Napoli, Scudetto ad un passo: il merito è tutto di Luciano Spalletti

Napoli, Scudetto ad un passo: il merito è tutto di Luciano Spalletti

ITALIA – Il Napoli di Luciano Spalletti è inarrestabile. Ormai da mesi in testa alla classifica di Serie A, gli Azzurri sono a pochi passi dallo Scudetto. Chissà che quest’annata stellare non regali ulteriori inaspettate emozioni.

Un capolavoro assoluto, un tripudio di tecnica e idee, questo è il Napoli forgiato dall’intuito e dalla mente di un genio calcistico come quello di Luciano Spalletti. Un illuminato di questo sport, maestro di tattica e di gestione del gruppo fin dai tempi dell’Udinese o se vogliamo della sua Roma. La stessa Lupa con cui non ha chiuso bene perché accusato di aver fatto smettere Francesco Totti. Niente di vero, il tecnico di Certaldo ha sempre avuto stima dell’ottavo Re di Roma negli ultimi anni della sua carriera lo ha gestito nel migliore dei modi centellinandone i guizzi di classe. Ma questa è un’altra storia.Il Napoli di Luciano Spalletti oggi si trova primo in classifica, dietro di lui rincorrono Inter, Roma, Milan, Lazio e Atalanta tutte ammucchiate in pochissimi punti. Il divario però è insensato, sono 15 le lunghezze di vantaggio dei partenopei sulla seconda della classe. Imbarazzante.Un risultato stupefacente se si pensa alle premesse di inizio stagione quando tutta la stampa nazionale dava il Napoli per spacciato. Si perché la società aveva ceduto in estate Koulibaly, Insigne, Mertens, Ospina e Fabian Ruiz, calciatori chiave nel progetto azzurro. Eppure il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, accusato di essere la rovina partenopei, ha rimpiazzato i partenti con diversi uomini adatti al gioco e alle esigenze di campo di Luciano Spalletti.

Sono arrivati Kim, Simeone, Raspadori, Ndombele, Ostigaard e Olivera. Ah è stato acquistato anche un altro ragazzo, un georgiano… come si chiama? Ha un nome impronunciabile… Ah già: Khvicha Kvaratskhelia, un fenomeno assoluto pescato dal Napoli dalla Dinamo Batumi, squadra che milita nel campionato della Georgia.

Khvicha Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia

L’inizio di Serie A è rocambolesco, il Napoli è ospite dell’Hellas Verona nella città di Romeo e Giulietta, la partita la vincono gli azzurri per 2-5 e subito Kvaratskhelia si fa notare, nessuno tratta la palla come fa lui. La seconda giornata vede una larga vittoria casalinga per 4-0 ai danni del neo promosso Monza di Berlusconi, stavolta Kvaratskhelia ne fa due. Il georgiano per intenderci gioca nello stesso ruolo in cui agiva Lorenzo Insigne, ex capitano partenopeo ceduto in estate al Toronto Fc. Lorenzo il Magnifico, così soprannominato, era solito esibirsi nel suo pezzo forte : “O’tir aggir”. Espressione divenuta virale in occasione della vittoria degli Europei da parte dell’Italia. Ecco, Khvicha compie un’evoluzione della tecnica speciale di Insigne. Senza togliere nulla all’ex numero 24 del Napoli, il georgiano è ad un livello superiore, in Italia nessuno riesce a fermarlo e presto se ne accorgeranno anche in Europa.

Alla terza e quarta giornata arrivano due pareggi consecutivi con Fiorentina prima e Lecce poi e quasi l’entusiasmo napoletano inizia ad affievolirsi. In occasione della quinta giornata il Napoli è ospite della Lazio e vince 2-1 all’Olimpico. Ovviamente segna Kvaratskhelia e nel settore ospiti si inizia a respirare un’aria particolare, quella della Champions League.Si perché dopo la trasferta romana, il Napoli torna a casa dato che la sua prossima avversaria merita studio, riposo e tanta attenzione, si tratta del temibile Liverpool di Jurgen Klopp. Il 7 settembre 2022 al Maradona si assiste ad una magistrale lezione di calcio dettata da Luciano Spalletti al mondo intero. Gli azzurri vincono 4-1 e disintegrano a tutti gli effetti i Reds. Quella partita probabilmente è il primo vero momento di consapevolezza. Il primo istante in cui i partenopei si sono resi conto di essere praticamente invincibili. Di lì in poi inizia l’ascesa inarrestabile.

