ROMA – De Rossi viene esonerato dopo appena 4 partite di campionato con un contratto di 3 anni in vigore. Al suo posto arriva Juric.
De Rossi esonerato, proprio come accaduto con Mourinho la notizia arriva la mattina presto, come un fulmine a ciel sereno, per sconvolgere la giornata dei romanisti. Questa scelta societaria nun se pò spiegà proprio come lo slogan scelto dalla stessa per la campagna abbonamenti di questa stagione che, per l’ennesima volta, ha registrato un sold out.
Un errore di concetto
Il problema è a monte. Daniele De Rossi si è seduto sulla panchina della Roma nel post Mourinho, in un momento in cui nessun altro lo avrebbe fatto e ben consapevole che sarebbe stato un parafulmine. A fine anno la società ha scelto di rinnovare il contratto di DDR per altri 3 anni. Ora, se si fa un rinnovo da più di 3 milioni a stagione, vuol dire che si crede fermamente nella figura del proprio allenatore. Altrimenti, dopo quesi 6 mesi, si sarebbe puntato su un altro profilo, magari più esperto. Con De Rossi era sottintesa una necessaria fase di sviluppo e di conseguente pazienza.
Sono andati via 22 calciatori tra prestiti e cessioni e ne sono arrivati 13. Il calciomercato è stato fatto, seppur con diverse lacune e ritardi, seguendo le idee di campo di mister De Rossi. Sono arrivati Soulè, Dovbyk e Konè, solo alcuni dei nomi funzionali al suo calcio e che DDR in prima persona ha contattato per averli nei propri ranghi. Ma serviva tempo. L’allenatore ha fatto la preparazione estiva con esuberi e ragazzi del settore giovanile in attesa del completamento della rosa che è avvenuto addirittura a mercato chiuso con le recenti aggiunte di Hermoso ed Hummels. In mezzo a tutto ciò spiccano i casi Dybala, Danso e per ultimo Zalewski che non hanno di certo facilitato la gestione di questa Roma.
Ecco, con queste premesse, esonerare dopo 4 partite De Rossi senza dargli il tempo di lavorare con questa nuova squadra, è davvero inconcepibile. Questa non è programmazione, per fare calcio ci vogliono sensibilità, competenza e progettualità. Nun se pò spiegà.
Arriva Juric
Al posto della leggenda giallorossa ecco Ivan Juric. L’ex Torino è stato proposto, dopo il “no” di Stefano Pioli e di altri possibili profili, come nuovo allenatore della Roma dal suo agente Giuseppe Riso, lo stesso che cura gli interessi di Mancini, Cristante e Baldanzi. L’uomo a capo di GR Sports, in ottimi rapporti con la CEO Lina Souloukou, stamattina si è recato a Trigoria e ha definito l’accordo per il proprio assistito sulla base di un contratto da circa 2 milioni di euro annui per un anno più opzione per un altro anno in caso di qualificazione alla prossima Champions League.
Ora Juric, che oggi pomeriggio sta dirigendo il primo allenamento da neo tecnico della Roma, dovrà fare i salti mortali. Si, perché la società, almeno da quanto fa filtrare, avrebbe esonerato De Rossi per paura che questo non riuscisse a condurre la squadra in Champions League visti i risultati di queste prime 4 gare. Ecco, in questo senso, con tutto il rispetto per Juric, è quantomeno lecito chiedersi se lui sia il profilo giusto per raggiungere gli obiettivi prefissati. In ogni caso, il croato è il nuovo allenatore della Roma e, in quanto tale, merita sostegno. L’augurio è che da un inizio di stagione tremendo possa scaturire qualcosa di bello in corsa, ma ad oggi essere positivi è davvero difficile.
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