscita dal Liverpool e Koopmeiners, giovane talento olandese che milita nel AZ Alkmaar pronto ormai per una grande squadra.

Concludiamo parlando del tuo successo. La tua notorietà si consuma nella passione e nella genuinità, forse più di ogni altro youtuber calcistico in te si respira l’amore per la maglia giallorossa. Ti senti un po’ l’erede di quel mondo radiofonico capitolino o il paragone non ti interessa?

Intanto ti ringrazio per i complimenti e per la stima che riponi nei miei confronti. Diventare l’erede di colui che è stata la voce di Roma per tanti anni per me sarebbe veramente motivo d’orgoglio ma soprattutto un onore. Parliamo del grande Carlo Zampa che ho avuto il piacere di ospitare in una mia live su YouTube e di conoscerlo anche sotto l’aspetto privato e devo dire che è una persona in primis fantastica e poi molto umile. Ti dico la verità è un paragone molto grande ma non ho paura anzi, mi sento pronto per un salto cosi importante e credo proprio che riuscirei nell’impresa di portare ancora di più in alto il nome e i colori di Roma! Mando un caloroso saluto a tutta la mia Legione.

 

Grazie Asso! È sempre un piacere seguirti!

Grazie a voi! Un saluto a tutti i lettori di MyWhere.

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Paolo Riggio

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