L’ineffabile sapore della dignità: Anna Giancontieri Mele racconta l’insostenibile leggerezza del genere

L’ineffabile sapore della dignità: Anna Giancontieri Mele racconta l’insostenibile leggerezza del genere

ITALIA – Una famiglia classicamente borghese che perde la sua tranquillità e altera le proprie dinamiche per l’instaurarsi di una serie di preoccupazioni e tensioni determinate da una scelta precisa del figlio maggiore. Andare a vivere con una donna più anziana di troppi anni, 23 per la precisione, è già difficile da accettare, ma,  dopo questa scoperta, un’altra spalanca una voragine ancor più dolorosa: la donna in oggetto prima era un uomo.

Con L’ineffabile sapore della dignità, candidato al Premio Campiello 2021, Anna (Susanna) Giancontieri Mele ha costruito un innegabile percorso psicologico e personale centrato su un tema scottante, apportatore di inquietudini in qualunque tranquillo menage familiare e che raramente viene ipotizzato e teorizzato prima dell’evenienza incombente: l’omosessualità

Un argomento che investe le strutture profonde della personalità, il mondo delle valutazioni morali e antropologiche, in questo caso in particolare i rapporti relazionali all’interno di una famiglia di origine siciliana. Un fatto che colpisce  come un macigno i genitori di Carlo e in particolare la signora Denise, che  col  suo “cuore di mamma” conduce la narrazione letteraria. Un fatto che viene a stravolgere la vita ordinata di sempre, sogni e progetti sino a non sapere se sia giusto o ingiusto il proprio atteggiamento genitoriale e di coppia nei confronti della nuova situazione.

Nel romanzo varie angolature e spunti di riflessione si offrono, descritti con delicata ed equilibrata tensione narrativa. Il romanzo è elegante e raffinato nella scrittura, sicuramente destinato a far discutere  per aver focalizzato e  affrontato la tematica dell’omosessualità: agli occhi di Denise la scelta imbarazzante e incomprensibile del figlio fa scaturire sensi di colpa e inquietudini esistenziali. A tal punto è confusa da andare in analisi per sapere cosa fare. Si interroga a partire dal suo desiderio di dialogo  e di un possibile ritorno alla normalità del figlio,  che muovono  la sua ricerca interiore, ma anche  per arginare quel distacco punitivo, fino ad allora rigidamente osservato,  che le pesa e aggrava la situazione.

Nel frattempo la magia della scrittura la accompagna, perché nel testo vi è una palpabile esaltazione della creatività letteraria come voglia di vivere e andare avanti, come riverbero di una musica che libera il cuore e le qualità intellettuali, come volontà di lasciare nel tempo qualcosa di incorruttibile dietro di sé. Letteratura che, come veicolo ed elemento  di felicità, appare con veemente accuratezza  dalle pagine del romanzo.

Anna Giancontieri Mele con L’ineffabile sapore della dignità è animata dall’intento di scardinare pregiudizi. Determinata ad affermare la dignità dell’essere umano, in qualunque circostanza, presenta una storia dove la scoperta della sensibilità altrui ripristina un equilibrio diverso e più profondo di conoscenza della realtà, che induce a riflettere sulla libertà dei figli in rapporto all’esigenza di soccorrerli nel momento del bisogno.

   «Partecipare al Premio Campiello è prestigioso. Arrivare fra i primi cinque sarebbe il riconoscimento della bontà del mio lavoro e dell’egregio supporto dell’Editore che si è fatto, senza risparmio alcuno, parte attiva in prima persona», commenta la scrittrice.

INTERVISTA A ANNA GUALCONIERI MELE 

L'ineffabile sapore della dignità recensione

Come ha scoperto la scrittura e che importanza ha per lei questa attività?

“Tale attività è stata ed è, per me, solo una passione. Sarebbe stata una professione se la mia famiglia di origine non mi avesse ostacolata. Subito dopo la maturità, infatti, avrei voluto fare il praticantato presso una testata giornalistica riconosciuta per potere, poi, sostenere l’esame di abilitazione per l’iscrizione all’albo.

I miei genitori, all’epoca, erano convinti che la laurea e l’insegnamento fossero la strada migliore da percorrere per una donna che avesse come obiettivo quello di creare una famiglia e mettere al mondo dei figli. Motivo per cui il mio percorso scolastico e di attività professionale sono stati altri. Ho cominciato a scrivere solo dopo il pensionamento, quando ho avuto tempo a sufficienza per coltivare i miei interessi”.

