I 15 migliori Western della storia del cinema

I 15 migliori Western della storia del cinema

MONDO – Il western è il genere più popolare della storia del cinema, e di seguito ne ripercorriamo quindici tappe fondamentali che ne offrano la miglior fotografia.

Si può dire che il western abbia praticamente inventato Hollywood, portando al cinema milioni di persone grazie alla presenza di star del calibro di John Wayne, Henry Fonda, Elvis Presley, Clint Eastwood e Christian Bale. Il filone ha avuto innumerevoli alti e bassi, e scegliere solo quindici tra i migliori western della storia del cinema rischia di non far comprendere la sua complessità; tuttavia siamo convinti possano essere un ottimo punto di partenza per lanciarsi alla scoperta del genere più popolare e prolifico di sempre.

Alba fatale (William A. Wellmann, 1943)

I migliori Western della storia del cinema:
I migliori Western della storia del cinema: Alba Fatale

Per questo film la definizione di “western” è corretta ma rischia di sminuirlo. È per prima cosa un grandissimo dramma incentrato su una cittadina dell’Ovest s’improvvisa giudice per un omicidio, decidendo di linciarne i colpevoli pur sulla base di effimere prove. L’idea di giustizia è messa al bando, e i rapporti tra vittima e carnefice si ribaltano, con la prima destinata a perire e il secondo costretto a fare i conti con i propri peccati. Negli anni Quaranta non era così ovvio girare un western così nichilista, e malgrado la presenza di un divino Henry Fonda come protagonista non è un titolo di cui si serba ricordo: questa lista interviene a tributargli i giusti onori.

Mezzogiorno di fuoco (Fred Zinnemann, 1952)

I migliori Western della storia del cinema: Mezzogiorno di Fuoco

A vederlo a quasi settant’anni dalla sua uscita non ha perso nulla del suo smalto. Regia composta, tempi scanditi alla perfezione per tenere in circolo la suspense e una sofferta storia d’amore e vendetta avvincono come in pochi casi. Piccole direttive hollywoodiane non inficiano alla riuscita di una sceneggiatura che offre un campionario sfaccettato di caratteri incapaci di stabilire il bene e il male.

Il cavaliere della valle solitaria (George Stevens, 1953)

I migliori Western della storia del cinema: Il Cavaliere della valle solitaria

Le persone che hanno “addomesticato” il West nelle sue epoche più pericolose hanno cominciato a rendersi conto di veder minacciato il proprio status quo, una volta che la civilizzazione ha cominciato a prendere il sopravvento. Il Cavaliere della valle solitaria di George Stevens racchiude in sé queste contraddizioni, l’impossibilità della vita pacifica e il fascino irresistibile del grilletto facile. Stevens dirige con la sua mano solida, e l’impassibile incedere tragico della vicenda tesse non indifferenti parallelismi con l’esperienza del regista durante la Seconda Guerra Mondiale.

Sentieri selvaggi (John Ford, 1956)

I migliori film western e John Wayne
I migliori Western della storia del cinema: Sentieri Selvaggi

Probabilmente il western più famoso della storia del cinema, meditazione sull’odio razziale come reazione al timore della perdita della supremazia sessuale e dell’ibridismo tra etnie. John Wayne, nel ruolo più oscuro e spigoloso della sua carriera, è protagonista di questa intensa epopea psicologica che John Ford dirige da vero maestro. Mai la Monument Valley è stata ripresa con tale magnificenza formalistica, mai i bagliori fiammeggianti di un tramonto sono stati così minacciosi come in Sentieri Selvaggi; ma i grandi momenti spettacolari non presuppongono intenti di autocelebrazione registica, fungendo da cornice suggestiva per l’esibizione dei lati più oscuri dell’animo umano.

I Magnifici Sette (John Sturges, 1960)

I migliori Western della storia del cinema: I magnifici 7

Si perde il conto dei film che hanno tratto ispirazione da I sette samurai di Akira Kurosawa, eppure John Sturges ne ha cavato una travolgente storia al maschile. Sette pistoleri dai temperamenti agli antipodi si fanno avanti per proteggere un villaggio ai confini con il messico da una banda di feroci criminali. Trama molto semplice ma grande attenzione per i rapporti personali fanno del film ben più di un’imitazione del modello kurosawiano; le altissime prove di Eli Wallach, Steve McQueen e James Coburn, nonché il leggendario motivo musicale di Elmer Bernstein sono ciò che davvero alimentano il mito de I magnifici sette.

