ITALIA – Un campione nella vita, un campione del mondo, un idolo per ogni romanista esistente, oggi 24 luglio 2023, compie 40 anni. È il compleanno di De Rossi, il capitan futuro che ha fatto innamorare Roma.
È il compleanno di De Rossi, oggi 24 luglio. Se la matematica non è un opinione 24 così come 16, il suo amato numero di maglia con la Roma, sono multipli di 8. Otto sono anche i Re di Roma di cui sette risalenti a migliaia di anni fa, i nomi che alle scuole elementari abbiamo imparato tutti a memoria. L’ottavo sovrano dell’Impero Romano è stato invece eletto a furor di popolo nel corso degli anni viste le sue gesta in battaglia e l’amore mostrato per il giallo e per il rosso. Eh si, si tratta ovviamente di Francesco Totti.
Proprio quell’eterno capitano che, chiaramente senza volerlo, ha sempre oscurato Daniele De Rossi facendolo essere infinitamente “Capitan Futuro”. Si perché Totti ha indossato la fascia al braccio fino al suo ritiro nel 28 maggio 2017 dando l’occasione poche volte (seppur in totale più di 200) a DDR di essere capitano. Il ragazzo di Ostia ha avuto l’onere e l’onore giusto quando Er Pupone era infortunato o comunque quando quest’ultimo non era in campo.
Ciononostante, il rapporto tra i due leggendari romani e romanisti, a discapito delle insinuazioni di chi non vuole bene né a loro né alla Roma, è sempre stato corretto. I due insieme hanno condiviso anni di romanità e romanismo indimenticabili oltre che qualche trofeo importante tra cui una Coppa del Mondo vinta nel 2006 e uno Scudetto il cui trionfo risale al 2001. “Abbiamo giocato venti anni insieme, la nostra è un’amicizia vera. Ci siamo abbracciati dopo i gol, ci siamo frequentati fuori dal campo, abbiamo avuto anche delle sonore litigate. É anche capitato di non parlarci per un mese ma poi è sempre finita a risate. Vita vera, non recitata”. Queste le parole di De Rossi sul suo rapporto con Totti rilasciate in un’intervista a GQ di qualche anno fa.
Dalla stagione dopo il ritiro del Capitano per antonomasia, De Rossi è stato incoronato finalmente legittimo capitano ma per troppo poco tempo. Proprio il giorno dell’addio al calcio del 10 di Porta Metronia, Daniele sigla la rete del 3-2 sul Genoa mandando la Roma in Champions League. Passano appena due anni, nel mezzo la storica semifinale con il Barcellona in cui Capitan Futuro sigla il 2-0 e, dopo 616 presenze e 63 reti e 60 assist in tutte le competizioni, in 18 anni di militanza, per via dei rapporti logorati con l’allora società giallorossa, decide di lasciare casa e trasferirsi al Boca Juniors.
De Rossi e la Roma: una cosa sola, poi l’avventura al Boca
“Ho un solo rimpianto, quello di poter donare alla Roma una sola carriera.” Una frase pronunciata da De Rossi che vale più di qualsiasi altra cosa. D’altronde lui ha sempre dimostrato in campo l’amore per la sua Roma. Daniele lottava, godeva e si infuriava per la Lupa. Ha sempre mostrato grinta, rabbia e fame, tutte caratteristiche che lo hanno reso l’idolo dei romanisti. Nel tempo i tifosi hanno localizzato questo tratto interiore di De Rossi nella vena che gli spunta sottopelle nel collo quando grida, una specie di manifestazione della sua anima capace di prendere vita propria e di comandare il suo padrone.
Una tifoseria che si è sempre sentita rappresentata da Daniele come è facilmente intuibile da cori e striscioni made in Curva Sud: “Con la mentalità di un ultras in campo…Daniele De Rossi il nostro vanto” . Tanto era forte il sentimento per la “Maggica” che Daniele non l’avrebbe mai lasciata. Lui che l’ha sempre difesa dalle malelingue, lui che l’ha tenuta stretta tra le sue braccia cullandola come una figlia. Purtroppo la presidenza dell’epoca sembrava essere cieca. L’altro amore di De Rossi, forse quello ancor più primordiale è il calcio o meglio il futbol. Quel calcio sudamericano, di fantasia e valori in cui il ragazzo cresciuto nell’Ostiamare si riconosce tutt’ora totalmente.
Un ideale sportivo ed emotivo affascinante a tal punto da spingerlo a firmare per il Boca Juniors. Un’avventura che poteva andare meglio certo, ma nonostante gli infortuni e le sole 7 presenze condite da un gol, De Rossi ha respirato e fatto sua la cultura, la tradizione, l’emozione che fanno parte dell’atmosfera attorno alla squadra della Bombonera. A GQ Capitan Futuro racconta: “Un’esperienza che umanamente mi ha dato tantissimo. Mi portavo dentro da sempre la voglia di giocare in quello stadio lì. Fuori da Roma il Boca era il mio club ideale e mi sono tolto lo sfizio”
Capitan Futuro allenatore
Nel giorno del compleanno di De Rossi siamo in piena estate. In questo periodo impazza il calciomercato che non riguarda solo i calciatori ma anche gli allenatori. Dopo l’esperienza sulla panchina della Nazionale Italiana, a fianco di Roberto Mancini, parentesi in cui ha contribuito alla vittoria di Euro 2020, l’ex numero 16 della Roma ha firmato un contratto come allenatore della SPAL. L’esperienza sulla panchina del club emiliano non è delle migliori, De Rossi riesce a instaurare un ottimo rapporto con lo spogliatoio ma la squadra è davvero male assortita e debole per competere nel campionato di Serie B. L’arrivo del suo ex compagno alla Roma, Radja Nainggolan lo illude per un paio di partite di aver invertito la rotta. Poco dopo, per via anche di una società volubile e per nulla onesta, viene esonerato.
In questa turbolenta estate di avvicendamenti in panchina, Mister Daniele è stato accostato alla Sampdoria che, retrocessa, ha deciso però di puntare su Andrea Pirlo. Nei giorni scorsi, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, De Rossi avrebbe rifiutato la panchina della Ternana. D’altronde nel club umbro, reduce dalle dimissioni di Aurelio Andreazzoli, a livello societario c’è molta confusione. In attesa di una nuova avventura come allenatore, DDR si gode l’estate e il suo compleanno. La certezza è che la leggenda giallorossa diventerà un grande tecnico, come detto da chiunque lo ha conosciuto, l’augurio è che torni presto a casa per essere ancora una volta il condottiero della sua amata Roma.
- Monza-Roma, Ghisolfi sbotta: ma a pagare è la Roma – 7 Ottobre 2024
- Niccolò Pisilli: buon viaggio (insieme)! – 30 Settembre 2024
- De Rossi esonerato: Nun se pò spiegà – 18 Settembre 2024