PESARO – Proseguono i nostri consigli enogastronomici per un viaggio nella Capitale della Cultura per il 2024. Oggi vi proponiamo l’eccellente Rossini Bistrot in cui abbiamo avuto modo di trascorrere del tempo con lo chef Cesare Gasparri e la moglie Eliana Mennillo durante la degustazione del Menù “Crescendo Rossiniano”.
Siamo stati accolti da Eliana Mennillo, titolare del Rossini Bistrot. Il suo sorriso è coinvolgente e subito ci rende partecipe della sua “creatura”. Il Bistrot ha un arredo informale, ma molto originale e colpisce per la sua apparente semplicità. Prevale il contrasto bianco nero del decoro delle maioliche alle pareti e sul nero degli infissi della cucina con vetrata a vista. Il bianco dalle tovaglie è illuminato da dettagli di un rosso intenso come il rosso Conero che qui padroneggia, ed è un fil rouge che scorre anche su alcune sedie che spiccano per il loro contrasto.
Siamo nel centro storico pesarese a pochi passi dal Teatro e dal Museo Nazionale dedicati a Gioacchino Rossini, immenso compositore, ma qui celebrato soprattutto come appassionato gourmet. Anche nel dehor dove sono allestiti alcuni tavoli, tutto evoca la musica e l’arte di Gioacchino Rossini.
Il Rossini Bistrot: la storia
La cucina del Rossini Bistrot propone l’infinita varietà della cultura gastronomica locale spaziando dal meglio dei prodotti marchigiani fino a variare con alcune specialità italiane. Il menù asseconda l’alternarsi delle stagioni, l’offerta e la freschezza del mercato, nella formula bistrot.
La varietà è una caratteristica che non si interrompe nella proposta di un menù che cambia ogni giorno. Anzi, partendo dai capi saldi rossiniani, la qualità è garantita anche attraverso le paste e il pane fatti in casa. Il Rossini Bistrot è nato nel 2019 grazie all’unione dello chef Cesare Gasparri, (classe 1989) con sua moglie Eliana Mennillo.
Il percorso formativo di Cesare Gasparri inizia grazie all’esperienza fatta con Gualtiero Marchesi ai tempi dell’Albereta. Poi è proseguita all’estero, al Bulgari Hotel di Londra, come consulente di Alain Ducasse. Ma il grande cambiamento nasce quando approda ad Alma come assistente chef di Marchesi.
“In Alma ho avuto l’occasione di affiancare i più grandi chef italiani che arrivavano per fare lezione agli studenti del Corso Superiore di Cucina. Qui ho avuto modo di conoscere i diversi stili culturali con cui ci si approccia alla cucina. Inoltre, non essendo uno studente ma un assistente di aula, ho potuto affiancare vari docenti che considero Maestri. Tra questi, in primis lo chef Luciano Tona, all’epoca direttore di Alma, un grande docente, capace di trasmettere tecnica, cultura e passione nel mestiere della cucina. Ma in Alma ho conosciuto soprattutto mia moglie Eliana, a quel tempo responsabile comunicazione della Scuola, oggi titolare insieme a me del Rossini Bistrot”.
La qualità del menù
Cesare Gasparri è di Pesaro, ed Eliana è ben felice di creare con lui, nella sua città, il loro primo ristorante. Hanno cercato la location giusta per poi trasferirsi da Milano a Pesaro e dare il via a questa nuova avventura.
Eliana ci illustra passo passo la degustazione del Menù “Crescendo Rossiniano” trasmettendoci il messaggio racchiuso in ogni piatto carico di storia e tradizione.
Siamo partiti da un piccolo Benvenuto iniziale per seguire con le Olive all’ascolana dell’Antica Macelleria Mandozzi, il Patè di fegatini con crostone di pan brioche e amarene di Cantiano (PU) serviti con radicchio e spinaci in insalata.
Con una breve fuga dalle pietanze tipiche pesaresi abbiamo avuto il piacere di assaggiare i Tortellini ripieni di Mortadella Favola (MO), crema di Parmigiano Reggiano 24 mesi e tartufo nero del Montefeltro.
Ma l’apice è stato raggiunto con il Filetto di manzo alla Rossini, con foie gras d’anatra, salsa Périgord e patate arrosto. Qui non riesco ad esprimermi, ho ancora il profumo ed il sapore inebriante dell’eccellente piatto servito.
Il tutto affiancato dai vini locali (quasi tutti tranne qualche divagazione) come il Verdicchio dei castelli di Jesi “Arsicci” della Fattoria Nannì 2022 e a seguire il Marche Rosato IGT Ciliegiolo 100% “Ica”, Selvagrossa 2022 e il Marche Rosso IGT Sangiovese e Merlot “Muschèn” Selvagrossa 2023.
Visitare e mangiare a Pesaro
Volevamo vivere un’esperienza locale, come detto il Rossini Bistrot non offre solo specialità marchigiane ma per degustare la vera cucina di Pesaro capitale della cultura 2024 dovevamo anche immergerci in questa tradizione enogastronomica.
Nulla di più indovinato, Pesaro merita una visita che va goduta tra arte, musica e alta cucina.
Per un’altra esperienza culinaria memorabile cogliamo l’occasione per ricordarvi i nostri consigli enogastronomici per un viaggio nella Capitale della Cultura per il 2024 al ristorante stellato Nostrano by Stefano Ciotti.
Nel sito di Pesaro capitale della cultura 2024 trovate anche gli hotel partner di Pesaro capitale della cultura dove si può comodamente scegliere e prenotare il vostro soggiorno. Ma io vi consiglio il Charlie a Viale Trieste 281, il lungomare di Pesaro.
Rossini Bistrot
Via G. Passeri 80, Pesaro
tel 0721/1861143
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