Nostalgia The O.C: Marissa Cooper, un nome impossibile da dimenticare

Nostalgia The O.C: Marissa Cooper, un nome impossibile da dimenticare

MONDO – La giovanissima anima in pena californiana non si è fatta mancare nessun aspetto saliente tipico dei teen drama. In questo articolo ripercorriamo la storia di uno dei personaggi cardine di The O.C. serie che, se siete cresciuti negli anni ‘2000 non potete non amare o quantomeno ricordare. 

Per chi è cresciuto negli anni 2000 come me, la serie tv The O.C. non poteva che pervadere le nostre case con l’appuntamento fisso del mercoledì sera su Italia 1. Se come personaggio maschile il nostro prediletto era Seth Cohen, Marissa nonostante il carattere controverso, è colei che ha suscitato in noi più emozioni. Non tutte per forza positive, anzi, a volte l’abbiamo vista sbagliare, scivolare, ci ha fatto arrabbiare, ma ha comunque smosso qualcosa. La giovanissima anima in pena californiana non si è fatta mancare nessun aspetto saliente tipico dei teen drama.

Ad inizio serie, nel 2003, la troviamo nella sua soleggiata ed abbiente Orange County, ragazza popolare della Harbor School, con tanti amici, un fidanzato ed una famiglia apparentemente perfetti. Bionda, alta, con un sorriso bellissimo, vestita Chanel. Queste sono le sue fattezze, ma ciò di cui è fatta è un grande tormento interiore. È estremamente infelice.
Ormai, infatti,  abbiamo capito che niente è ciò che sembra e già a metà del primo episodio ci rendiamo conto di quanto in realtà la sua vita sia complicata. Il suo lato più oscuro ed auto-distruttivo emerge piano piano nel corso delle puntate.

Ho letto diversi articoli in cui è stata verbalmente massacrata, iper-criticata, giudicata uno dei personaggi peggiori delle serie tv. Per fortuna c’è anche un pubblico che la difende e che ha compreso le motivazioni dei suoi comportamenti. E come biasimarla, povera Coop, con tutto ciò che le capita dalla prima alla terza serie? Nell’arco di tempo di soli 3 anni le accade di tutto: la separazione dei genitori, la bancarotta del padre, una madre diabolica, i tradimenti del fidanzato con la migliore amica, i tradimenti del fidanzato con la madre, un’overdose di calmanti, i problemi con l’alcool, un tentativo di violenza ed il successivo colpo di pistola ad opera sua per difendere se stessa ed il suo fidanzato.

E sicuramente mi sto dimenticando qualcosa. Quindi quella sua allure da cane bastonato dobbiamo perdonarla per forza!

Ecco alcuni dei motivi per cui, a mio avviso, è un personaggio da salvare.

RIBELLE SUI GENERIS

Va contro le etichette e le manie della società in cui vive. Ha un animo buono e gentile, pronto ad aiutare gli altri, nonostante gli altri la deludano, soprattutto le persone più care come i suoi genitori. O il primo fidanzato.

Diventa amica del nerd Seth e del nuovo arrivato, il finto teppistello Ryan e ha la mente molto più aperta dei suoi coetanei.

A fine terza stagione vuole trovare la sua strada andando a lavorare su una crociera ( nonostante tutti le dicano che non ce la vedono a sbucciare patate a bordo di una nave ). Eppure lei è pronta a partire, sfidando la sorte alla ricerca di un po’ di felicità e della sua dimensione del mondo. La stessa sorte che in realtà la renderà protagonista dell’incidente d’auto per lei mortale.

Momento tutt’ora difficile da digerire per i fan, che sembra essere il punto culmine delle sue sfortunate vicende. Però una cosa è certa: Marissa non è la ragazza popolare e dall’attitude leggera che si adegua passivamente al mondo patinato in cui vive, al contrario, è uno spirito ribelle.

FATTORE FRAGILITA’

Marissa è un’eroina fragile.

