ROMA – Dopo una lunghissima estate di calciomercato, il calciatore più iconico è arrivato da svincolato: Mats Hummels è giallorosso. Alla Roma serviva un difensore centrale esperto e ancora in grado di fare la differenza, chi meglio della leggenda della Ruhr?
Hummels alla Roma è un allineamento di pianeti. Il giocatore perfetto per i giallorossi al momento perfetto per la carriera del tedesco. Nato il 16 dicembre 1988 a Bergisch Gladbach, Mats rappresenta una delle figure più iconiche del calcio tedesco e mondiale. La sua carriera è una saga di successi, leadership e una resilienza straordinaria che ha attraversato tre decenni, lasciando un’impronta indelebile nelle squadre per cui ha giocato e nella nazionale tedesca. A 35 anni, Hummels continua a scendere in campo ad altissimi livelli e ha trasformato ogni fase della sua carriera in un esempio di tenacia e impegno.
Gli inizi e l’ascesa
Il percorso di Mats nel mondo del calcio iniziò fin da giovanissimo. Cresciuto nel vivaio del Bayern Monaco, fu presto evidente che possedeva doti tecniche e tattiche superiori. Nonostante il debutto professionale nel 2007 con i bavaresi, il Bayern decise di cederlo in prestito al Borussia Dortmund nel 2008, un trasferimento che avrebbe cambiato radicalmente la carriera di Hummels. Fu sotto la guida di Jürgen Klopp che Mats si sviluppò in uno dei difensori centrali più completi d’Europa.
A Dortmund, Mats trovò il terreno ideale per crescere. La sua fisicità, la visione di gioco e l’abilità nel gestire il pallone lo resero il perno difensivo della squadra. La sua capacità di far partire l’azione dalla retroguardia, unita a un posizionamento impeccabile e a una leadership naturale, fecero di lui uno dei principali artefici dei successi del Borussia. Tra il 2010 e il 2012, sotto Klopp, Hummels contribuì a due storici titoli di Bundesliga consecutivi, facendo da fulcro di una delle difese più solide della lega.
L’apice della carriera con la Germania e il ritorno al Bayern Monaco
Oltre ai successi con il Borussia, Hummels divenne un pilastro della nazionale tedesca. La sua consacrazione internazionale avvenne ai Mondiali del 2014 in Brasile, dove la Germania trionfò. Mats giocò un ruolo chiave nella vittoria della Mannschaft, segnando gol cruciali, come quello nei quarti di finale contro la Francia. Le sue prestazioni impeccabili in difesa gli valsero l’inclusione tra i candidati al Pallone d’Oro del torneo, oltre che un posto nella formazione ideale del Mondiale. Con la vittoria del trofeo, Hummels cementò il suo status di uno dei migliori difensori al mondo.
Dopo otto anni gloriosi a Dortmund, nel 2016 Hummels decise di tornare al Bayern Monaco, la squadra che lo aveva formato. Durante i suoi tre anni a Monaco, Hummels continuò ad accumulare trofei, vincendo tre campionati di Bundesliga e diventando un pilastro difensivo della squadra. Tuttavia, verso la fine della sua esperienza al Bayern, le sue presenze diminuirono, suscitando interrogativi sulla sua tenuta fisica e sul suo futuro a lungo termine.
Il ritorno a Dortmund: la rinascita
Nel 2019, Hummels fece ritorno al Borussia Dortmund, una mossa che inizialmente suscitò scetticismo. Tuttavia, Mats dimostrò rapidamente che aveva ancora molto da dare. Nonostante i 30 anni suonati, il difensore rientrò a Dortmund con la stessa grinta e determinazione che lo avevano reso una leggenda. Nei cinque anni successivi, Hummels fece oltre 30 apparizioni in ogni stagione, diventando una figura cruciale per la squadra. La sua leadership fu particolarmente evidente nel 2021, quando guidò il Borussia alla vittoria della DFB-Pokal, rompendo un digiuno di titoli che durava da cinque anni.
Con oltre 500 presenze con la maglia del Borussia Dortmund, Hummels è secondo solo a Michael Zorc nella classifica delle presenze con il club. La sua capacità di essere un leader in campo, soprattutto nei momenti di difficoltà, è stata una delle sue caratteristiche distintive, ispirando generazioni di giovani giocatori sia dentro che fuori dal campo.
L’annata 2023/2024
La stagione 2023/2024 ha visto Mats Hummels scrivere un nuovo capitolo epico della sua carriera. Nonostante l’età avanzata per un calciatore, Hummels ha guidato il Borussia Dortmund in una straordinaria campagna di Champions League. Nei quarti di finale contro l’Atlético Madrid e nelle semifinali contro il Paris Saint-Germain, le sue prestazioni difensive furono monumentali. In entrambe le gare, Hummels vinse il premio di migliore in campo, dimostrando una volta di più la sua classe e la sua capacità di esibirsi ad alti livelli anche contro i migliori attaccanti del mondo.
In particolare, la doppia sfida contro il PSG fu una delle sue performance più memorabili. Nonostante non fosse direttamente incaricato di marcare Kylian Mbappé, Hummels riuscì a neutralizzare gran parte delle sue folate offensive, dimostrando una forma fisica e mentale straordinaria. La sua capacità di gestire la pressione in momenti decisivi ha ispirato la squadra e i tifosi, conducendo Borussia Dortmund alla finale di Wembley.
Hummels alla Roma
In Germania qualcuno speculava già sul suo ritiro e su un eventuale precoce inizio di carriera da allenatore. E anche se Mats avesse scelto di smettere con il calcio giocato, avrebbe avuto comunque già assicurato il suo posto tra i giganti del calcio. La sua carriera, costellata di successi nazionali e internazionali, è un esempio lampante di cosa significhi essere un campione, non solo per il talento, ma per la dedizione, l’intelligenza e la capacità di evolversi con il tempo.
Hummels però, nonostante si sia preso tutto il tempo del mondo per decidere con quale squadra farlo, ha sempre avuto chiaro il fatto di voler continuare da calciatore. E ha scelto di farlo con la Roma. I contatti tra la leggenda della Ruhr e i giallorossi c’erano stati già a giugno, ma la pista si era raffreddata poiché domanda e offerta economica non coincidevano.
Mats, durante il calciomercato estivo, tra un gelato e l’altro, ha trattato con quasi 15 club senza trovare mai un accordo definitivo con nessuno. Così, essendo svincolato, a mercato concluso, quasi come segno del destino, quei contatti con la Roma, ancora in cerca di un difensore di livello, sono tornati caldi. L’accordo è stato trovato per un contratto annuale sulla base di 2.5 milioni di euro. Hummels è il leader difensivo per antonomasia, uno come lui viene a Roma per mettere tutti seduti ad imparare il ruolo del difensore come si deve. Forse quest’avventura a Roma è il canto del cigno di Hummels, ma i romanisti sono ben contenti di sentirlo riecheggiare per i vicoli della città eterna.
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