PESARO – Ogni terza domenica del mese, apre la Casa-museo Giovanni Gentiletti a Santa Maria Dell’Arzilla, laboratorio noto come “fucina-studio” dello scultore pesarese. Infatti la Casa-museo Giovanni Gentiletti fa parte del circuito Pesaro Musei. I visitatori potranno fare questa esperienza grazie all’accoglienza della famiglia dello scultore pesarese che ve la illustrerà di persona.
Molti di noi, come io stessa, non conoscono quest’artista. Ho fatto questa esperienza di persona proprio spinta dalla curiosità. Dopo aver letto diversi testi che lo illustravano mi sono resa conto che andavo a conoscere la sua arte dal vivo, più nel profondo, se avessi visitato il suo laboratorio. Inoltre, l’invito della famiglia dello scultore pesarese, scomparso a Pesaro l’8 maggio 2010, mi ha trasmesso quell’energia necessaria per entrare nella mentalità artistica dell’autore.
Accolti dalla moglie e dalla figlia Ilaria, il racconto dal vivo dell’artista Giovanni Gentiletti ci ha fatto vivere un intenso pomeriggio di emozioni.
Chi era Giovanni Gentiletti?
Giovanni Gentiletti (Candelara 1947 – Pesaro 2010), non era un artista minore, ne uno scultore qualunque e idolo soltanto dei concittadini pesaresi. Ma è stato un artista ricco, non solo di una grandissima capacità tecnica, ma di una personalissima filosofia della materia metallica.
Ho vissuto questa visita nel suo laboratorio rivivendo le emozioni provate dinanzi alle prime opere viste di Richard Serra, oramai più di una vita fa, quando per l’inaugurazione del Museo Guggenheim di Bilbao nel 1997 fu esposta l’opera “Snake” di Richard Serra.
Vi sembrerà un accostamento azzardato, ma se l’hanno stimato, tra gli altri, uno dei più grandi scultori italiani come Arnaldo Pomodoro, vuol dire che la sua arte arrivava al cuore anche dei grandi.
Ilaria Gentiletti è una donna energica e molto competente, oltre ad esser mossa da un affetto paterno che trasmette in ogni suo racconto, rende ulteriormente emozionale l’esperienza di conoscenza dell’arte scultorea dal vivo.
E’ proprio attraverso la genesi creativa impressa nei molteplici bozzetti, esposti accanto agli strumenti di lavoro e affiancati da filmati su 40 anni di ricerca artistica, che si impara a conoscere la filosofia artistica e la ricerca contemporanea di questo lavoratore di metalli pesanti, creatore di forme zoomorfe e forme misteriose, e abile cesellatore.
Un artista superiore
La tecnica scultorea di Giovanni Gentiletti si esprime partendo dall’antica e misteriosa civiltà egizia e fasi di una scultura archeologica, e futuribile al tempo stesso, che incarna una molteplicità di scarabei esaltando tutto il valore mistico proprio del potente amuleto.
Un’archeologia contemporanea si manifesta poi in lastre di rame con strani alfabeti, segni zodiacali, fasi lunari di calendario ed elementi calligrafici che emergono come custodi di antiche memorie.
Poi il suo zoo è costellato da aironi dai lunghissimi becchi con zampe e unghie come pugnali e tondi occhi rapaci. Il loro manto pennuto brilla alla luce grazie alla maestria del grande cesellatore.
Il visionario zoo – laboratorio di Gentiletti ci conduce in un luogo della narrazione che si snoda attraverso sei sale espositive: al piano terra, Superfici, Frammenti e Trittici, al primo piano, Forme Zoomorfe, Aironi e Calendari.
Anche il giardino intorno alla casa riflette la grandezza creativa e pura della natura, sua costante forma di ispirazione, che qui si trasforma in suggestione onirica. Così diventa d’uopo anche una passeggiata nel suo orto tra piante aromatiche, ortaggi, frutti e le sue tartarughe.
Giovanni Gentiletti e Pesaro
Mercoledì 8 maggio 2024 ricorrerà il quattordicesimo anniversario della morte del maestro Giovanni Gentiletti. Vedremo se e come Pesaro lo ricorderà. Ad ogni modo questa è un ulteriore immancabile tappa per la visita alla città Capitale della Cultura 2024.
Abbiamo parlato del centro storico di Pesaro, del suo lungomare, dagli eventi culturali a quelli artistici, nonché quelli prelibati dell’eccellenza enogastronomica di NOSTRANO by Stefano Ciotti, e richiederebbe altrettanto spazio citare le località limitrofe a Pesaro Capitale della Cultura 2024. Qui vi invitiamo a visitare il laboratorio in campagna di Giovanni Gentiletti, nella vallata dell’Arzilla, vicino alle Terme di Carignano, altra tappa da non perdere.
Nel sito di Pesaro Capitale della Cultura 2024 trovate anche gli hotel partner di Pesaro capitale della cultura dove si può comodamente scegliere e prenotare il vostro soggiorno. Ma io vi consiglio il Charlie a Viale Trieste 281, sul lungomare di Pesaro.
INFO:
La Casa-museo Giovanni Gentiletti Strada dei Guazzi 4, a Santa Maria Dell’Arzilla, fa parte del circuito Pesaro Musei. Ogni terza domenica del mese (Domenica 21 Aprile, Domenica 26 Maggio e altre a seguire) i visitatori potranno scoprire la fucina-studio dello scultore pesarese (Candelara 1947– Pesaro 2010).
Tutte le foto MyWhere©