La conquista del West (Henry Hathaway, 1962)

I migliori Western della storia del cinema: La conquista del West

Un kolossal magniloquente e sfarzoso in tempi dove il digitale era lontano da qualsiasi sogno perverso. Sceriffi, attacchi alla diligenza, indiani e scorci di guerra della secessione compongono numerose storie di frontiere riprese in un opulento Cinerama. Alla fine dei conti è forse una mera parata divistica (John Wayne, Henry Fonda e altri) senza grandi pretesi che non sia la spettacolarità pura, e alla fine va bene così. La Grande Hollywood è anche questo.

C’era una volta il West (Sergio Leone, 1968)

I migliori film western e Sergio Leone
I migliori Western della storia del cinema: C’era una volta il west

Parlare di questo film nel 2021 senza dire cose già dette da altri è praticamente impossibile. Se con la Trilogia del Dollaro il regista romano ha lanciato la moda dello spaghetti western, C’era una volta il West compie un ulteriore step portandone all’apice le potenzialità. Per la prima volta in un film di Leone, la violenza si inserisce in un contesto politico, influendo sulla quotidianità di una comunità devastata dall’arrivismo di un magnate delle ferrovie. In tutto questo c’è spazio per la vendetta personale di Harmonica (un laconico Charles Bronson) ai danni del sicario Frank (Henry Fonda). Una durata fluviale di quasi tre ore, il solito umorismo oscuro di Leone e scrittura maniacale anche nei personaggi minori fanno di questo film la vetta più alta raggiunta dal suo regista, nonché il canto del cigno del genere declinato secondo l’estetica e la sensibilità del Belpaese.

Il mucchio selvaggio (Sam Peckimpah, 1969)

I migliori Western della storia del cinema: Il Mucchio Selvaggio

Tra i western meglio girati e più violenti che potrete mai vedere. Il suo essere una ancor più sanguinolenta, crepuscolare, risposta agli spaghetti-western di Leone e Corbucci ha fatto prudere le mani a censura e perbenisti, che non tardarono a sminuirne la più ampia portata nichilista. Il capolavoro di Peckimpah  dipinge un affresco di uomini allo sbando e divorati dal cinismo, una banda di antieroici fuorilegge costretti a misurarsi con il trascorrere del tempo e la serrata violenza di nuovi asetti di potere americano. In questo fenomenale arabesco sulla violenza, la frontiera non è più la terra delle opportunità, bensì una no man’s land priva di regole morali, dove solo il più forte sopravvive.

Corvo rosso non avrai il mio scalpo! (Sydney Pollack, 1972)

I migliori Western della storia del cinema: Corvo Rosso non hai scampo!

Ispirato alla vera storia del reduce di guerra Jeremiah Johnson (interpretato da Robert Redford), un film che è un vero manifesto del realismo cinematografico: la natura selvaggia domina incontrastata, il connubio di fotografia e sonoro contribuisce a immergere lo spettatore proprio lì, in mezzo alle vicende. Ma a prescindere dagli ovvi elogi tecnici (il film ha ispirato pure The Revenant di Inarritu), Corvo rosso merita considerazione anche per aver contribuito a smantellare uno degli inossidabili cliché del western classico, ovvero la separazione netta tra pionieri “buoni” e indiani “malvagi”. Ciò rafforza una caratterizzazione sfumata e ambigua dei personaggi che fanno di quest’opera un manifesto del genere.

Gli spietati (Clint Eastwood, 1992)

I migliori Western della storia del cinema: Gli Spietati

Clint Eastwood è un’icona western a 360°. Dopo aver segnato l’immaginario collettivo interpretando “il pistolero senza nome” nella Trilogia del Dollaro, l’attore americano ha dimostrato anche di essere un eccellente regista di genere, soprattutto con Gli Spietati. Storia di un anziano cacciatore di taglie in pensione che fatica a resistere al richiamo delle armi, questo eccezionale film vincitore di Oscar detiene una forza introspettiva che non lascia spazio a nostalgia e inutili esaltazioni. È una riflessione matura e coscienziosa su miti, archetipi e prodigi del genere usurati dal tempo. Come in Peckimpah e Corbucci, un mondo radicato con manierismo nel pantheon del cinema viene esibito per quello che è, non una terra dei sogni bensì di violenza e soppressione. L’antiepicità e le imperfezioni dei suoi oscuri personaggi definiscono l’essenza cruda e sporca de Gli Spietati. Un titolo per il quale il termine “capolavoro” non è eccessivo.

