Jeff Koons torna a brillare di luce propria a Firenze. In anteprima il racconto in immagini

Jeff Koons torna a brillare di luce propria a Firenze. In anteprima il racconto in immagini

ITALIA – Vista in anteprima la mostra a Palazzo Strozzi Jeff Koons. Shine, che sarà dal 2 ottobre 2021 al 30 gennaio 2022. Qui ve la raccontiamo attraverso i bellissimi scatti di questa straordinaria esposizione.

Jeff Koons torna a Firenze dove nel 2015 le sue opere furono accolte tra piazza Signoria e Palazzo Vecchio. Vi parlai dell’ambizioso e audace progetto volto a far “dialogare” l’arte del passato con quella del presente.In Florence evidentemente funzionò, ed ora la città è pronta ad accogliere il pubblico per una delle figure più importanti e discusse dell’arte contemporanea a livello globale. Jeff Koons. Shine sarà a Palazzo Strozzi a Firenze dal 2 ottobre 2021 al 30 gennaio 2022. Qui ve la illustro anche attraverso le immagini scattate da Gianfranco Gori.

Jeff Koons mywhere

Si rimane imbambolati dinanzi a questi spettacolari giocattoli. Animali che prendono vita in palloncini gonfiati. Con il loro colore specchiato riflettono la luce, illuminandosi di luce propria. 

Qui c’è il coniglio, Rabbitt, o il cagnolino, (come fu anche Puppy, l’enorme cane all’ingresso del Guggenheim Bilbao museo) accanto ad un elefantino, poi una a forma di cigno, un delfino e un’aragosta, fino ad uccelli vari. Quello che ci chiediamo sempre nel guardare queste sculture a forma di animali è:

Ma di quali materiali sono composte queste opere?

L’effetto è del palloncino di plastica colorato perché in realtà è utilizzata anche la plastica, ma c’è anche la fusione di metalli con pigmenti, come per la ballerina, creata in acciaio inossidabile lucidato a specchio, oltre all’utilizzo del marmo e del vetro e specchi.

Jeff Koons mywhere

 

Spiega il direttore del museo di palazzo strozzi Arturo Galansino, e curatore della mostra,

“sono pesantissime ed enormi sculture metalliche rese possibili da prodigi della tecnica che sublimano salvagenti gonfiabili”.

C’è da rimanere accecati dal bagliore, brillantezza e luccichio della luce riflessa sulle sculture. Il riverbero si rivela in tutto il suo splendore, ed ecco che prende il nome di Shine.

Jeff Koons mywhere

Nel guardare queste opere ironiche, goliardiche e gioiose che ci riportano nel mondo di quando eravamo bambini e amavamo far liberare in alto i nostri palloncini. Ecco, è proprio da questa sensazione di splendore e luce, che prende il nome questa esposizione del grande artista Jeff Koons: Shine.

Jeff Koons mywhere

La mostra Shine

La mostra Jeff Koons. Shine ospita prestiti provenienti dalle più importanti collezioni e dai maggiori musei internazionali, proponendo come originale chiave di lettura dell’arte di Jeff Koons il concetto di “shine” – lucentezza – inteso come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire. La sua arte, fatta di grandi sculture e installazioni, ci sbalordirà nel contrasto dell’arte rinascimentale di Palazzo Strozzi. Ma nel mostrarci il Jeff Koons, ironico, controverso e discusso, non smetterà di trarci nella sua rete ingannevole lasciandoci impigliati tra le icone della storia dell’arte e la cultura popolare. Qui l’arte contemporanea nella sua vivacità, sprezzante di regole, ci fa gioire e ci scuote dal torpore come un elettrochoc.

Avevamo raccontato delle sue folli sculture, in acciaio color oro, in piazza Signoria vicino alla copia del David di Michelangelo. E di cosa immaginavamo, o speravamo accadesse dopo Firenze, di un prolifico contagio dell’arte contemporanea anche per la nostra Capitale. Invece Jeff Koons torna a Firenze.

Jeff Koons mywhere

Avremo modo così per tutto l’inverno di poter ammirare da vicino lo scultore americano più contrastato e idolatrato, noto anche per aver mandato in visibilio trattative in gallerie ed aste raggiungendo cifre iperboliche. La nuova grande mostra dedicata a Jeff Koons, una delle figure più importanti e discusse dell’arte contemporanea a livello globale, è a cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro, con una selezione delle più celebri opere di un artista che, dalla metà degli anni Settanta a oggi, ha rivoluzionato il sistema dell’arte internazionale.

Jeff Koons mywhere

Autore di opere entrate nell’immaginario collettivo grazie alla capacità di unire cultura alta e popolare, dai raffinati riferimenti alla storia dell’arte alle citazioni del mondo del consumismo, Jeff Koons trova nell’idea di “lucentezza” (shine) un principio chiave delle sue innovative sculture e installazioni che mirano a mettere in discussione il nostro rapporto con la realtà ma anche il concetto stesso di opera d’arte.

Jeff Koons mywhere

Le opere dell’artista americano pongono lo spettatore davanti a uno specchio in cui riflettersi e lo collocano al centro dell’ambiente che lo circonda.

Come afferma lo stesso Koons:

“Il lavoro dell’artista consiste in un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte”.

