Biennale Architettura 2021: gli affreschi elettronici della Stark a servizio delle Comunità Resilienti

Biennale Architettura 2021: gli affreschi elettronici della Stark a servizio delle Comunità Resilienti

ITALIA – Ha preso il via la 17° Mostra Internazionale di Architettura che si terrà fino al 21 novembre, curata dall’architetto Hashim Sarkis. Per l’occasione ci addentriamo nel Padiglione Italia, nello specifico, dentro al progetto Comunità Resilienti, che racconta il tema del cambiamento climatico attraverso le tecnologie della Stark di Paolo Buroni tra realtà aumentata, arte e tecnologia.

Si chiama Comunità Resilienti, è esposto alla Biennale di Architettura 2021 e ci porta alla scoperta di una delle più preoccupanti criticità del pianeta: il cambiamento climatico. Il progetto ideato dal curatore Alessandro Melis per il Padiglione Italia pone al centro, in tutta la sua drammaticità, le significative battaglie ad esso connesse che interpellano l’architettura.

BIENNALE Stark

Parole come pluralità, cambiamento, evoluzione e condivisione rappresentano dei mantra da tenere sempre a mente per una comunità, di resilienti appunto, pronta a sostenere una delle sfide più difficili, una sfida a cui bisogna rispondere ripensando a tutti gli ambiti umani e tecnologici, partendo proprio dall’architettura che può contribuire reinventando sé stessa.

COMUNITA’ RESILIENTI: LE PAROLE DEL CURATORE ALESSANDRO MELIS

“Il Padiglione Italia – commenta il curatore Alessandro Melis – sarà esso stesso una comunità resiliente, costituita da 14 “sotto comunità”, intese come laboratori operativi, centri di ricerca o casi studio, secondo due fondamentali direttrici: una riflessione sullo stato dell’arte in tema di resilienza urbana in Italia e nel mondo attraverso l’esposizione delle opere di eminenti architetti italiani e un focus su metodologie, innovazione, ricerca con sperimentazioni interdisciplinari a cavallo tra architettura, botanica, agronomia, biologia, arte e medicina. Stephen Jay Gould ed Elizabeth Vrba hanno rivoluzionato la tassonomia della biologia introducendo il termine “exaptation” ovvero il meccanismo non deterministico della selezione naturale: euristicamente, il Padiglione Italia promuoverà l’exaptation architettonica come manifestazione di diversità, variabilità e ridondanza, sfidando l’omogeneità estetica deterministica a favore della diversità delle strutture creative. Come il genoma e il cervello umani, il padiglione sarà una giungla abitata da strane creature dove poter ascoltare un rumore di fondo che è già assordante e che richiede una risposta adeguata, facendo ricorso a nuovi paradigmi della conoscenza”

IL CAMBIAMENTO CLIMATICO RACCONTATO DALLA TECNOLOGIA STARK

 

Ad aderire a questa esigenza collettiva di riflessione c’è anche la Stark di Paolo Buronieccellenza italiana operante da oltre vent’anni nel settore grandi eventi con le più innovative tecnologie di proiezione architetturale e di Interactive Experience oggi disponibili.

Attraverso i sistemi interattivi Stark Library, i visitatori possono approfondire in maniera attiva e spettacolare i contenuti proiettati con un semplice gesto della mano nell’aria, sfogliando virtualmente i contenuti di circa 25 università del mondo.

Come vi abbiamo raccontato in un’intervista di qualche anno fa, Stark assieme al suo fondatore Buroni, collabora con i più importanti clienti di tutto il mondo e vanta un curriculum trentennale dell’ambito museale, residenziale, navale , della moda, oltre che in quello degli eventi internazionali, intrecciando incessantemente lo sviluppo tecnologico e la creatività italiana.

Insomma, una storia che parte da lontano fatta di tecnologia e progresso che ha permesso, con la collaborazione di genetisti, filosofi, scienziati dell’ambiente, teatranti e grandi firme del fumetto, di dare vita, alla Biennale di Venezia, a percorsi esperenziali e immersivi, dal grande impatto scenografico ed emotivo.

UN PROGETTO SOSTENIBILE A 360°

Ci piace sottolineare che il Padiglione Comunità Resilienti è ad impatto di COquasi zero. Per raggiungere tale scopo si è proceduto a predisporre una sottrazione + integrazione dei materiali del Padiglione Italia 2019 per la 58’ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia e una rilocalizzazione in forma permanente di tutto quello che verrà prodotto.

Il progetto quindi non solo mostra opere coerenti con gli obiettivi, ma è anche un’occasione per studiare il ciclo di vita di una realizzazione in un contesto di resilienza.

Biennale Architettura 2021

Fabiola Cinque

Leave a Reply

Your email address will not be published.