L’Ombra di Rol: la Torino esoterica del Commissario Moretti

L’Ombra di Rol: la Torino esoterica del Commissario Moretti

TORINO – Cosa ha a che fare l’assassinio di uno stimato libraio con una serie di efferati delitti a sfondo sessuale perpetrati ai danni di giovani ragazze da un serial killer nel 1861? È quello che scoprirà il commissario Paolo Moretti, che in questa sua nuova indagine si trova catapultato suo malgrado ancora una volta nella “Torino magica”.

Torino, la città esoterica per eccellenza, fa da sfondo al ritorno del commissario Paolo Moretti, personaggio riuscitissimo nato dalla penna di Enzo Orlando. Il titolo dell’ultima fatica dello scrittore è L’Ombra di Rol e vede il protagonista indagare sull’assassinio di uno stimato libraio, avvenuto in concomitanza con la prestigiosa manifestazione dei Portici di Carta. Me lo sono portato in un weekend di relax sulle Dolomiti, e l’ho letto tutto d’un fiato come i precedenti.

Il libro L’Ombra di Rol mentre lo leggevo sulla terrazza assolata con difronte il panorama delle Dolomiti in una bellissima giornata settembrina

Del libro di Orlando colpisce subito la complessità del caso, dove a far da padrone, sono due piste tanto plausibili quanto opposte, entrambe da non sottovalutare. La prima è legata al ritrovamento di una lettera consegnata da uno sconosciuto al libraio proprio il giorno prima del delitto, una lettera inquietante che racconta di numerosi delitti a sfondo sessuale avvenuti nel 1861; l’altra invece, catapulta (ancora una volta) il commissario Moretti e i suoi abili collaboratori nella “Torino magica”, personificata da una baronessa medium e da Gustavo Rol, un famoso sensitivo dall’aria sospetta.

La molla dell’intrigo della trama si carica proprio a causa di Rol, che taluni considerano un autentico sensitivo, dotato di poteri straordinari, e altri un lestofante, un costruttore di inganni, un architetto di imbrogli. Ciò non di meno, allora come adesso, Rol continua a far parlare di sé e dei suoi prodigi, veri o presunti.

Come al solito, Enzo Orlando che avevo già avuto modo di incontrare, mette a segno un giallo ben costruito. La saga del commissario Moretti funziona ancora, la scrittura piana e scorrevole, offre al lettore la possibilità di leggere L’Ombra di Rol in qualsiasi momento della vita quotidiana. Molto graditi i riferimenti musicali al jazz e al mondo dell’esoterismo, tradizionalmente spiccato in Piemonte e in particolare a Torino.

C’è quest’ombra, un’ombra occulta che aleggia per tutto il racconto e ovviamente, il finale stravolge ogni certezza costruita in precedenza.

Un giallo che si rispetti non trova soltanto nello scorrere della trama intricata la sua esaltazione, ma anche nel contesto storico-sociale che viene raccontato. E questo, come in tutte le opere antecedenti narranti le vicende del buon Moretti, viene fatto molto bene: il contesto post unitario viene infatti trattato in maniera originale e senza l’uso di qualsiasi tipo di fastidiosa e inutile retorica.

L’autore del libro, Enzo Orlando

Infine, il protagonista. Moretti. E’ un leader, un condottiero di un gruppo di colleghi che rispetta e considera pedine utili per la risoluzione del caso. Per lui, nonostante il carattere scettico e il modo di fare imbronciato, non si può che provare simpatia e sperare che le avventure legate a questo personaggio mai banale, continuino.

L'ombra di rol

Bonfirraro Editore

 

 

L'Editore

Leave a Reply

Your email address will not be published.