«Abbiamo lavorato diversi anni per realizzare a Palazzo Strozzi questa grande mostra su Jeff Koons, una delle figure più significative dell’arte contemporanea a livello globale, continuando così la nostra sequenza di esposizioni dedicate ai maggiori protagonisti dell’arte contemporanea»

dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra –

«Per la prima volta si indaga un aspetto unico e caratteristico dell’arte di Koons, quello legato alla riflettenza e alla luce. Lo “Shine”, termine che dà il titolo alla esposizione, è il principio chiave delle sculture e dei dipinti esposti all’interno della severa architettura quattrocentesca di Palazzo Strozzi, in un dialogo essenziale tra le forme platoniche delle opere e la regola aurea di un contenitore perfetto. Realizzare a Firenze una delle più importanti mostre di Jeff Koons significa pensare alla città come a una moderna capitale culturale, in grado di partecipare in modo attivo all’avanguardia artistica del nostro tempo».

«Jeff Koons insiste spesso sulla dimensione umana del suo ruolo di artista.» – afferma Joachim Pissarro, curatore della mostra – «In effetti, è corretto dire che il lavoro di Koons colpisce e influenza l’umanità, noi tutti, nella diversità di ciascuno. C’è qualcosa di immediatamente coinvolgente nel lavoro di Jeff Koons, qualcosa che parla al nostro cuore in profondità. Tuttavia, la sua opera è tutt’altro che facile. Il suo impatto è diretto e potente, ma i livelli di significato, le complessità e la ricchezza del suo lavoro sono inesauribili. La possibilità di vedere oggi la sua opera a Firenze è estremamente importante: entra profondamente in risonanza con la tradizione del Rinascimento e ci procura un’intensa gioia e un appagamento estetico. Questo è il mistero di Jeff Koons».

gianfrancogoriph Jeff Koons
Jeff Koons, Bluebird Planter, 2010-2016 gianfrancogoriph. Acciaio inossidabile lucidato a specchio con verniciatura trasparente e piante in fiore; cm 209,6 x 281,3 x 101,6 Edizione 2 di un’edizione di 3 più 1 PA Courtesy Collezione privata. Serie Antiquity – Sala 7

Curiosità su Jeff Koons

È stato anche broker di Wall Street, è l’artista più pagato al mondo. La sua opera è stata pagata 91 milioni di dollari ed è l’opera dell’artista vivente più pagata al mondo. Rabbit del 1986 un coniglio alto circa 1 m.

È incredibile ricordare ora che nel 1991 la pornostar Cicciolina Ilona Staller sposò Jeff Koons. Attualmente  lei non ha alcun ruolo, né politico ne nell’ambiente dello spettacolo. Sopravvive grazie alla pensione da parlamentare italiano. Pensare che tra le opere esposte nei vari museic’è anche la serie Made in Even del 1991 in cui i due sposi sono ritratti imposizione erotica!

gianfrancogoriph Jeff Koons
Jeff Koons, Gazing Ball (Apollo Lykeios), 2013 gesso e vetro; cm 239,4 x 94,3 x 87,6 gianfrancogoriph Sala 6

Ma chi è Jeff Koons?

Jeff Koons nasce nel 1955 a York, Pennsylvania. Ha studiato al Maryland Institute College of Art di Baltimora e alla School of the Art Institute di Chicago. Vive e lavora a New York.
Dalla prima mostra personale nel 1980, le sue opere sono state esposte nelle principali gallerie e istituzioni di tutto il mondo. Nel 2014 il Whitney Museum of American Art lo ha celebrato con Jeff Koons: A Retrospective, ospitata poi dal Centre Pompidou di Parigi e dal Guggenheim Museum di Bilbao.

Jeff Koons è noto per opere iconiche come Rabbit e Balloon Dog o per la monumentale scultura floreale Puppy (1992), esposta al Rockefeller Center e in seguito installata permanentemente al Guggenheim Museum di Bilbao. L’artista ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il “Distinguished Arts Award” del Governor’s Awards for the Arts dal Pennsylvania Council on the Arts e il “Golden Plate Award” dell’American Academy of Achievement. Nel 2001 il presidente Jacques Chirac lo ha nominato “Officier de la Legion d’Honneur”, e nel 2013 il Segretario di Stato Hillary Rodham Clinton gli ha tributato la U.S Department of State’s Medal of Arts. Nel 2017 è stato il primo ospite nella residenza d’artista Mortimer B. Zuckerman Mind Brain Behavior Institute della Columbia University ed è stato nominato membro onorario della Edgar Wind Society dell’Università di Oxford. Dal 2002 è membro del Board dell’International Center for Missing & Exploited Children (ICMEC), ed è co-fondatore del Koons Family International Law and Policy Institute, istituzioni che si prefiggono di contrastare lo sfruttamento dei minori e di promuovere la protezione dell’infanzia a livello globale.

Jeff Koons, Hulk (Tubas), 2004-2018 bronzo policromato e ottone; cm 247 x 210 x 122,2 Prova d’artista di un’edizione di 3 più 1 PA Collezione dell’artista. gianfrancogoriph Sala 5

Le sue mostre più recenti

Jeff Koons: Mucem. Works from the Pinault Collection (Mucem, Marsiglia, 19 maggio-18 ottobre 2021); Jeff Koons: Absolute Value. Selected works from the Collection of Marie and Jose Mugrabi (Tel Aviv Museum of Art 10 marzo 2020-3 aprile 2021); Appearance Stripped Bare: Desire and Object in the Work of Marcel Duchamp and Jeff Koons, Even (Museo Jumex, Mexico City 19 maggio-29 settembre 2019); Jeff Koons at the Ashmolean (Ashmolean Museum, Oxford 7 febbraio-9 giugno 2019).

La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi. Sostenitori: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Main Partner: Intesa Sanpaolo.

Tutte le foto del servizio sono in gentile concessione di gianfrancogoriph

MyWhere Palazzo Strozzi gianfrancogoriph

In homepage:

Jeff Koons Seated Ballerina 2010-2015 Gagosian. Photo gianfrancogoriph

Giuliana D'Urso

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