BOLOGNA – Nella serata di sabato 4 Novembre Zona Roveri Music Factory si è tinta di sfumature di rosa per l’anteprima della rassegna musicale Color Fest, giunta quest’estate alla sua quinta edizione. A Bologna Flavio Pardini, in arte Gazzelle, porta un po’ di nostalgia con le sue canzoni evocative.
Ad anticipare i contenuti della rassegna, particolarmente vicina all’arte indipendente e promossa dall’associazione culturale “Che cosa sono le Nuvole”, è stato il romano Flavio Pardini, in arte Gazzelle.
Come le famose Adidas Gazzelle alle quali sì è ispirato nella creazione del suo alias, questo giovane cantautore è diventato in poco tempo un “must-have” per il giovane pubblico indie, amante di artisti del calibro di Calcutta, I Cani, Thegiornalisti, Canova, artisti ai quali lo stesso Gazzelle si è altamente ispirato.
Con un disco uscito da nove mesi (prodotto dall’etichetta Maciste Dischi), un tour di successo e 60 date alle spalle, Gazzelle ha portato a Bologna la sua musica che miscela il cantautorato moderno con sfumature di synth pop. Con un’ora e mezza di ritardo e un pubblico fremente che grida il suo nome, finalmente Gazzelle si presenta sul palco attaccando con il brano “Balena”. La scelta di questo brano come apertura del concerto è esplicativa della musica di Gazzelle, una musica che parla per immagini, raccontando di amori arrabbiati, deludenti, stando sempre attenta a lasciare spazio a una nota di speranza che va dritta nei cuori dei ventenni che lo ascoltano e che per tutta la sera cantano a squarciagola ogni pezzo.
Flavio non è un animale da palcoscenico, si muove calmo, trascinato dalla musica e trova sempre un momento per interagire con il pubblico, tra un sorso di moscow mule e una sigaretta accesa. Al pubblico bolognese Gazzelle porta un po’ di nostalgia, con i suoi maglioni anni ’90 e le sue canzoni evocative quali “NMRPM” e “Quella te” ma non mancano i momenti di sfogo nei quali si salta e si balla, cantando a tutto fiato tracce quali “Sayonara” e “Zucchero filato”. Il concerto si conclude con due bis e tanti applausi, lasciando spazio al dj set.
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