Incontro con un piccolo editore per consigliarvi un libro da regalare Natale

Incontro con un piccolo editore per consigliarvi un libro da regalare Natale

ROMA – Si può essere originali anche se si vuole regalare un libro a Natale? Ho visitato la diciottesima edizione della Fiera Più Libri più Liberi dedicata alla piccola e media editoria, con tanti piccoli e medi editori cercando delle novità pubblicate dalle case editrici indipendenti. Tra le realtà che più mi hanno colpito, c’è sicuramente D Editore, casa editrice con un’identità originale e ben definita. Se siete ancora indecisi su quale libro regalare per Natale, vi consiglio di dare un’occhiata alle loro proposte. Ecco la mia intervista a Emmanuele Jonathan Pilia con le sue proposte e consigli.

Destreggiandomi nella giungla degli eventi di Più Libri più Liberi, fortunatissima e riuscitissima fiera capitolina della piccola e media imprenditoria (numeri da record anche quest’anno), non ho potuto non notare le proposte della casa editrice D Editore, progetto culturale che vuole entrare nel dibattito sui cambiamenti del nostro mondo.

D Editore si pone come obiettivo quello di e riportare e lanciare tematiche che in Italia hanno difficoltà ad entrare nel territorio. Questa identità, ben definita, mi ha colpito immediatamente e non mi sono lasciata scappare l’occasione di intervistare l’ideatore del progetto nonché mia vecchia conoscenza, vale a dire l’editore Emmanuele Jonathan Pilia

Emmanuele Jonathan Pilia D Editore

Insomma, se volete regalare un libro a Natale, e volete un’idea originale, vi consiglio di dare un’occhiata a questa giovane casa editrice che nello spirito della 18′ edizione di Più Libri più Liberi ha detto la sua alla grande.

D EDITORE, INTERVISTA A EMMANUELE JONATHAN PILIA

d editore

Ciao Emanuele, ci racconti la storia della tua casa editrice?

Buongiorno a te Fabiola e a tutti i lettori di MyWhere. D Editore nasce 7 anni fa con l’obiettivo di riportare in Italia autori e temi che nel nostro paese hanno sempre avuto poco spazio. Affrontiamo tematiche particolari, abbiamo un orientamento straordinariamente politicizzato, non abbiamo paura di mostrare la nostra identità. Inizialmente, siamo partiti con la saggistica, toccando argomenti delicati e particolari come la tecnologia, la modernità o la bioetica femminista.

Quali sono i vostri titoli più fortunati?

Mi viene in mente La società degli Automi, di Riccardo Campa, che ha colpito molti lettori. Gli studi raccolti in questo volume si chiedono se la comparsa di computer e robot di nuova generazione, che mostrano un comportamento sempre più simile a quello degli esseri umani, se non addirittura sovrumano, non ci stia portando verso un punto di non ritorno che ci lascerebbe poche vie d’uscita. Un altro titolo importante di D Editore è senza dubbio Datacrazia di Daniele Gambetta, che racconta come i Big Data stiano cambiando il nostro tempo.

Un’idea originale per regalare un libro a Natale a una persona cara o a qualche amico che vogliamo sorprendere?

Se devo sceglierne uno su tutti, ti dico Cronofagia di Davide Mazzocco, libro che evidenzia come il capitalismo stia distruggendo il tempo che abbiamo disposizione. Questa forma economica non ha più bisogno del nostro denaro ma si concentra appunto, sul tempo. Nel libro, spieghiamo come difenderci da tutto questo.

Oltre alla saggistica, vedo anche tante proposte legate alla letteratura…

Negli ultimi anni stiamo spaziando molto. La letteratura per noi è un genere importante e manteniamo sempre lo stesso approccio: vogliamo mettere in primo piano temi che nascondono storie straordinarie, spesso nascoste, ma che danno forma al nostro tempo. In questo senso, abbiamo dato molto spazio alla letteratura nordamericana, anche se il nostro obiettivo è continuare a variare.

regalare un libro

Scegliamo insieme un libro di cui mi vuoi parlare…

Beh, potremmo parlare di Racconti Ritrovati dedicato alla figura di Emanuel Carnevali, uno dei più grandi geni letterari del ‘900, capace di influenzare in modo indelebile la letteratura newyorkese della prima metà del secolo scorso. Carnevali è il più grande autore bisessuale della storia, nonché uno dei più importanti autori maledetti italiani, ma questo la gente non lo sa. In Italia non è mai stato trattato o, peggio, accolto.

In che senso?

Quello di Carnevali è un mistero perché negli USA è oggetto di studio e di culto. Considerate che Autori come John Fantes scriveranno racconti e libri dedicati a lui come figura. La cosa pazzesca è la potenza e l’estrema delicatezza del suo stile narratorio. Possiamo definirlo uno scultore della parola.

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La copertina di Racconti Ritrovati con l’immagine coordinata retrò della casa editrice

La vostra operazione in Racconti Ritrovati sembra quasi uno scavo archeologico più che un ritrovamento…

Quello che hai tra le mani non è un semplice libro. Racconti Ritrovati tenta l’ambizioso progetto progetto di far riemergere i resti del poeta nero, come venne soprannominato da William Carlos Williams, troppo a lungo rimasti sepolti sotto un cumulo di indifferenza. Molti dei suoi manoscritti furono dati alle fiamme dalla sua famiglia per paura delle ritorsioni del regime fascista visto che lui era antifascista. Qualcosa però si è salvato e l’abbiamo messo insieme.

A chi consigli di regalare questo libro a Natale?

E’ una lettura ideale per chiunque ami la bella scrittura, per chiunque voglia entrare in un’esperienza di lettura che possa catapultarlo in una dimensione a metà tra l’intimista e il definitivo. Carnevali è un autore definitivo appunto, ha la stessa potenza di mille soli e la stessa debolezza di un fanciullo.

Hai qualche altro consiglio per questo periodo dell’anno?

Mi viene in mente UfoCiclismo, il primo libro italiano che parla di cicloattivismo, questa forma meravigliosa di protesta assolutamente pacifica e ludica che si innerva all’interno delle città come se fosse un corpus alieno.

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Da qui appunto, UfoCiclismo…

Esatto. Gli Ufociclisti sono quegli individui che in massa, attraverso le biciclette, entrano in una città costruita a forma di automobile per sconvolgerla. L’Ufociclismo nasce come forma di resistenza attiva al modello urbano della città fortezza e della città esplicita, offrendo strumenti per descrivere, condividere e valorizzare la pratica spontanea dell’esplorazione e della ridefinizione del territorio, per deaddomesticarsi dalle distopiche atmosfere quotidiane e per predisporsi a strani ed extra-atmosferici incontri.

Non vedo l’ora di leggerlo, mi sembra un’idea originalissima.

 Sito della casa editrice

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Io in fiera più libri più liberi durante l’intervista a Emmanuele Jonathan Pilia di D Editore

Foto MyWhere©

Fabiola Cinque

One Response to "Incontro con un piccolo editore per consigliarvi un libro da regalare Natale"

  1. Lamberto Cantoni
    Lamberto Cantoni   10 Dicembre 2019 at 09:35

    Pilia appare intelligente e preparato. Dovremmo collaborare con la sua casa editrice. La cronofagia e l’Ufociclismo sono due genialate. Speriamo siano premiate dai lettori.

    Rispondi

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