ITALIA – Ho avuto il piacere di intervistare il noto imprenditore Diego Russello. Scopriamo insieme di più su questo personaggio e sull’imprenditoria.
Diego Russello, classe 1963, siciliano di Agrigento, imprenditore da sempre; prima in famiglia e poi da solo, ci racconta cosa significa fare l’imprenditore in una società in continua evoluzione lanciando una sfida a chi vuole aprire una propria attività imprenditoriale.
Intervista a Diego Russello
Quanto è importante fallire per un imprenditore?
Per un Imprenditore fallire non è importante è Fondamentale, perché aldilà di quello che si impara studiando, nelle università , nella vita reale, lavorando in modo concreto , con casi veri, a volte ci sono delle cose che non dipendono direttamente da noi, e quindi i progetti possono fallire per cause esterne, dunque il vero punto importante è come ripartire e rialzarsi.
Come vede il successo nella vita Diego Russello?
Il successo per me è potere. Chiudere con positività i progetti che hai pensato ed iniziato, se arrivi fino alla fine , con un risultato positivo, quello è il Successo.
Che consiglio ti senti di dare ai giovani?
Ai giovani di oggi, consiglio di Studiare Tanto, viaggiare tanto, imparare le lingue, e mentre si studia provare anche a fare qualche lavoretto, anche qualcosa di diverso da quello che uno sta studiando,l’ importante è fare qualcosa, e poi non perdere tempo per cose inutili.
Avere una visione sana, e seguirla, cercando di migliorarsi, e poi guardare e studiare le storie di chi ha raggiunto il successo, e soprattutto come è riuscito a raggiungerlo.
Quale è il quid di una mente imprenditoriale?
Facile. Per me il quid è capire dove hai più capacità, cioè non sprecare il tempo a fare qualcosa per cui non sei in grado di farlo, meglio concentrarsi sulle cose che conosci o che ti appassionano. In questo modo si da energia positiva alla fatica che si ha per portare avanti e con successo qualsiasi attività imprenditoriale. Essere veri imprenditori significa rischiare del tempo, denaro, e tanta fatica, dunque se si ha una motivazione che deriva da una passione, curiosità e voglia di fare, allora si potrà raggiungere il successo, ma senza questi elementi, è difficile realizzarli. La fortuna esiste, ma è un elemento, che insieme a tutti gli altri farà la differenza, ma la sola fortuna non esiste. Inoltre imparare a gestire le sconfitte è importante perchè è un elemento che fortifica.
Cosa significa per te essere imprenditori della propria vita? Tutti possono essere imprenditori?
Beh essere imprenditori nella propria vita, è un modo di essere, si può diventare imprenditori, tutti possono diventare imprenditori, ma è un modo di vivere completamente diverso di chi vive con l’idea dello stipendio e del posto sicuro.
Sono 2 mondi completamente diversi, la mentalità è completamente diversa. Dunque se facciamo un conto numerico, gli imprenditori sono meno rispetto agli altri che vivono di stipendio. Il vero imprenditore non guarda l’ora per rientrare a casa, il vero imprenditore vive sempre nelle preoccupazioni, perché non è mai nulla sicuro, dunque è un tipo di vita non lineare, pertanto onestamente non per tutti.
Quanto gioca l’educazione nell’avere il giusto mindset impreditoriale?
Assolutamente l’educazione viene al primo posto.
Per essere un imprenditore di successo bisogna essere ben educati in tutti i sensi ed avere buone relazioni con le persone intorno
Vuoi raccontarci brevemente la tua esperienza?
La mia esperienza imprenditoriale, parte da lontano. Sono figlio di un Mercante D’Arte, mio padre commerciava Pietre Preziose, Diamanti, Tappeti Orientali Antichi. Dunque sono cresciuto con questa influenza, e dunque pur studiando e prendendo il Diploma di Ragioneria, poi mi iscrivo all’università di Siena in scienze economiche bancarie, ho sempre lavorato nel tempo libero, facendo commercio di Diamanti e Tappeti Orientali Antichi, per guadagnare dei soldi per me stesso.
Poi ho dovuto interrompere all’università poichè la mia fidanzata di allora rimase incinta e dunque decisi di diventare padre .Quindi ho iniziato a Lavorare da subito a pieno ritmo facendo lo stesso lavoro di mio padre.
Ma avevo voglia di conoscere cose nuove, e quindi a 22 anni faccio il mio primo viaggio da solo in Oriente, e vado ad Hong Kong, a trovare un Trader di Hong Kong di opere d’arti, cosi inizia la mia professione di Imprenditore, poco dopo apro la mia prima societa di trading ad Hong Kong,
E dunque da in poi inizio a frequentare l’oriente frequentemente, era il 1988, da li inizia tutto. Poi ho viaggiando per tutto il mondo facendo il Trader, fino a diventare oggi un Tradel di Metalli Rari e Terre Rare.
Allora Grazie Diego, buon lavoro!
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