 

Tra Champions League e Serie A il Napoli inanella 13 vittorie di fila tra cui il clamoroso 6-1 inflitto all’Ajax all’Amsterdam Arena, la casa del profeta del calcio Cruijff. La squadra gira a meraviglia, Victor Osimhen è un bomber implacabile che domina gli avversari attraverso il suo strapotere fisico e tecnico. Ad un certo punto, nonostante l’infortunio dell’attaccante nigeriano, Luciano Spalletti attinge con fiducia dalla panchina. I fatti gli danno ragione. Gli azzurri vanno avanti vincendo contro tutti schierando, in modo alternato o insieme, i due nuovi innesti del calciomercato estivo Raspadori e Simeone che non fanno rimpiangere il gigante africano. Il tecnico di Certaldo dimostra di saper gestire e sfruttare al meglio una rosa profonda e ben strutturata.

Il primo novembre 2022 arriva una piccola battuta d’arresto per il Napoli. La squadra perde 2-0 ad Anfield contro il Liverpool in occasione dell’ultima giornata della fase a gironi di Champions League. Una sconfitta che non conta nulla in termini di classifica ed obiettivi. Partita persa con i Reds che non lascia alcuno strascico psicologico negli uomini di Luciano Spalletti che in Serie A continuano a vincere le ultime tre partite prima della pausa per il Mondiale in Qatar.Alla ripresa del campionato il Napoli è chiaramente in testa alla classifica ed il 4 gennaio 2023 è ospite dell’Inter allo Stadio Giuseppe Meazza dove perde per 1-0 dopo mesi di dominio assoluto. Qui in molti tra addetti ai lavori, tifosi e membri della stampa, hanno gridato alla riapertura della lotta Scudetto con Inter e Milan pronte ad insidiare gli Azzurri. Nient’altro che una mera illusione.Nella giornata seguente il Napoli vince con la Sampdoria e quella dopo ancora accoglie l’acerrima rivale Juventus nel suggestivo scenario del Maradona che per l’occasione è una vera e propria marea azzurra. Spalletti con maestria arma una squadra in grado di distruggere totalmente la Vecchia Signora per 5-1. Bianconeri umiliati come non accadeva da tempo in Serie A e azzurri sempre più sicuri ed artefici del proprio destino. Kvaratskhelia e Osimhen ogni volta che giocano insieme fanno impazzire chiunque. Sono un’accoppiata letale.

Kvaratskhelia e Osimhen al Napoli
Kvaratskhelia e Osimhen al Napoli

L’eliminazione in Coppa Italia contro la Cremonese è quasi una tappa obbligata per il Napoli con Luciano Spalletti che schiera tutte riserve per dare riposo ai suoi fedelissimi. La sconfitta brucia è chiaro, ma una competizione in meno darà modo ai partenopei di concentrarsi al meglio su Serie A e Champions League. Nei seguenti turni di campionato arrivano altre due vittorie con Salernitana e Roma. I giallorossi di José Mourinho fanno di tutto per farla sudare al Napoli resistendo fino all’86 minuto sul risultato di 1-1. Poi entra Simeone, una vera e propria sentenza del gol quando contribuisce dalla panchina. Fa 2-1 e fa esplodere ancora una volta il Maradona.

A fine partita Mourinho dirà: “Al di là di una squadra molto brava, il Napoli ha la stella dei campioni: a volte la stella s’illumina per te, io lo so perché ho vinto 8 campionati, e quest’anno la stella illumina loro”.

La partita successiva, un netto 0-3 ottenuto nella trasferta del Napoli a La Spezia, non fa che legittimare ulteriormente lo strapotere della squadra partenopea. Arrivati alla 22a giornata di Serie A, gli azzurri affrontano la Cremonese, nei loro occhi la sconfitta bruciante in Coppa Italia. Il risultato è lo stesso del match precedente, ancora una volta 3-0, la squadra di Ballardini cade sotto i colpi dell’armata azzurra.

All’alba del successivo turno di campionato il Napoli è ospite del Sassuolo di Dionisi. La pratica è chiusa nel primo tempo, dopo 12 minuti Kvara mette in piedi un’altra puntata del suo show. Segna un gol allucinante partendo dalla metà campo, dribblando tutti ed infilando la palla in rete con un preciso piazzato rasoterra. Al 33′ Osimhen fa 2-0 con una rete quasi fisicamente impossibile. L’attaccante nigeriano è defilato sulla destra dell’area di rigore avversaria e riesce a metterla dentro da posizione impossibile. Guarda gli highlights del match, meritano.La stella si è illuminata e tutto gira perfettamente al Napoli di Luciano Spalletti che forse, dopo anni di Scudetti e trofei sfiorati con la Roma, potrà finalmente scrivere il suo nome nell’albo dei vincenti sollevando (quantomeno) il titolo di Campione d’Italia.

Stefano Gentili

Leave a Reply

Your email address will not be published.