Eroina perché apporta qualcosa nella vita delle persone che incontra e combatte contro un mondo, quello intorno a lei, che non le piace. E resta nel cuore di tutti ( personaggi e fan ) anche dopo la sua morte. Fragile perché tutto ciò che le accade la butta giù e in più occasioni, ad esempio durante la separazione dei genitori o quando si lascia con Ryan, mostra tutte le sue debolezze ed emerge chiara la sensazione di estrema solitudine che prova.

Insomma, come possiamo criticarla? Rappresenta la classica anima in pesa, incompresa da tutti, soprattutto da se stessa.

FASHION STAR

Con i suoi outfit ha dato vita ad un vero e proprio fenomeno fashion di cui si parla ancora con nostalgia.
Nonostante siano passati tanti anni l’eredità di moda che ci ha lasciato è enorme. Alcune delle sue lezioni di moda e beauty sono entrate a far parte anche della routine dei fan. Un esempio?
La treccia laterale, i foulard usati nei capelli, la frangia e l’extension, le gonne corte, cortissime, medio-lunghe e lunghissime. Un’altra delle sue doti è quella di saper mixare sapientemente elementi diversi; non solo, ha dato legittimità alle polo ed è la beniamina delle scarpe basse. Ha sempre portato tutto con estrema semplicità ed eleganza innata. Musa anche di Karl Lagerfeld, recentemente scomparso, l’abbiamo vista portare abiti Chanel nel corso della serie.

RUBACUORI

Coop ha fatto breccia nel cuore di diverse persone. Partiamo da Luke, il primo fidanzatino dai tempi dell’asilo. Nella prima stagione ci viene presentato come un bad boy, interessato ad uno stile di vita superficiale e alle ragazze. Nel famoso road trip a Tijuana, in Messico, lo vediamo mentre la tradisce con una delle migliori amiche, l’antipatica Olly.
Poco dopo ha una liaison con la madre di Marissa ( aiuto ). Ma dal post evento, il suo personaggio subisce una fortissima evoluzione e lo ritroviamo più maturo, pentito, consapevole di aver sbagliato e ancora innamorato di lei.

Emerge una parte sensibile, che stupisce tutti. Non tornerà mai con Marissa, ma riuscirà a ricevere il suo perdono. La relazione più complessa e bella l’ha avuta con Ryan ovviamente, tra alti e bassi, tra litigi furenti e dichiarazioni epiche di amore.

Si lasciano e si riprendono in un battito di ciglia, ma l’uno non può fare a meno dell’altro anche quando hanno relazioni con altre persone. Che dire, hanno fatto la storia della serie. Sin dal primo iconico incontro.

Ma non è finita qua. Mancano ancora alcune persone all’appello. Dal folle Oliver, ragazzo problematico che si innamora di lei all’altrettanto poco equilibrato John, con cui stabilisce dei rapporti ambigui, super friendzonati da parte sua; le reazioni dei due saranno incontrollate.

In tutto ciò vive un flirt con il giardiniere ed un amore saffico ed intenso con la barista Alex, in maniera coraggiosa e senza paura di essere giudicata. Infine c’è Volchek, il vero bad boy della situazione, da cui Marissa si lascia conquistare perché non si vuole bene e accetta di buon grado la relazione tossica. Volchek, lo stesso che sarà alla guida della macchina con cui si scontra quella che guida Ryan, in cui c’è Marissa, e che sfocerà nel famigerato incidente.

Per tutte queste ragioni, credo che a distanza di 16 anni dall’enorme successo della serie, sia arrivato il momento di sciogliere Marissa da tutte le critiche ricevute negli anni e di comprendere appieno ciò che il suo personaggio rappresenta. È la manifestazione di tutti i disagi adolescenziali, li incarna davvero tutti e le sue crisi di identità, il suo essere costantemente in balia di scelte drammatiche, nonché la malinconia che emette da ogni poro, rappresenta la dura realtà che molti adolescenti si trovano a dover fronteggiare.
E per riprendere una citazione direttamente da The O.C.: “Free Marissa!”

Liberiamola dai giudizi negativi, dalle critiche amare, con la consapevolezza che senza di lei, la serie non si sarebbe retta in piedi o sarebbe stata molto noiosa!

Atena Forconi

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