Libri sul viaggio da regalare: 4 titoli poco conosciuti che potrebbero stupirvi

Libri sul viaggio da regalare: 4 titoli poco conosciuti che potrebbero stupirvi

MONDO – Quest’anno regaliamo un libro sul viaggio che ci aiuti ad evadere con il pensiero dall’emergenza COVID. Non una guida turistica o raccolte di itinerari. Proviamo a scegliere un titolo che richiami alla ricerca interiore. Ecco il mio consiglio per 4 libri sul viaggio da regalare in qualsiasi occasione.

Quando pensiamo al viaggio, ci vengono in mente fantastici paesi da visitare e mille cose da fare e da vedere. Ci sono però anche i viaggi per trovare risposte, per finire un capitolo della vita o per cercare qualcuno. Spostarsi diventa così un’occasione per conoscere meglio se stessi, per scavare sotto la superficie della nostra psiche e per compiere un vero percorso individuale. In questi anni sono stati pubblicati moltissimi libri che hanno raccontato storie di protagonisti alla ricerca di qualcosa o di qualcuno, con la voglia di non arrendersi e di meravigliarsi della vita. Oggi vi raccontiamo 4 libri sul viaggio, forse poco conosciuti, che ci hanno fatto riflettere, sorridere e anche piangere.

In viaggio contromano – The Leisure Seeker. Di Michael Zadoorian

Libri sul viaggio da regalare a Natale: la copertina del libro di Michael Zadoorian

Il primo libro è “In viaggio contromano- The Leisure Seekerdi Michael Zadoorian. E’ la storia dell’ultimo viaggio di Ella e John Robina, due ottantenni statunitensi gravemente malati, che decidono di salire a bordo del loro vecchio camper, il Leisure Seeker, per tornare a Disneyland dove erano stati tanti anni prima con i figli.

Partono da Detroit e percorrono la Route 66, la splendida strada che attraversa una parte dell’America e che fa da sfondo a questa vicenda con le sue ghost town e i suoi strani personaggi.

E’ un viaggio d’infinita dolcezza e di amore anche se in realtà si tratta di una vera fuga. Contro il parere dei medici e dei figli che provano a fermarli in tutti i modi, Ella e John partono fregandosene di tutto e tutti per il loro viaggio on the road. Nonostante i mille problemi di salute, i vuoti di memoria di John e le difficoltà quotidiane, i due protagonisti cercano di superare i limiti della loro età e affrontano la demenza di John con pazienza e dolcezza. Toccanti sono i momenti in cui davanti al loro camper, proiettano le diapositive della loro vita.

E’ un viaggio che fa riflettere sul senso della vita, sui motivi per cui si inizia un’avventura così strampalata e su chi e cosa lasciamo a casa.

Ciò che colpisce in tutto il libro è il grande amore di Ella e John, legati da un sentimento immenso, da un desiderio comune di tornare a Disneyland e a tratti anche da un certo umorismo. Zadoorian racconta questo struggente amore in modo delicato e scorrevole, lasciando al lettore vari spunti di riflessione: dal concetto di felicità alla voglia di non mollare. Ci sono bellissime frasi con un potente significato. Nel silenzio del camper, durante la tappa in Colorado, Ella esordisce:

“È bello, così, è bello tacere. Parlare rovinerebbe tutto. Per un attimo, potrei piangere dalla felicità. È per momenti come questo che amo tanto viaggiare, la ragione per cui ho sfidato tutti. Noi due insieme, come siamo sempre stati, senza parlare, senza fare niente di speciale, semplicemente in vacanza. Lo so che niente dura, ma anche quando ti rendi conto che qualcosa sta per finire, puoi sempre voltarti indietro e prendertene ancora un po’ senza che nessuno se ne accorga”.

 E’ proprio un viaggio contromano, contro il buon senso, contro le terapie da fare, contro quello che sarebbe successo se non fossero fuggiti per stare insieme fino in fondo.

Da questo libro è stato tratto il film “Ella & John – The Leisure Seeker” diretto da Paolo Virzì, con protagonisti Helen Mirren e Donald Sutherland.

Dall’America voliamo a Lisbona per perdersi nella sua magica atmosfera.

