Shopping pericoloso: un thriller nel mondo fashion

Shopping pericoloso: un thriller nel mondo fashion

ITALIA – E’ uscito nelle librerie il romanzo Shopping pericoloso di Stefania Giacomini, giornalista e conduttrice RAI. Un libro ambientato nel mondo della moda, ma con venature thriller. Sicuramente un’idea originale da regalare per chi ama leggere e ancor più se è affascinato dal mondo fashion.

La copertina che rappresenta una shopping bag è stata realizzata dalla figlia dell’autrice, l’architetto Ludovica Cirillo

Stefania Giacomini, giornalista e conduttrice RAI, è da qualche anno Direttrice di Goodinitalywebtv. Io ho approfittato della presentazione, avvenuta lo scorso 9 novembre nella Sala Protomoteca del Campidoglio, per farle delle domande e scoprire qualcosa in più su questo il libro.

Stefania Giacomini con Anna Fendi

Per sapere qualcosa di più di questa gustosissima novità editoriale ho intervistato Stefania Giacomini.

Shopping pericoloso è il suo primo romanzo di fiction diciamo. La sua pluriennale esperienza come giornalista di moda si era già espressa nel libro Il successo vien con l’abito. Questo libro è sempre ambientato nel mondo della moda ricco di riferimenti reali ma è venato di mistero.

Il mio primo libro il successo vien con l’abito, tradotto anche in inglese,  era il  risultato editoriale della mia inchiesta televisiva sulla moda. Contiene una  serie di interviste sulla storia della moda dagli anni 50 a oggi e consigli su come vestirsi al meglio. Shopping pericoloso vede come protagoniste  tre ragazze straniere, che ho inventato,  appassionate di moda. Infatti si sono conosciute durante una delle fashion week di Parigi. Questa passione condivisa  porta Ingrid,  Larissa  e Junko a  decidere di fare un viaggio all’insegna della moda e dell’arte con l’obiettivo di  approfondire la  conoscenza di alcune città, Lisbona e Roma. E’ un tour all’insegna del bello non limitato  solo  alla moda. Vanno a visitare vari quartieri alternativi.  Per esempio a Roma  il  Pigneto, San Lorenzo, l’ Esquilino. Come una guida raccontata.

Ecco perché queste due città? E perché tre ragazze straniere?

A Lisbona ci ho vissuto per un po’. Ho frequentato e conosciuto  il mondo della moda  partecipando a  varie manifestazioni  e ho visitato alcune realtà di stilisti e creativi del gioiello. E’ una città in voga che si sta risvegliando, piena di creatività. Roma è la mia città dove ho vissuto tutta la mia professione. Lisbona ha poi molti collegamenti con Roma. La chiesa di San Rocco ha beneficiato  dell’intervento di un architetto italiano, romano e nel sottosuolo di Lisbona ci sono dei reperti dell’antica Roma. Le ragazze sono straniere perché voglio far vedere queste città con l’occhio dello straniero,  da un altro punto di vista, straniante. Perché noi  di solito vediamo spesso i posti da cittadini, ce ne  lamentiamo .. però quando si va fuori e poi si  ritorna li guardiamo con occhi diversi, come fossimo stranieri.

Ad un certo punto però la storia assume toni diversi,  accadono cose misteriose ..

Questo romanzo si trasforma in un giallo. Larissa una delle tre protagoniste, si scoprirà, ha una doppia identità. E’ una detective.  Lo è diventata per cause di forza maggiore. Infatti  la sorella modella è rimasta vittima di una organizzazione malavitosa dedita alla tratta delle bianche. Larissa  a Lisbona si fa affascinare da un uomo molto seducente, Carlos. Lui è in realtà un esponente proprio  di questa organizzazione criminale. Le tre vivono  tutta una serie di peripezie e di avventure.  La cosa interessante è che io faccio interagire questi personaggi inventati con personalità esistite ed esistenti del mondo della moda. Faccio un esempio Luigi Borbone, stilista romano,  diventa un prezioso aiuto per le due ragazze prese di mira,. A casa di Renato Balestra si svolge una bella  festa …poi c’è Antonio Grimaldi che  diventa un tramite per permettere a  Junko di  incontrare il suo ex, un architetto francese, perso e ritrovato a Roma.

Nel libro si affronta il tema delicato del traffico di esseri umani.

Esatto. Un fenomeno di cui non si parla abbastanza e drammaticamente destinato a crescere. Anche  il Papa ha denunciato più volte il traffico di esseri umani  che tocca nel mondo  43 milioni di persone, una cifra sottostimata. Il protocollo delle nazioni unite contro il traffico di esseri umani è entrato in vigore solo nel 2003.

Altri progetti?

Non dico nulla . Per il momento dico solo che questo è un libro molto visuale.

Ma dal vedere le numerose e autorevoli presenze dei personaggi della moda e della cultura, prevedo che l’autrice abbia qualcosa in pentola che scotti. Nell’attesa della prossima sua iniziativa qui vi elenco qualche personalità che era presente alla conferenza del libro. In primis l’assessore Alessandro Onorato, poi molte personalità del mondo della moda e della cultura come  Anna Fendi, Fabiana Balestra, Sergio Valente, Rosalba Giugni, la soprano Chiara Taigi, Renzo Musumeci Greco, le stiliste Susanna Liso e Lucilla Paci, l’orafa Patrizia Corvaglia, il principe Guglielmo Giovannelli, il regista Enzo De Camillis, la produttrice Gioia Avvantaggiato, gli attori Giulietta Revel e Jonis Bascir hanno letto alcune pagine del libro.

Anna Maria Di Francesco
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