L’assassinio di Jesse James (Andrew Dominick, 2006)

I migliori Western della storia del cinema:
I migliori Western della storia del cinema: L’assassinio di Jesse James

Prodotto da Ridley Scott e a metà tra Terrence Malick e Sam Peckimpah, L’assassinio di Jesse James è cinema sontuoso e meditativo, forse la miglior incarnazione filmica dell’iconico fuorilegge. La sua figura mitica ottiene grande umanità dalla sentita performance di Brad Pitt; e ugualmente umano è Robert Ford, il suo “codardo” omicida i cui dibattimenti e complessi di inferiorità tracimano sanguigni dallo sguardo inquieto di un ancor più bravo Casey Affleck. La fotografia di un Roger Deakins in stato di grazia e le suggestive musiche di Nick Cave infiocchettano un classico moderno da riscoprire.

Sukiyaki Western Django (Takashi Miike, 2007)

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I migliori western di sempre: Sukiyaki Western Django

Il cinema di Takashi Miike raramente delude: alla peggio ci troviamo per le mani solo buoni film, al suo meglio il più prolifico regista giapponese di sempre sforna vere opere d’espressionismo cinematografico. Sukiyaki Western Django forse non rimarrà nella storia come uno dei suoi titoli più rappresentativi, ma regala un grandissimo intrattenimento pieno di cuore e personalità. Omaggio tenerissimo allo spaghetti western, il film si avvale di un cammeo di lusso targato Quentin Tarantino e regala un intrattenimento ottimamente confezionato, dal ritmo fluido e un’irresistibile violenza da fumetto. Denaro, pistole, katane e rose i feticci estetici per un racconto dalla morale semplice: “Sii sempre tu a decidere del tuo avvenire”.

Django Unchained (Quentin Tarantino, 2013)

migliori film western
I migliori western di sempre: Django Unchained

Lettera d’amore tarantiniana per lo spaghetti-western alla Lucio Fulci (Tempo di massacro e I quattro dell’Apocalisse), con il Django di Sergio Corbucci il film condivide solo il nome del protagonista (Jamie Foxx), ex schiavo nero liberato dal cacciatore di taglie Schultz (Christoph Waltz) in viaggio per raddrizzare i torti di brutali “padroni” bianchi. Il film è il secondo capitolo di un’ideale trilogia sul revisionismo storico, e il west schiavista ricreato da Tarantino è ben più violento e duro del Terzo Reich sbeffeggiato in Bastardi senza gloria; i fiumi di parole e sangue tipici del regista americano scorrono paralleli a una trama intensa, emotivamente forte e ben congegnata che ha consegnato all’immaginario collettivo una ricca galleria di personaggi memorabili (il beffardo villain interpretato da Leonardo DiCaprio su tutti), oltre a garantire il secondo Oscar alla Miglior Sceneggiatura per il suo geniale ideatore.

Hell or High Water (David MacKenzie, 2016)

I migliori western di sempre:
I migliori western di sempre: Hell or High Water

Con un travolgente senso di fatalità a permeare la sua polverosa atmosfera, Hell or High Water intreccia paesaggio silente a personaggi irrequieti, contribuendo a potenziare la desolazione di questo western all’epoca di Obama. Jeff Bridges è uno sceriffo prossimo alla pensione, Chris Pine un novello Robin Hood; entrambi sono protagonisti di un duello all’ultimo sangue pieno di dettagli realistici che bandiscono il manicheismo della separazione bene-male. La violenza delle assolate sparatorie, le fatiscenti città strette alla gola dalla crisi e gli sguardi disperati dei disoccupati puntellano una vicenda classica contestualizzata perfettamente ai nostri giorni dall’ottimo sceneggiatore Taylor Sheridan.

Hostiles (Scott Cooper, 2017)

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I più sentiti complimenti a Scott Cooper per aver realizzato un western cupo e crudo ma estremamente elegante, che riprende i messaggi positivi di armonia etnica à la Balla coi Lupi, di cui ne ripropone l’esaltante estetica fatta di panoramiche e meravigliosi campi lunghi. Nel cast troviamo il sempre ottimo Christian Bale e un intenso Wes Studi, i migliori attori possibili per esprimere la concretezza di un doloroso viaggio purificatore, trattato con i tempi e il gusto sopraffino dei grandi registi di una volta. Puro epos vecchia maniera insomma, forse un po’ tirato per le lunghe in alcune scene ma non per questo indegno di visione e apprezzamento.

Menzioni speciali: Un dollaro d’onore, Il grinta (2010), Il grande silenzio, Balla coi Lupi, La grande rapina al treno, Geronimo, I quattro dell’Apocalisse

Riccardo Antoniazzi

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