Il Collegio: ecco il Cocktail di amicizie di Jada Rubini

Il Collegio: ecco il Cocktail di amicizie di Jada Rubini

ITALIA – Pubblicato nel 2019 dalla casa editrice patavina Elmi’s World, Il Collegio: Cocktail di amicizie è il secondo romanzo di Jada Rubini, e racconta la storia di Jasmine, una ragazza di provincia di ventun’anni alle prese con l’alternanza studio-lavoro che alloggia in un convitto femminile.

Jada Rubini, classe 1997, è una studentessa di filosofia presso l’Università di Padova che sta pian piano emergendo come scrittrice. Distintasi in vari concorsi letterari, ha esordito nel 2016 con il romanzo breve Dall’altra parte della paura, seguito poi nel 2016 da Frammenti di cielo, una breve raccolta contenente tutti i racconti con cui l’autrice ha vinto i concorsi letterari che l’hanno vista trionfare. Entrambe autopubblicate, le due opere hanno riscosso un buon successo locale, lasciandosi apprezzare per la capacità con cui è stata piegata l’influenza autobiografica al fine di descrivere al meglio le sensazioni che emergono dalla pagina.

Pubblicato nel 2019 dalla casa editrice patavina Elmi’s World, Il Collegio: Cocktail di amicizie è il secondo romanzo di Jada Rubini, e racconta la storia di Jasmine, una ragazza di provincia di 21 anni alle prese con l’alternanza studio-lavoro che alloggia in un convitto femminile. Qui la protagonista conoscerà altre cinque ragazze, con cui instaurerà un rapporto di amicizia viscerale e profondamente sentito. E, naturalmente, ci sarà anche spazio per l’amore. Il tutto sullo sfondo della vita universitaria tra le luci e i bellissimi scorci della città di Padova.

La copertina del libro di Jada Rubini

Per chi ha seguito sin dall’inizio la parabola artistica dell’autrice, Il Collegio: Cocktail di amicizie segna il primo suo vero traguardo verso una maturità artistica sempre più florida. Chi invece non fosse a conoscenza di questa promessa della narrativa troverà in questa terza opera, senza spoilerare troppo, un bel ritratto di un’amicizia che è per prima cosa condivisione dei tormenti delle proprie storie personali come delle incertezze del presente. Certo, la vicenda potrà non raccontare nulla di nuovo, ma è quel tipo di storia in cui una qualunque coetanea di Jasmine può trovare spunti su cui meditare, e dimostra che si può comunque sviscerare situazioni e personaggi ordinari senza per forza optare la via dello stereotipo.

Il romanzo si fa notare per una prosa fluida e sempre spigliata; ma soprattutto colpiscono le pennellate di arguta ironia con cui vengono sviluppate, quasi si trattasse di un flusso di coscienza, tutte le sensazioni di Jasmine, che ci accompagna passo dopo passo in un percorso di crescita davvero piacevole e interessante. Malgrado la brevità della narrazione (poco meno di duecento pagine), la ricchezza tematica viene dosata e indagata alla perfezione: i rapporti umani non sono mai macchiettistici; la componente sentimentale è tratteggiata con la medesima cura, velandosi appena di un erotismo scevro da volgarità; il dipinto della vita universitaria non perde mai di verosimiglianza.

Insomma, si arriva alla fine con la voglia del bis e la coscienza di aver appena inspirato una boccata d’aria fresca per il panorama di un’editoria fin troppo satura di testi tutti uguali, realizzati a cottimo con lo stampino. Recuperate Il Collegio: Cocktail di amicizie e non resterete delusi.

Riccardo Antoniazzi

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