D’Amore e Baccalà di Alessio Romano

Libri sul viaggio da regalare a Natale: la copertina del libro di Alessio Romano

Il secondo tra i libri sul viaggio che vi consigliamo porta la firma di Alessio Romano. “D’Amore e baccalà” è il libro che racconta l’arrivo dello scrittore a Lisbona per studiare la cucina della città. Dopo la caduta iniziale dal mitico tram 28, lo scrittore perde i sensi e crede di risvegliarsi a casa di Amália Rodrigues, una delle più note cantanti di Fado del Portogallo. In realtà si sveglia in una tasca e incontra Beatriz, una cameriera portoghese con splendidi occhi verdi di cui s’innamora subito.

Da qui succedono episodi sospesi, tra sogno e realtà. Romano crede di parlare con Pessoa, Camões, Chiado e una notte, sceso dal taxi, crede di incontrare persino Antonio Tabucchi.

Si mette allora alla ricerca di Beatriz, sparita nel nulla, perdendosi nelle viuzze ripide, dove incontra stravaganti personaggi.

Tra un pasteis de nata, una crocchetta di bacalhau e sardine si ritrova a camminare per la città, a vivere una vita magica e misteriosa, mangiando nelle tascas cinquanta sfumature di baccalà e ascoltando il fado.

“Il fado è il tentativo riuscito di trovare una perfetta alchimia tra poesia e musica. Ma in una tasca è anche connesso con il cibo: è l’ultimo senso, il suono, che rende perfetta la percezione di un piatto che ha già sapore, odore, aspetto ed è caldo o freddo, ma non emette alcun rumore. E poi c’è il sentimento. Un bravo fadista canta e suona sempre come se quella fosse l’ultima canzone della sua vita”.

Romano continua a cercare Beatriz per tutta Lisbona e descrive tutti i simboli noti della più poetica delle città europee: il tram 28, il pastel de nata, le sardine e il fado.

Sul fascino di Lisbona Romano scrive: “È una città bipolare e schizofrenica. Cambia completamente e si trasforma. In qualsiasi punto della città uno si trovi, basta fare cinquanta passi e tutto cambia. Si passa dalla salita alla discesa, dalla collina alla pianura, dalla gioia alla saudade. Ci sono sempre due parti diverse dello stesso cuore impazzito”.

D’Amore e baccalà é una lettura molto piacevole, leggera e piena di curiosità. Sicuramente il titolo e la copertina spingono a leggerlo. Ci sono anche molti suggerimenti di luoghi da visitare per chi non c’è mai stato o per chi ha la nostalgia di ritornarci. Per gli appassionati di libri, lo scrittore menziona anche 2 librerie che meritano una visita, se vi trovate a Lisbona: Libraria Simao, la più piccola del mondo con soli 4 metri quadrati di superficie e 3000 volumi e Libraria Bertrand, la più antica nel mondo.

I terribili segreti di Maxwell Sim di Jonathan Coe

libri sul viaggio
Libri sul viaggio da regalare a Natale: la copertina del libro di Jonathan Coe

Da Lisbona voliamo in Scozia per leggere “I terribili segreti di Maxwell Sim” di Jonathan Coe.

Questo romanzo comincia come un noir ma poi diventa tutt’altro. In Scozia, ad Aberdeen, viene trovato un commesso viaggiatore completamente nudo in stato di shock nella sua auto. Il mistero s’infittisce quando la polizia trova nel bagagliaio più di 400 spazzolini da denti di legno. Sembra un giallo ma in realtà è la storia di Maxwell Sim, un uomo di 48 anni, solo e appena licenziato. Dopo un viaggio in Australia per tentare di ricucire il rapporto con il padre, Maxwell accetta il lavoro di rappresentante di spazzolini da denti offerto da Trevor, l’unico amico che ha.

Maxwell parte da Londra con destinazione le Isole Shetland, a nord della Scozia, dove non arriverà mai. Il romanzo è suddiviso in 4 capitoli, che corrispondono alle tappe del viaggio di Maxwell: Sydney in Australia, Reading e Kendal nel Regno Unito e Braemar in Scozia. I 4 elementi di ogni capitolo, acqua, terra, fuoco e aria, sono ripresi da “I quattro quartetti” di

T.S. Eliot, poeta amato dal padre di Maxwell con cui ha avuto un pessimo rapporto. Sembrano capitoli scollegati, ma alla fine tutto ha un filo conduttore.