Lei ha pubblicato in precedenza “Un mattino di luglio” e “Candidato a sindaco”: c’è un percorso che lega quei due romanzi a “l’ineffabile sapore della dignità”? Oppure si tratta di testi indipendenti fra loro.

“L’ultimo mio romanzo potrebbe far pensare che i tre romanzi siano legati da un percorso comune che li leghi, ma non è così: solo nell’ultimo romanzo sono contenuti riferimenti ai primi due, ma sono solo degli accenni; non si può parlare di un vero e proprio legame. Sono tre testi indipendenti”.

Quale è stata l’ispirazione per la scrittura di questo romanzo? Ha tratto spunto anche da esperienze da lei conosciute o è solo frutto di immaginazione?

“Nel romanzo, ambientato nel 2007, vengono affrontate diverse tematiche che si possono così riassumere:

  1. le incertezze che spesso accompagnano coloro che si avvicinano inizialmente alla scrittura creativa,

  2. l’appiattimento coniugale ed i rapporti che si possono instaurare via internet con persone non conosciute,

  3. l’omosessualità di un ragazzo e come tale condizione può essere vissuta,ancora ai giorni nostri, dai genitori e dai componenti della famiglia di appartenenza.

In ogni romanzo, sia i fatti effettivamente vissuti da chi scrive sia quelli solo immaginati, contengono molto dell’autore. Chi scrive vive le vite dei propri personaggi, maschili o femminili che siano, si pone nelle situazioni descritte, piange e ride degli accadimenti come se li vivesse dal di dentro, nel più profondo dell’anima.

Per venire, quindi, più da vicino alla risposta della domanda, posso dire che in qualche tematica sopra citata vi sono aspetti parzialmente vissuti, frutto di esperienza reale; per le altre ho tratto spunto da fatti reali, appresi attraverso la stampa o la televisione, quindi non personalmente vissuti, ma fatti miei attraverso l’immaginazione”.

Questo testo offre riflessioni di varia tipologia in merito a un tema che fa sicuramente discutere. Se dovesse sinteticamente lanciare un messaggio ai suoi lettori, che cosa vorrebbe dire loro?

“Sì. è vero. Il tema dell’omosessualità ancora oggi fa discutere molto, forse perché non si è riusciti ad estirpare il pregiudizio pur essendosi l’Italia già dotata dal 2016 (legge Cirinnà) di una norma per il riconoscimento delle coppie formate da persone dello stesso sesso. L’aumento dei gesti di violenza e di discriminazione contro chi viene considerato diverso, ne è la chiara dimostrazione.

La definitiva approvazione della legge Zan contro le discriminazioni, ancora ferma al Senato, potrebbe essere un’efficace risposta all’enorme ritardo dell’Italia in tema di diritti civili.Non mi piace, però, lanciare messaggi ai miei lettori, perché è come imprimere con forza, quasi un voler imporre una “mia, personale, visione”.

Desidererei solo dare qualche suggerimento: riflettere prima di parlare (perché le parole spesso sono più violente dei gesti), tenendo presente che ciascuno è libero di vivere la propria vita nel modo che sente più congeniale senza porsi il problema di contravvenire a sé stesso per compiacere gli altri. Per cui conviene mettersi nei panni altrui prima di giudicare, perché non si può esercitare la facoltà di giudizio senza capire, e non si può capire se non si prova.In breve, vorrei dire di interrogarsi sul bene in sé e di elevarsi ai livelli dell’universalità, non certo per i vantaggi che ciò può comportare, cioè per proprio tornaconto personale, ma perché le azioni virtuose sono espressione d’amore”.

NOTE SULL’AUTRICE

L'ineffabile sapore della dignità

Anna (Susanna) Giancontieri Mele è nata in Sicilia e vive a Genova: la sua carriera è iniziata come docente di Matematica e Scienze e ottenendo poi il distacco c/o il Provveditorato Agli Studi di GE,  come responsabile dell’Uff. Prevenzione delle Tossicodipendenze, Uff. Legislativo e Uff. Mobilità intercompartimentale dei docenti. Ha concluso l’attività lavorativa in qualità di Capo team Legale dopo essere transitata nei ruoli direttivi dell’Amministrazione Finanziaria. Nel 2004 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l’Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

È disponibile in libreria e negli store digitali L’ineffabile sapore della dignità di Anna (Susanna) Giancontieri Mele pubblicato da Pegasus Edition. Il romanzo è candidato al Premio Campiello 2021. Il Booktrailer è visibile al link: clicca qui.

 

Teresa Paladin
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