Il viaggio di Maxwell è in realtà un susseguirsi di incontri con persone del suo passato e la progressiva scoperta dei terribili segreti della sua vita. I suoi innumerevoli errori, la sua frustrazione e mediocrità lo accompagnano tutta la vita, tanto da non riuscire a comunicare con la sua ex moglie e la figlia e di avere un pessimo rapporto con il padre. Max è un uomo solo, imbranato (manca l’occasione della vita a casa della sua amica d’infanzia) e trova compagnia in Emma, il suo navigatore che lo accompagna nel viaggio verso il nord della Scozia. Di lei Maxwell a un certo punto dice:

“Era impossibile immaginare quella voce esprimere rabbia. Era impossibile immaginare di udirla senza sentirsi tranquillizzati e confortati. Era una voce che ti diceva che tutto andava bene nel mondo – nel tuo mondo, in ogni caso”.

 Il paesaggio della Scozia, che diventa man mano più freddo, accompagna la discesa di Maxwell verso la perdita di affetti e la sensazione di inutilità. Il finale è ambientato a Fairlight Beach, dove il libro finisce in modo inaspettato e surreale.

E’ una lettura a tratti brillante che offre spunti di riflessione sulla solitudine e sullo sgomento dell’uomo nei giorni nostri.

Gli Astronauti della Cosmostrada di Julio Cortazar e Carol Dunlop

libri sul viaggio
Libri sul viaggio da regalare a Natale: la copertina del libro di Cortàzar e Dunlop

Rimaniamo in Europa e guidiamo fino a Parigi. “Gli autonauti della cosmostrada – ovvero un viaggio atemporale Parigi-Marsiglia” di Julio Cortazar e Carol Dunlop è stata una piacevole scoperta.

E’ il diario di viaggio degli autori del libro Julio Cortazar e Carol Dunlop, marito e moglie, che decidono di percorrere l’autostrada del Sud della Francia partendo da Parigi con direzione Marsiglia. Non è un viaggio normale. E’ un gioco inventato da loro con regole ferree: non uscire mai dall’autostrada, fermarsi in tutte le aree di sosta, (massimo due aree il giorno), usufruire di tutti i servizi e gli spazi che l’area ha a disposizione e redigere un diario contenente la descrizione minuziosa dell’area di sosta.

Partono il 23 maggio del 1982, percorrono quasi 800 km in 33 giorni e si fermano in 65 aree di sosta, annotando per ognuna temperatura, flora e fauna, pasti, orari delle partenze.

Gravemente malati, Carol e Julio sanno che questo sarà l’ultimo viaggio della vita. Per questo decidono di vivere in luoghi considerati solo soste veloci e temporanee per ribaltare il concetto di autostrada. Per tutti noi, imboccare l’autostrada è la via più veloce per raggiungere la nostra destinazione e le aree di sosta sono solo delle tappe necessarie per rifornimento o bisogni fisici. Nessuno di noi si è mai soffermato a osservare la flora o la fauna dell’area di sosta, a percorrere i sentieri nascosti dietro i parcheggi o a fare un’acuta osservazione dei passanti.

Carol e Julio decidono di fare questo viaggio al rallentatore in modo da godersi ogni secondo e dilatare il più possibile la vacanza in modo che duri il più a lungo possibile. Riescono a trasformare luoghi insignificanti in fonti di osservazione e ispirazione.

Questo libro, pieno di amore e ironia, invece, è un elogio alla lentezza e ci invita a cogliere ogni dettaglio in posti apparentemente privi di significato e a vedere la bellezza dove non ci possiamo neppure immaginare.

La spedizione avviene sul loro furgoncino rosso Volkswagen Combi soprannominato Fafner (il nome che deriva dalla mitologia scandinava che significa “colui che protegge il tesoro”). Anche i due autori si chiamano Lupo e Orsetta, condividendo con i lettori i loro nomi intimi sostenendo quanto sia giusto essere onesti.

 

Testo di Francesca Giannoni

Autore MyWhere

Leave a Reply

Your email address will not be published.